La campagna di security awareness di Trend Micro mostra a minori e genitori le pratiche corrette di navigazione in 5 video pillole

Conta fino a 3: #TrendMicro4Kids

Da sempre, Trend Micro non si limita ad offrire le proprie soluzioni di sicurezza enterprise, ma si impegna concretamente per fornire a scuole e famiglie gli strumenti per fare dei nostri ragazzi dei cittadini digitali consapevoli, attraverso la campagna di volontariato globale Internet Safety For Kids And Family (ISKF). È all’interno di questo progetto che si inserisce Conta fino a 3, campagna di security awareness che con 5 video pillole affronta altrettanti argomenti cruciali per la sicurezza in rete dei ragazzi dai 6 ai 12 anni.

“Oggi l’età media in cui un bambino riceve il suo primo smartphone si sta abbassando sempre di più afferma Lisa Dolcini, Responsabile Marketing e Comunicazione Trend Micro. I bambini interagiscono sempre prima con gli strumenti digitali, per questo è fondamentale insegnare loro come utilizzarli, per evitare che li adoperino nel modo sbagliato, che si rendano protagonisti o diventino vittime degli episodi sbagliati. Trend Micro è in prima linea in questa attività di formazione, per noi è fondamentale far crescere i cittadini digitali del futuro, perchè non ci si protegge dalle minacce IT solo con le soluzioni, ma soprattutto con la consapevolezza.”

“I ragazzi sono perfettamente in grado di ragionare con la loro testa – dice Giorgio Salati, fumettista e sceneggiatore delle video pillole. Gli adulti non devono imporre delle regole in modo acritico, ma fornire loro gli strumenti per comprendere quando è ora di fermarsi, contare fino a 3 e riflettere – e, se necessario, parlare con gli adulti. Ogni video è dedicato a un tema specifico e lo affronta in tre punti sintetici.”

Protagonisti dei video Tommy e Alice, due fratellini alle prese con i pericoli del web.

“I protagonisti dei video sono stati scelti in modo da attirare l’attenzione dei ragazzi. Tommy è il fratello maggiore, Alice la piccola, precisa Luca Usa, disegnatore dei video. La scelta è stata quella di una grafica essenziale, per poter essere disegnata dal vivo, con delle micro animazioni capaci di andare incontro ai gusti dei più piccoli.”

Ciascun video dura 40 secondi, durante i quali i personaggi si trovano ad affrontare delle situazioni potenzialmente pericolose. Di fronte al bivio, l’esortazione è quella di contare fino a 3, fornendo altrettanti spunti di riflessione sulle possibili conseguenze dei comportamenti adottati.

“Esprimere dei concetti complessi in soli 40 secondi non è per niente facile, spiega Fabio Folla, video maker. Guardando i video si può pensare che il montaggio sia stato semplice, ma in realtà dietro c’è un lavoro certosino di scelta di testi, immagini e suoni, perfettamente sincronizzati per veicolare il messaggio nel tempo a disposizione.”

I temi delle video pillole

  1. La vita in chat

    Ogni giorno scriviamo e mandiamo foto in chat. Ma ci fermiamo mai a chiederci quali messaggi è meglio tenere per noi?

  2. Ridere e condividere

    In rete ci sono un sacco di occasioni per divertirsi, ma attenzione: potremmo scoprire che una nostra azione può fare del male agli altri e a noi stessi.

  3. Chi ci scrive?

    Chattare è il modo più veloce per fare amicizia. Ma non abbassiamo la guardia: a volte chi ci sembra un innocuo cucciolotto potrebbe essere un… lupo travestito!

  4. Partite pericolose

    Sarebbe bellissimo avere successo ai videogame sempre e senza fatica. Occhio però ai file poco sicuri: non sappiamo chi o cosa stiamo facendo entrare nel nostro dispositivo.

  5. Difendersi online

    Essere attaccati in chat o sui social è una delle cose più brutte che possano succedere. Ma prima di andare nel panico è meglio chiedersi cosa è meglio fare (e non fare) per rendere l’attacco meno efficace.

Parliamone: è questo che conta

Ogni video si conclude con un consiglio: “facciamoci coraggio, e parliamone con un adulto”.

“In occasione dei 30 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è importante rimarcare cosa occorre veramente per proteggere i nostri ragazzi: non solo l’educazione al sentimento e il dialogo, ma soprattutto l’ascolto, sottolinea Gianmaria de Paolis, Unicef Italia. Quest’ultimo, si sa, richiede tempo, ma creare un rapporto di fiducia e sinergia tra ragazzi, famiglie, scuola e società è fondamentale. È questo l’obiettivo del progetto Unicef per le scuole Non perdiamoci di vist@.”