Piccole, ma in rapida espansione. Le Software&Web Companies (S&W), analizzate da R&S Mediobanca, confermano una grande vitalità su tutti i fronti: un settore giovane e dinamico che, oltre a crescere di dimensioni e di ricavi, si caratterizza per buona redditività, solidità e liquidità finanziaria, nonché per la capacità di creare nuovi posti di lavoro.
Le Software & Web Companies sono 23 e coprono diversi ambiti applicativi: dall’internet services all’internet retailing, dai software products all’interactive entertainment software. 16 hanno sede negli USA, 4 sono cinesi, 2 giapponesi, mentre l’Europa – e la Germania nello specifico – vede una sola società.
Rispetto alle multinazionali mondiali, le Software&Web Companies (S&W) sono ancora piccole, con una dimensione media pari 31,1 mld € (totale attivo tangibile) circa metà di quella dell’industria, ma, se si guarda al loro andamento dal 2009 al 2015, si vede che hanno triplicato le vendite e accresciuto di oltre il 135% l’occupazione, molto più di quanto fatto dalle multinazionali industriali nello stesso periodo.
Confermata la leadership di Amazon
Nel 2015, il giro d’affari delle Software & Web Companies ha raggiunto i 466,8 mld € segnando un +26% sul 2014 e addirittura un + 212% sul 2009 che equivale a una crescita media annua del 21%.
Rispetto al 2014 si confermano le prime quattro posizioni per ricavi. Amazon mantiene la sua leadership con un fatturato di 98,3 mld € (+20,2% sul 2014 in valuta locale), davanti a Microsoft (86 mld €, +7,8%), Google (68,9 mld €, +13,6%) e Oracle (34 mld €, in flessione del 3,1%).
Ma è una cinese ha realizzare la performance migliore: JD.com con ricavi a 25,7 mld €, in crescita del 57,6% conquista il 5°posto a discapito della tedesca SAP (+18,4%). Facebook con i suoi 16,5 mld € guadagna due posizioni e si aggiudica il 7° posto (+43,8%).
Al contrario, la scissione di PayPal ha fatto precipitare eBay dalla 7°alla 14° posizione della graduatoria, così come Symantec che, dopo la cessione di Veritas alla Carlyle, vede i ricavi ridursi a 3,3 mld € (-44,7%), passando dal 14° posto del 2014 all’attuale 23esimo.
Il primato di Amazon si ripropone anche dal punto di vista delle quote di mercato: il negozio online conquista il 21,1% del mercato, con una crescita di 9,7 punti percentuali rispetto al 2009. Pur mantenendo salda la seconda posizione con il 18,4% di quote di mercato, Microsoft subisce un ridimensionamento e perde ben 8,6 p.p., mentre Google, con il 14,7%, segna un +3,7 p.p. rispetto al 2009. Oltre a Microsoft perdono terreno Nintendo (0,8%; -6,4 p.p.) e Oracle (7,3%; -5 p.p.).
Microsoft, Google e Oracle i più grandi, ma tallonati dai cinesi
Anche nel 2015 Microsoft, Google e Oracle si confermano le società più grandi, con rispettivamente 141,9 mld €, 117,3 mld € e 66,7 mld € di totale attivo tangibile. I tre giganti statunitensi però registrano velocità di crescita differenti dal 2009: Microsoft +27% medio annuo, Google +34% e Oracle +26%. In quarta posizione Amazon.com (56 mld €) che cresce del +40,5%. Seguono le cinesi Tencent (41,2 mld €; +69,7%) e Alibaba Group (39,3 mld €; +78,3%), che guadagnano posizioni collocandosi rispettivamente al 5° e al 7° posto. Lo scenario del settore S&W si presenta quindi in rapida evoluzione, privilegiando il rafforzamento della Cina.
Tencent Holdings batte tutti per redditività
Primeggiano per redditività operativa le società del settore Internet services (27,2% ebit sul fatturato netto), seguite dalle software products (26,1%).
Se nel 2014 gli Stati Uniti mantenevano il predominio con Facebook, Oracle e Priceline.com, nel 2015 la classifica vede al primo posto la cinese Tencent (37,3%), seguita da Priceline.com (35,3%) e Oracle (35,2%). Facebook (34,8%), dal 1° posto passa al 4° mentre al 5° posto sale Alibaba (31,3%).
