Nel contesto digitale odierno, la visibilità sui motori di è una condizione imprescindibile per la competitività degli e-commerce.

SEO

Secondo la ricerca NetRetail 2025, che analizza i comportamenti di acquisto online degli italiani e le prospettive del commercio omnicanale, gli acquirenti digitali (35,2 milioni stimati) consultano in media quattro touchpoint prima di finalizzare un acquisto. Di questi, due sono legati a contenuti generati direttamente dai brand — siti web/app aziendali (50,3%) ed e-commerce (44,2%) — mentre gli altri due si riferiscono a fonti indipendenti come motori di ricerca (55,7%), recensioni (50%) e comparatori di prezzo (40%). Un dato che evidenzia quanto la SEO incida direttamente sulle performance commerciali. Non si tratta più solo di apparire, ma di essere scelti e confermati, in un mercato sempre più competitivo. Lo conferma Archetipo Agency, agenzia di digital marketing e communication che guida l’esperienza digitale di brand nazionali e internazionali, accompagnandoli nella loro crescita e sviluppo.

L’evoluzione della ricerca e il ruolo dell’AI

Questo scenario di crescente competizione nel mercato online è reso ancora più complesso dall’evoluzione della ricerca digitale. La modalità con cui gli utenti trovano e selezionano le informazioni è profondamente cambiata negli ultimi anni, influenzata in modo determinante dall’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa nei motori di ricerca, di cui AI Overview è la più recente testimonianza.

Google ha progressivamente ridefinito il concetto di ricerca online, arricchendo i risultati tradizionali con strumenti volti a fornire risposte rapide e precise. Elementi come i featured snippet, i knowledge panel e i caroselli interattivi sono stati i precursori della rivoluzione attuale. Con l’introduzione di AI Overview, il concetto stesso di SERP cambia: non si limita più a una semplice lista di link, ma diventa un ambiente di consultazione immediata, dove l’utente trova risposte elaborate e contestualizzate senza la necessità di ulteriori ricerche.

Questo cambiamento impone agli e-commerce di adottare strategie di content marketing orientate alla “visibilità sintetica”, basate su contenuti chiari, strutturati e autorevoli.

L’importanza della SEO tradizionale

Nonostante l’innovazione tecnologica, i fondamenti della SEO tradizionale rimangono essenziali. L’ottimizzazione on-page off-page continuano a rappresentare il pilastro di ogni strategia efficace. Lavorare su aspetti come la scelta accurata delle parole chiave, l’ottimizzazione dei meta tag, una corretta gerarchia dei titoli e la creazione di contenuti pertinenti e di alta qualità è imprescindibile.

Sul fronte off-page, la costruzione di una rete di backlink autorevoli e l’affermazione della propria reputazione digitale attraverso citazioni e menzioni continuano a essere leve strategiche determinanti. Le fonti che alimentano le risposte delle AI vengono selezionate sulla base di qualità, affidabilità e pertinenza, criteri che riflettono perfettamente i principi della SEO tradizionale.

UX e Core Web Vitals come fattori di ranking

Un altro aspetto cruciale è rappresentato dall’esperienza utente (UX). Google, attraverso i Core Web Vitals, misura la qualità dell’esperienza offerta agli utenti. Metriche come il Largest Contentful Paint (LCP), che valuta la velocità di caricamento degli elementi principali, il First Input Delay (FID), che misura la reattività del sito, e il Cumulative Layout Shift (CLS), che analizza la stabilità visiva durante la navigazione, sono indicatori chiave per il posizionamento.

Un sito veloce, stabile e intuitivo non solo migliora la soddisfazione degli utenti e aumenta le probabilità di conversione, ma beneficia anche di un miglior posizionamento nei risultati di ricerca organica.

Crawlability e indicizzazione come prerequisiti di successo

La crawlability e l’indicizzazione rappresentano ulteriori elementi imprescindibili. La facilità con cui i crawler esplorano, comprendono e indicizzano i contenuti di un sito influisce direttamente sulla sua visibilità, specialmente nell’era delle risposte AI-driven.

Una buona architettura informativa, oltre a garantire una corretta indicizzazione, consente di generare un numero elevato di visite organiche. Strutturare il sito in modo logico, favorendo percorsi di navigazione chiari e intuitivi, facilita sia il lavoro dei motori di ricerca sia l’esperienza dell’utente finale.

L’importanza crescente di EEAT e ottimizzazione semantica

L’approccio ai contenuti deve essere sempre più orientato all’autorevolezza e alla pertinenza. Seguendo le linee guida EEAT (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), è necessario dimostrare competenza, affidabilità e trasparenza. L’ottimizzazione semantica permette di costruire ecosistemi di contenuti interconnessi, capaci di rispondere in modo esaustivo alle esigenze informative degli utenti.

Creare contenuti che rispondano non solo alle keyword, ma anche alle reali intenzioni di ricerca, diventa il vero vantaggio competitivo. Solo così è possibile posizionarsi in modo strategico e duraturo, conquistando non solo il motore di ricerca, ma soprattutto la fiducia degli utenti.

L’ottimizzazione delle schede prodotto come leva strategica

Un elemento di grande importanza strategica per un e-commerce, è l’ottimizzazione delle schede prodotto. Ogni scheda rappresenta non solo un’opportunità di vendita, ma anche un punto di accesso organico per nuovi utenti. Titoli chiari e descrittivi, descrizioni dettagliate e pertinenti, immagini ottimizzate, dati strutturati e recensioni contribuiscono a migliorare la visibilità nei motori di ricerca.

Sebbene le pagine di categoria e di contenuto attirino gran parte del traffico organico, le pagine di prodotto, pur contribuendo in misura minore al volume complessivo di traffico, sono decisive nella fase finale del funnel di conversione. È qui che l’utente compie le scelte più rilevanti: aggiunta al carrello e acquisto. Una scheda prodotto ben ottimizzata può fare la differenza tra una visita che non converte e una vendita conclusa.