
Nell’articolo che segue, Matt Roberts, Ansible Platform Lead, EMEA, Red Hat, illustra come l’automazione basata sull’intelligenza artificiale stia trasformando l’operatività aziendale. Una rivoluzione che non solo aumenta la produttività, ma rafforza anche sicurezza e resilienza, nel pieno rispetto delle normative europee.
Buona lettura!
L’automazione basata sull’intelligenza artificiale favorisce la produttività e la conformità normativa
Le pressioni economiche e le tensioni geopolitiche costringono le aziende europee a esplorare nuove tecnologie e a innovare più rapidamente che mai. Tuttavia, devono farlo bilanciando costi e sicurezza e tenendo conto delle sfide normative.
Per rimanere competitive, le imprese devono far evolvere la propria infrastruttura IT e prevedere un ricorso generalizzato all’automazione. Questo cambiamento impone il passaggio da silos di automazione IT a un nuovo approccio univoco che sfrutta gli investimenti effettuati nel tempo e, al tempo stesso, risponde tempestivamente agli eventi in modalità end-to-end, abbattendo le barriere alla collaborazione e permettendo a team differenti di lavorare in modo coerente con strumenti, fornitori e cloud diversi. Una strategia olistica che consente all’organizzazione di condividere pratiche e insegnamenti e implementare linee guida e modelli standard, contribuendo a evitare duplicazioni.
Intelligenza artificiale alla base dell’automazione
L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nel potenziare le capacità dell’automazione. Le aziende possono passare da processi statici basati su regole a flussi di lavoro dinamici e intelligenti integrando l’AI nei sistemi e, così, prevedere i guasti del sistema, distribuire le risorse in tempo quasi reale e persino creare codice specifico per il sistema. Pertanto, le attività basate sull’intelligenza artificiale possono supportare eventi per i quali non sono ancora stati scritti playbook, riducendo i carichi di lavoro manuali e accelerando il time-to-market di nuove soluzioni.
L’automazione potenziata dall’AI si rivela cruciale anche per superare la carenza di competenze. La generazione di codice basata sul linguaggio naturale, ad esempio, consente anche agli sviluppatori junior di dare un contributo significativo, poiché gli strumenti di intelligenza artificiale semplificano le attività complesse e fungono da moltiplicatori di forza. Questo libera le persone, e permette loro di concentrarsi su iniziative strategiche, delegando le attività di routine all’automazione. Con il miglioramento dei modelli e la maggiore flessibilità di implementazione, l’uso dell’AI per la codifica e la scrittura di script di automazione è destinato a crescere. I modelli combineranno set di dati più grandi con la conoscenza degli ambienti dei clienti di modo che la generazione automatica di codice sia più appropriata. Chi adotterà questa capacità vedrà un aumento della produttività e un supporto efficace nell’apprendimento di nuove competenze per i membri del team.
DORA: l’automazione IT può rafforzare la resilienza operativa
Parallelamente ai progressi nell’ambito di intelligenza artificiale e automazione, anche il contesto normativo è in continua evoluzione. Tra i vari quadri normativi, un elemento fondamentale della legislazione UE è l’attuazione del regolamento DORA, che sta di fatto ridefinendo il modo in cui le organizzazioni gestiscono il proprio ambiente IT. Lo scenario geopolitico attuale ha reso la resilienza digitale una priorità assoluta e i team infrastrutturali svolgeranno un ruolo chiave nel definire la capacità delle aziende di rispondere a qualsiasi evento esterno.
DORA mira a garantire che il sistema finanziario dell’UE sia in grado di resistere a interruzioni operative significative e disponga di una robusta infrastruttura di sicurezza IT. L’intelligenza artificiale ha notevolmente accelerato la capacità di queste realtà di espandere le loro operazioni alle piattaforme digitali in risposta alla crescente domanda e alle mutevoli condizioni di mercato. Per farlo, però, affidano sempre più spesso operazioni critiche e dati regolamentati a fornitori terzi, aumentando la loro dipendenza da pochi selezionati vendor e amplificando i rischi lungo tutta la catena del valore dei servizi finanziari.
La resilienza operativa è molto più della semplice capacità di riprendersi dalle interruzioni. Per essere veramente resiliente, un’azienda deve essere sufficientemente flessibile da poter integrare il cambiamento nelle operazioni, anziché limitarsi a reagire agli eventi man mano che si verificano. Ciò comporta l’implementazione di strutture organizzative e processi aperti, agili e pronti al cambiamento.
L’automazione IT può essere un fattore abilitante per il raggiungimento degli obiettivi fissati da DORA, in quanto facilita la rapida implementazione di infrastrutture e applicazioni in risposta a interruzioni esterne. I metodi manuali di failover e migrazione possono causare ritardi, errori, perdite e problemi normativi, mentre l’automazione è in grado di gestire attività semplici e scenari complessi con un intervento umano minimo, consentendo ai team IT di concentrarsi sulla semplificazione delle implementazioni e delle migrazioni in caso di interruzioni impreviste. Inoltre, l’automazione aiuta a controllare le variazioni di configurazione e a garantire il rispetto delle normative, aumentando velocità, efficienza e coerenza.
Il giusto equilibrio tra innovazione e normativa
Automazione e intelligenza artificiale stanno cambiando radicalmente il modo in cui le aziende operano per diventare più produttive e scalabili. Allo stesso tempo, le normative UE costringono le organizzazioni a rivalutare la propria resilienza operativa e sicurezza. Una mentalità che privilegia l’automazione può aiutare a gestire entrambe le sfide in modo efficace, offrendo alle imprese un percorso per prosperare in un panorama sempre più complesso e competitivo.
di Matt Roberts, Ansible Platform Lead, EMEA, Red Hat