La descrizione dei prodotti online è fondamentale per il successo degli e-commerce. L’AI aiuta a ottimizzare la creazione delle schede prodotto

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Le-commerce continua a correre più del retail tradizionale, confermandosi il canale principale dove i brand incontrano i consumatori. Eppure, proprio qui emergono i problemi più frequenti: molte schede dei prodotti venduti online sono incomplete, poco chiare o addirittura fuorvianti, trasformando un acquisto in un’esperienza complicata.

Non è solo una sensazione diffusa: il report 2023 della Commissione Europea mostra che il 23% degli europei ha avuto problemi negli acquisti online, e tra le cause principali ci sono proprio descrizioni ingannevoli o informazioni mancanti. Spesso si tratta di dettagli fondamentali, come materiali, dimensioni, garanzie o modalità d’uso, che farebbero la differenza nella scelta del prodotto giusto.

Le pagine dei prodotti online dovrebbero sostituire l’esperienza fisica, ma spesso lasciano più dubbi che risposte. Così i consumatori si ritrovano a cercare recensioni esterne, chiedere aiuto all’assistenza o usare strumenti di intelligenza artificiale solo per capire cosa stanno comprando, rallentando l’acquisto e aumentando la frustrazione.

In questo scenario, la domanda è chiara: come si scrivono oggi contenuti che convincono davvero?

L’AI riscrive le regole delle descrizioni dei prodotti online

I cataloghi digitali stanno diventando sempre più complessi. Il vero ostacolo per molti e-commerce non è aggiornare l’esistente, ma caricare rapidamente nuove collezioni o offerte di nuovi fornitori. Gestire titoli, descrizioni, immagini, FAQ e categorizzazioni richiede tempo, competenze specifiche e team dedicati.

Per rispondere a questa complessità, piattaforme di intelligenza artificiale come AndromedAI introducono un approccio personalizzabile alla generazione dei contenuti. Grazie alla suite Creator, Le aziende possono configurare un modello AI in linea con il proprio tono di voce, definendo regole linguistiche e vocabolario semantico coerente con l’identità del brand. Da lì, la piattaforma è in grado di produrre automaticamente testi completi, dai titoli ai meta tag, classificando i prodotti online in modo intelligente.

Creator integra inoltre un sistema di controllo automatico della qualità, che segnala errori e incongruenze nei contenuti generati, riducendo il tempo necessario alla revisione manuale. Nei test interni condotti da AndromedAI, questo approccio ha permesso di ridurre del 90% il tempo di caricamento dei cataloghi e dell’80% i costi operativi, aumentando fino al +160% i click sulle pagine ottimizzate.

Il punto chiave non è generare dati in massa, ma creare contenuti che siano ingegnerizzati per portare maggiore traffico e vendite sui siti eCommerce”, spiega Alberto Barberis, CEO di AndromedAI. “L’AI ci permette di produrre contenuti validi sia per gli utenti che per i motori di ricerca, garantendo qualità e performance senza dover moltiplicare versioni diverse della stessa scheda”.

Ottimizzazione per utenti, motori di ricerca e AI Chat

Le pagine prodotto dei prodotti online non servono soltanto a informare i clienti, ma anche a dialogare con gli algoritmi che determinano la loro visibilità su Google e nelle AI chat. Senza contenuti strutturati, leggibili e ottimizzati, il miglior prodotto rischia di rimanere invisibile.

Per rispondere a questa esigenza, alcuni brand stanno adottando strumenti basati su intelligenza artificiale in grado di analizzare i dati dei clienti e del catalogo, suggerendo interventi mirati. Tra questi, la suite Optimizer di AndromedAI è pensata per semplificare la gestione dei cataloghi online. Analizza i dati dei clienti per individuare le opportunità di miglioramento più rilevanti, applica ottimizzazioni automatiche e monitora i risultati, consentendo ai brand di capire quali prodotti prioritizzare, dove investire e come rendere i contenuti più efficaci.

Le pagine generate con Optimizer mostrano punteggi qualitativi superiori alla media del settore, grazie a una combinazione di leggibilità, profondità dei contenuti, struttura semantica e uso strategico di keyword. I primi test condotti dai brand che hanno adottato la tecnologia hanno mostrato incrementi fino al 30% nelle vendite.

“Oggi tutti parlano di AI, ma pochissimi sanno davvero come ottimizzare i contenuti. Le ottimizzazioni devono essere data-driven, basate su ciò che gli utenti cercano realmente”, spiega Alberto Barberis, CEO di AndromedAI. “Meglio non ottimizzare affatto che farlo in modo generico. Un’ottimizzazione efficace deve rispettare le logiche di Google e delle AI Chat, altrimenti rischia di produrre l’effetto opposto e penalizzare la visibilità dell’eCommerce”.

In un mercato dove la visibilità fa la differenza, assicurare un’esperienza d’acquisto chiara e funzionale e farsi trovare sulle piattaforme che gli utenti utilizzano per i propri acquisti è il primo passo per essere scelti dai clienti.