Mentre l’intelligenza artificiale continua a evolversi, è necessario un uso consapevole e strategico: ce ne parla Alberto Gazzani, CInO & COO di Archiva Group

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Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha guadagnato un ruolo centrale nel panorama tecnologico, trasformandosi da concetto futuristico a strumento essenziale per l’ottimizzazione dei processi aziendali. Nel 2010, come Archiva abbiamo integrato nei nostri servizi tecnologie di machine learning e AI, evolvendo dall’archiviazione documentale pura alla gestione e fruizione del contenuto. Abbiamo quindi sviluppato una serie di conoscenze e competenze che ci permettono di essere in prima linea di questa rivoluzione tecnologica.

 

Esempi e vantaggi dell’automazione dei processi

Un esempio concreto di applicazione pratica delle tecnologie AI è l’uso di agenti AI per automatizzare la gestione delle pratiche doganali nelle aziende. Questi agenti sono in grado di assemblare fascicoli doganali correlando documenti di diverse fonti, come le dichiarazioni di importazione e le fatture, migliorando l’efficienza e riducendo l’onere umano. L’automazione attraverso l’IA delle pratiche doganali permette soprattutto di liberare risorse per attività a maggiore valore aggiunto. Questo spostamento da compiti ripetitivi a ruoli più strategici consente alle aziende di migliorare la qualità e la rapidità dei loro servizi.

 

Sfide e considerazioni sull’implementazione dell’intelligenza artificiale

Tuttavia, l’adozione dell’AI non è esente da sfide. La questione della privacy dei dati è fondamentale, specialmente quando si utilizzano modelli di apprendimento chiusi, ospitati presso operatori che non forniscono adeguate delucidazioni e impegni contrattuali in merito al trattamento dei dati. Assicurare che i dati aziendali rimangano all’interno di un ecosistema controllato è cruciale per proteggere le informazioni sensibili e mantenere la proprietà intellettuale.

Per implementare l’IA in modo efficace e responsabile, le aziende devono seguire una serie di passi strategici.

  1. Investire nella formazione e nelle competenze interne

Per implementare l’AI in modo efficace, è essenziale investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze interne. Le aziende devono garantire che il personale sia adeguatamente preparato a comprendere e gestire le nuove tecnologie, promuovendo una cultura di apprendimento continuo e adattamento alle innovazioni.

  1. Definire i processi e iniziare dai più semplici

Prima di implementare, è fondamentale identificare e studiare i processi aziendali esistenti e gli attori coinvolti. Questo implica un’analisi dettagliata per comprendere le dinamiche in gioco e identificare le aree dove l’IA può apportare miglioramenti significativi. Si consiglia di iniziare l’integrazione dell’IA con processi semplici, dove i benefici dell’automazione sono facilmente quantificabili. Ciò permette di ottenere risultati tangibili in breve tempo, facilitando il convincimento interno e la giustificazione per ulteriori investimenti in tecnologie avanzate.

  1. Monitorare e valutare costantemente l’impatto

È cruciale monitorare e valutare costantemente l’impatto dell’AI attraverso metriche chiare. Le aziende devono stabilire KPI che consentano di misurare l’efficacia delle soluzioni implementate e di adattare le strategie in base ai risultati ottenuti.

  1. Collaborare con partner tecnologici affidabili

Infine, collaborare con partner tecnologici affidabili può fornire il supporto e le competenze tecniche necessarie per superare le sfide dell’integrazione. Scegliere i giusti partner può accelerare il processo di implementazione e garantire che le soluzioni adottate siano tarate sulle reali necessità aziendali e sicure.

Mentre l’intelligenza artificiale continua a evolversi, le aziende devono affrontare la sua implementazione con una strategia matura e ben ponderata. Attraverso un’adozione consapevole e strategica, l’intelligenza artificiale può non solo migliorare l’efficienza operativa, ma anche trasformare la natura del lavoro, creando nuove opportunità per innovazione e crescita.

A cura di Alberto Gazzani, CInO & COO di Archiva Group