Durante il lockdown gli utenti hanno imparato a utilizzare diversamente i social e gli influencer, tra consigli e intrattenimento, hanno avuto un ruolo sociale importante

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Che rapporto hanno avuto influencer e consumatori durante il lockdown? Ad oggi, cosa si aspettano i consumatori dagli influencer?

Sono questi gli aspetti analizzati dal quarto appuntamento dell’Osservatorio Influencer Marketing (OIM), realizzato da Ipsos, società leader nelle ricerche di mercato e FLU, agenzia italiana parte di Uniting Group Holding, specializzata in influencer marketing. Nel mese di maggio, queste due aziende hanno condotto, in Italia, un’indagine qualitativa, attraverso una community online di 30 persone e un’indagine quantitativa tramite 500 interviste in rete ad utenti social e follower di influencer, con età compresa tra i 18 e i 55 anni.

Gli intervistati, dotati di un account Facebook (il 96%), al quale il 92% vi accede almeno una volta alla settimana e di uno Instagram (il 91%), al quale l’83% vi entra settimanalmente almeno una volta, hanno dichiarato di aver cambiato il proprio modo di utilizzare i social, durante il periodo di chiusura totale.

Un utente su quattro ha iniziato a seguire nuovi influencer e, sebbene quasi il 70% degli intervistati abbia mantenuto immutata la propria opinione sui seguiti, il 18% dichiara di averne addirittura migliorato il proprio parere.

A differenza di quanto avveniva prima dell’emergenza, durante il lockdown, il 63% degli utenti ha dichiarato di aver utilizzato i social per tenersi informato sull’attualità (dato che prima della pandemia era pari al 28%), mentre il 52% ha utilizzato i social per tenersi in contatto con i propri familiari e amici (abitudine comune solo al 39% degli utenti prima del Covid). Le più consolidate abitudini di guardare trend o foto del momento, seguire pagine e profili di marche e prodotti, condividere e commentare contenuti postati da sé stessi o da altri e utilizzare i social come se fossero un motore di ricerca, non sono certamente mancati.

 Che cosa hanno fatto di diverso gli influencer durante la pandemia?

Gli utenti non hanno dubbi e gli riconoscono il merito di aver avuto un ruolo sociale grazie alle consigli sui comportamenti da tenere per affrontare le criticità del momento ed alla promozione di iniziative benefiche.

Inoltre, i seguaci riconoscono gli influencer merito di aver, altresì, suggerito attività di loro interesse, per poter occupare il tempo da trascorrere chiusi in casa ed averli fatti divertire.

Dall’indagine condotta da Ipsos e da FLU emerge chiaramente come questo personaggi popolari siano un touch point di fiducia, in grado di attivare i propri follower: il 52% degli intervistati ha compiuto delle azioni perché ispirato dai propri guru digitali.

Il 61% si è dedicato alla cucina realizzando ricette secondo i consigli dell’influencer di riferimento (percentuale che prima del lockdown era pari al 44%); il 49% ha fatto allenamento insieme a loro (erano solo il 27% prima del lockdown) e uno su tre ha addirittura fatto una donazione (il 33% durante il lockdown contro il 19% nel periodo precedente).

Questa propensione dei seguaci nel testare nuove attività, seguire i consigli di cucina o aderire a delle campagne di beneficenza è stato possibile anche grazie al fatto che è cambiato il modo di comunicare, in quanto è diventato sempre più empatico e vero. Il racconto spontaneo e semplice ha permesso che si venisse a creare un rapporto di fiducia e ha dato l’opportunità alle celebrity di accorciare le distanze tra loro e i propri follower.

Quali influencer e iniziative hanno coinvolto di più gli utenti?

Il podio è senza dubbio della coppia Ferragni-Fedez, indiscutibilmente primi, nelle citazioni degli utenti quando vengono invitati a fare il nome dell’influencer che hanno maggiormente seguito e da cui si sono fatti coinvolgere. Segue, subito dopo, la food blogger Benedetta Rossi (con il suo blog “Fatto in casa da Benedetta”).

Che cosa si aspettano, da qui in avanti, gli utenti dagli influencer in questo lento ritorno alla “normalità”?

Il 62% dei follower desidera che i propri personaggi preferiti continuino a produrre contenuti di intrattenimento (es: story, tutorial, etc). Il 38% non vuole, però, rinunciare a consigli o recensioni dei prodotti e/o servizi.

A tal proposito, nella Community condotta online da Ipsos e FLU i partecipanti hanno dichiarato:

 Il bisogno di empatia, ancora più necessario

  • «Li avete visti ultimamente? Secondo me non vivono in una realtà così diversa dalla nostra, sono chiusi in casa, rispettano le regole, tuta ginnica, niente trucco, famiglia cucina…. quale mondo diverso?»
  • «Molti influencer senza trucco, in leggings si sono mostrati come le persone normali avvicinandosi ancor di più a chi li segue e lasciando da una parte le immagini di bellezza costruita e artefatta che esiste solo nei social»

Il desiderio di contenuti d’intrattenimento e non solo di prodotto

  • «Ho apprezzato la mancanza di pubblicità, gli influencer per circa un mese non hanno cercato di venderci niente se non sorrisi e compagnia»

La ricerca della professionalità

– «Non condivido gli improvvisati influencer che non sono competenti e rischiano, senza neppure saperlo di creare danni»

A tal proposito, Rosario Magro, Partner e Marketing Director di FLU, ha affermato: “È importante sottolineare quali siano le aspettative dei followers per il futuro: dagli influencer continuano a cercare consigli su prodotti e servizi ma cresce l’interesse in contenuti di intrattenimento più strutturati, che siano fonte d’ispirazione, senza, però, rinunciare al divertimento. I contenuti sono la sfida dei prossimi mesi e chi saprà parlare il giusto linguaggio avrà grandi opportunità”.