John Gunn, Vice President Corporate Communication di Vasco, ha rilasciato alcune dichiarazioni a commento dell’attacco che, secondo quanto riportato dal New York Times, sarebbe stato condotto da hacker che hanno legami con l’Italia.

“Si tratta di un attacco davvero notevole, ma non tanto per il suo scopo: gli hacker hanno penetrato con successo una delle organizzazioni più sicure del pianeta senza rubare assolutamente nulla di valore – niente soldi, niente numeri di previdenza sociale, nessuna password.

La natura dell’attacco e ciò che non è stato preso forniranno la prova per i teorici della cospirazione, che ipotizzano che questa è stata un’azione sponsorizzata dalla Russia. Ma le prove forensi finora raccolte non supportano tale congettura. Chiaramente, l’attacco è stato guidato da obiettivi diversi da quello specifico di ottenere un profitto che, di solito, motiva le organizzazioni criminali di hacking.

Queste utilizzano metodi di attacco incredibilmente sofisticati. Combinate con risorse prontamente disponibili, come Tor, che è una rete mondiale di oltre 5.000 relè che possono essere utilizzati per nascondere la vera posizione di un hacker, rendono assolutamente impossibile rintracciare l’origine dell’attacco. Con nessuna traccia criminale dai fondi, dalle identità o dalle credenziali di accesso rubati, questo è un mistero che rimarrà per sempre irrisolto”.

John Gunn, Vice President Corporate Communication di VASCO Data Security