Il 7 novembre l’IIS Pacinotti (Mestre) ospiterà il centro del MOIGE, per promuovere un uso sicuro del web e contrastare bullismo e cyberbullismo. Il 23% vittime o testimoni di cyberbullismo 55% trascorre più di 3 ore al giorno online 1 su 4 ha incontrato persone conosciute solo in rete

Educyber Generations

Raggiunge Mestre, e, più precisamente l’Istituto d’Istruzione Superiori Pacinotti, il tour del progetto “Educyber Generations”. Alle 9:30 di venerdì 7 novembre arriverà presso l’istituto il centro mobile del MOIGE. Sono 5 le tappe del tour nazionale della campagna che promuove un uso sicuro della rete e mira a contrastare il bullismo e il cyber bullismo.

Dalle 10:00 alle 13:00 si terranno tre sessioni formative di 50 minuti su queste tematiche tenute da Manuela Proietti ed Elisa Mancini, due psicologhe della task force anti bullismo del MOIGE.

Secondo l’ultimo studio condotto dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha coinvolto 1.546 studenti di medie e superiori, oltre la metà dei nostri ragazzi trascorre più di tre ore al giorno online, uno su due utilizza l’intelligenza artificiale per fare i compiti senza averne compreso rischi e limiti, e quasi un quarto ha incontrato di persona sconosciuti conosciuti su internet. Un’istantanea che rivela come la generazione digitale stia navigando in acque sempre più profonde e insidiose, spesso senza bussola né salvagente.

Comportamenti incauti, ma anche forti responsabilità dei social, che portano a valutare in modo superficiale i rischi e che mettono in pericolo i nostri figli.

“I minori trascorrono sempre più tempo online, in un contesto in cui visibilità, follower e interazioni digitali sembrano diventare il metro del proprio valore personale. “ dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE “In nome di questa popolarità, spesso abbassano la guardia, correndo rischi che possono compromettere sicurezza e privacy. I dati evidenziano una presenza digitale sempre più intensa, con un uso crescente dell’intelligenza artificiale anche a scopi scolastici, ma senza una reale consapevolezza dei rischi e delle opportunità che essa comporta. È necessario un impegno condiviso di genitori, istituzioni e operatori tecnologici per guidare i ragazzi in un percorso di educazione digitale che non si limiti a imporre divieti, ma li aiuti a comprendere, scegliere e utilizzare in modo responsabile gli strumenti del futuro.”

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto sociale “Educyber Generations”, promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori e sostenuto da Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, in collaborazione con Polizia di Stato, ANCI, Google, Poste Italiane e con il contributo del Fondo di Beneficenza e opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per l’iniziativa “Nonno clicca qui”.
L’obiettivo del progetto è educare e responsabilizzare i giovani sull’uso  sicuro e consapevole del digitale e dell’intelligenza artificiale, promuovendo un dialogo intergenerazionale che aiuti ragazzi e adulti a comprendere rischi e opportunità del mondo connesso.