Fanalino di coda per Symantec (-17,2%), JD.com (-3,6%) e Yahoo (-3,2%).
Nintendo e PayPal le più solide
Anche nel 2015 Nintendo, insieme alla neonata Paypal, è la società più solida finanziariamente, non avendo contratto debiti finanziari. Seguono Automatic Data Processing, con un capitale netto tangibile superiore di oltre 288 volte i debiti finanziari (che sono quasi azzerati nel 2015) e Facebook con capitale netto tangibile superiore di quasi 73 volte i debiti finanziari. Capitale netto tangibile negativo, come nel 2014, per SAP, Expedia e Netflix.
Le S&W sono anche le multinazionali più liquide, le uniche con liquidità superiore ai debiti finanziari (di mediamente 2,1 volte), dato particolarmente rilevante perché aumenta la possibilità di effettuare future acquisizioni.
Automatic Data Processing scalza il primato a Facebook affermandosi leader indiscusso, con una liquidità di oltre 191 volte superiore ai debiti finanziari, 1,5 mld € a disposizione e solo 8 mln di debiti finanziari; Facebook si posiziona al 2° posto, avendo a disposizione 16,9 mld € contro 0,3 mld € di debiti finanziari (liquidità di quasi 59 volte superiore ai debiti).
La più liquida in valore assoluto è Microsoft (quasi 88,7 mld €), ma segna un rapporto peggiore rispetto ai debiti finanziari (2,7 volte).
In fondo alla classifica troviamo SAP e Priceline.com, entrambe con un rapporto di 0,4.
Volano le assunzioni sul web
Tra il 2009 e il 2015 le Software & Web Companies hanno fortemente spinto le assunzioni, con un aumento della forza lavoro del +136,7%: le imprese del settore, nel periodo, hanno infatti assunto oltre 600 mila persone.
Un dato importante soprattutto se si mette in relazione con il trend degli altri comparti, in cui l’occupazione è cresciuta nel manifatturiero di un +11,4% e nelle Tlc di un +8,5% mentre è calata nell’energy (-5,5%) e nelle utilities (-11,8%). A spingere le assunzioni i comparti dell’Internet retailing (+668,9%) e dell’Internet service (+215,2%).
Nel complesso le 23 aziende esaminate danno occupazione a quasi 1.045.000 dipendenti, con Amazon sempre al primo posto per numerosità (230.800). Seguono Oracle (136.000) e Microsoft (118.000).
Tra il 2011 e il 2015, le S&W con il tasso di crescita percentuale maggiore di occupati sono state: JD.com (+85.810 unità; +425,8%), Amazon (+174.600; +310,7%), Facebook (+ 9.500; +296,6%) e Priceline (+10.500; 210%). Anche Google ha aumentato la forza lavoro di oltre 29.300 dipendenti, con una crescita del +90,4%.
Al contrario l’hanno invece ridotta Yahoo! (-3.700 occupati), Symantec (-9,500, a causa della cessione di Veritas nel 2015) e Intuit (-300). Anche nel 2015 si confermano difficoltà ed esuberi per Microsoft, che dopo l’acquisizione della divisione cellulari di Nokia (Aprile 2014) ha licenziato circa 25mila dipendenti nel biennio 2015-2016 e altri 4.700 licenziamenti sono previsti entro il giugno 2017.
Alla borsa piace il web
Nonostante le S&W siano tutte imprese quotate recentemente la Borsa dimostra di apprezzarle. Ad eccezione di ADP le altre hanno fatto il loro debutto dopo il 1983; tra le più recenti: Facebook nel 2012, JD.com e Alibaba nel 2014 e Paypal a partire dal 2015.
A settembre 2016 Google mantiene il primato per capitalizzazione di borsa (483,6 mld a fine settembre 2016, +27,3% rispetto a settembre 2015); seguono Microsoft (399,4 mld, +26%), Amazon (353,2 mld, +64,7% dal quarto posto) e Facebook (327,8 mld, +44,5%) che seppure in crescita perde una posizione.