L’esecutivo spinge per ottenere una riduzione del 20% dei consumi di energia primaria ed essere in linea con Bruxelles

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Efficienza energetica. È questo uno degli obbiettivi fissati dal Governo per riuscire a raggiungere i traguardi previsti per il 2020 dalla Strategia energetica nazionale, ossia il taglio del 20% dei consumi di energia primaria. Ed è in questa direzione che si inserisce lo schema del decreto di recepimento della direttiva europea (2012/27 UE) approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. È stato così predisposto un insieme di misure volte a promuovere l’efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell’edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico.

“Consumare meno e meglio: un’economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica GuidiIl Governo mette a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020 per promuovere l’efficienza energetica”.

355 milioni sono destinati all’efficienza degli immobili della PA (ad eccezione di scuole e ospedali) che dovranno riqualificare il 3% annuo della superficie: questo obbligo non toccherà gli immobili inferiori a 500 mq (limite che, a partire dal 9 luglio 2015, scenderà a 250 mq), quelli vincolati e i luoghi di culto. Altri 350 milioni di euro giungeranno anche dal Mise e saranno destinati a finanziare interventi di efficientamento di edifici residenziali, le cui regole saranno però stabilite da successivi regolamenti.

Le grandi imprese avranno invece l’obbligo entro il 2015 di adottare un audit energetico, mentre per le PMI non sono previsti particolari vincoli, ma saranno comunque messi a loro disposizione circa 70 milioni di Euro per incentivare la svolta green.

Il mancato raggiungimento degli obiettivi di efficienza comporterà l’attivazione di procedure di infrazione da parte di Bruxelles.