Gli operatori: “Col tele-lavoro aiutiamo le aziende e le persone in questo periodo di emergenza”

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Zeuner, contact center di Seveso, nell’hinterland milanese, celebra oltre un mese di smart working. Era martedì 25 febbraio, appena due giorni dopo il Dpcm di domenica 23 febbraio 2020 con cui  il Governo rendeva più immediato il ricorso al tele-lavoro per l’emergenza Coronavirus agli inizi della sua drammaticità, quando l’azienda, tra le più veloci e prime in Lombardia, predispose in un giorno la modalità smart working dell’80% delle attività tra collaboratori e dipendenti. Dopo una settimana tutti gli operatori di Zeuner, più di un centinaio, lavoravano da casa.

Tutto ciò nel pieno rispetto della normativa vigente sia del diritto del lavoro, con gli operatori che  agiscono su pc forniti dalla società, che della tutela della privacy e della protezione dei dati personali dei clienti. Il ruolo di un contact center è strategico in un periodo eccezionale e inimmaginabile come quello di questi giorni, dà voce a business altrimenti muti. In particolare Zeuner è un call center specializzato anche in Farmaceutica, oltre che in Editoria e in progetti inbound/outbound personalizzabili in velocità su molteplici realtà,  e il ruolo dei suoi operatori è di gran rilievo anche nella gestione dell’emergenza.

Fra i clienti di Zeuner vi sono aziende leader di settore,  come, tra gli altri altri: Desa Pharma, Editoriale Domus, Edizioni Condé Nast, Lojack Italia, Manetti&Roberts, Manutan Italia, Pagine SI!, Sandoz Novartis, Ticketone, ma anche realtà imprenditoriali minori, dalla piccola azienda al commerciante allo studio professionale.

Il Presidente, Vittorio Figini : “In 48h abbiamo spostato l’80% delle postazioni, in una settimana abbiamo chiuso la sede, e senza soluzione di continuità, abbiamo garantito lo stesso servizio, da casa. Perché il pericolo era grande e chissà come andava a finire, abbiamo avuto ragione e avremmo preferito non averla”.

Anna Fileppo, Responsabile Marketing, racconta: “Da giorni Zeuner pubblica sulle sue pagine social le stories delle “sue persone Zmart”, mentre lavorano. Ora più che mai, dopo 4 settimane, ci piace tenere i contatti, sentirci, sapendo che presto finirà, ma non ancora. I sentimenti di queste 4 settimane sono innanzitutto legati all’incredulità, al sollievo e alla sicurezza, ora prioritari per via di questa vera e propria battaglia al terribile Covid19. Una gran voglia di farcela, di superare i propri limiti. Nonostante i vantaggi del poter lavorare a casa, emerge però tanto bisogno di normalità e di socialità. Siamo esseri umani sociali la cui giornata è fatta da sforzi e obiettivi condivisi, da solidarietà. E la normalità la sogniamo perché significherà averla vinta, questa guerra.”