In questo articolo vediamo come si è evoluto e come evolverà nel prossimo futuro

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L’industria del gaming (ossia, dei videogiochi intesi in senso ampio) è cambiata moltissimo rispetto ai suoi esordi.

I primi giochi risalgono addirittura agli anni ’80 e non erano altro che immagini in 2D piene di pixel che solo i nerd riuscivano ad apprezzare pienamente. Fortunatamente, l’industria ha visto cambiamenti notevoli nel giro di soli 20 anni, partendo dalla fine degli anni ’90 del Novecento.

Gli anni 2000

Gli anni 2000 rappresentano la prima grande rivoluzione dei videogiochi. Console come la PlayStation 1, l’Xbox e altri giochi per PC cominciavano a offrire visuali grafiche capaci di far sbalordire gli occhi ai videogiocatori (il che è ironico, considerati i modelli quadrati e le spalle appuntite di alcuni noti personaggi che hanno fatto la storia).

Tuttavia, l’avvento della PlayStation 2 ha portato una rivoluzione nel settore. Le storie narrate si facevano via via più complesse ed erano accompagnate da visuali grafiche nettamente migliorate, movimenti più fluidi ed effetti speciali capaci di simulare la realtà.

E quando sembrava che la grafica non avesse più nulla da migliorare, ecco che avvenne la magia.

Gli anni 2010

Gli anni 2010 hanno visto lo sviluppo di numerose console capaci di far strabuzzare gli occhi. Stiamo parlando di PlayStation 3 e Xbox 360, entrambe dotate di esclusive da sogno e grafiche capaci di impressionare anche i più scettici.

Tutto cominciava ad assomigliare a un film. Effetti speciali, sequenze spettacolari, avventure mozzafiato e dialoghi degni di una sceneggiatura curata nei minimi dettagli, i videogiochi cominciavano a competere direttamente con le sale cinematografiche.

Per non parlare delle community che nacquero attorno a giochi storici come Call of Duty e Battlefield. Chi era poco più che adolescente all’epoca ricorderà molto bene i video su YouTube di youtuber come Johnny Creek, i montaggi col cecchino facendo mille trick e i trucchi su come sopravvivere alle ondate di zombie.

Sembra incredibile, ma è dopo il 2015 che l’industria del gaming si fa ancora più interessante.

Il fotorealismo raggiunge livelli di interattività estremi

La PlayStation 4 e l’Xbox One accompagnate da videogiochi come Battlefield 4 in cui interi palazzi crollavano verosimilmente cambiando completamente l’assetto della mappa hanno riscritto la storia dei videogiochi e del gaming, portandola nella nostra era attuale.

Parliamo poi dell’avvento della modalità Battle Royale e di Fortnite: può piacerci o meno, ma questo gioco ha saputo adattarsi alle novità del mercato, le ha cavalcate e sa ancora come marciarci sopra elegantemente.

Il fotorealismo sembra farla da padrone in questa cornice. L’intera industria si sta adattando ai nuovi canoni: sia che si parli di visori della realtà virtuale come Oculus, o persino i siti di casinò come starcasino, passando per la nuova frontiera del Metaverso, è facile capire che le grafiche mozzafiato sono ormai obbligatorie per chi vuole competere in questa industria.

Se riflettiamo sull’evoluzione di questo settore , è incredibile pensare che solo 30 anni fa il massimo che i videogiochi avevano da offrire era Pacman (gioco bellissimo, tra l’altro). E dunque, che cosa ci riserveranno i prossimi 30 anni?

Possibili previsioni sul futuro

Il futuro del gaming riserva sempre sorprese e non è facile poter prevedere con esattezza che cosa accadrà. Le innovazioni sono tante, i player sul mercato pure e le esigenze dei consumatori si fanno sempre più sottili.

Certamente, possiamo prevedere che le funzionalità offerte dalla realtà virtuale saranno immense. Immaginate di entrare e vivere interamente in prima persona avventura mozzafiato in paesaggi esotici ricchi di creature e personaggi affascinanti.

Questa possibilità è già realtà: Skyrim, ad esempio, dispone di una modalità con visore VR per immergersi appieno nell’esperienza. La cosa affascinante sarà osservare come queste potenzialità saranno sviluppate negli anni a venire.

Se, invece, vogliamo scommettere proprio sul metaverso, è plausibile vedere musei interattivi, paesaggi virtuali, nuovi lounge club esclusivi e molto altro ancora.

Possiamo parlare di Decentraland o The Sandbox, tanto per cominciare. E chissà quali altri player emergeranno nei prossimi anni.

La rivoluzione cloud

Se non conosci il cloud, sappi che sarà la rivoluzione del futuro. La capacità di gestire dati da remoto in maniera efficiente sarà la linfa vitale di un nuovo mondo imprenditoriale e di consumo.

Immagina cosa si potrebbe fare con la capacità di trasferire enormi quantità di dati in modo efficiente, istantaneo e senza limiti di spazio (se non quello in chiavetta).

Conclusioni

Insomma, il futuro può essere brillante, a patto che non ci estinguiamo prima per la catastrofe climatica. Noi poveri esseri umani possiamo solo goderci gli strumenti tecnologici e adottare comportamenti responsabili verso noi stessi e il pianeta.