Come liberarsi dalla dipendenza tecnologica grazie al digital detox

remise en forme digitale

In un mondo in cui la dipendenza tecnologica affligge sempre più persone, si sente spesso parlare di digital detox: una tendenza mondiale dettata dall’esigenza di limitare l’uso eccessivo della tecnologia e trovare un nuovo equilibrio per convivere al meglio con i propri dispositivi. Per questo motivo Wiko, brand di telefonia portavoce del “lusso democratico”, ha voluto stilare una pratica guida alla remise en forme digitale, ricca di spunti utili e, soprattutto alla portata di tutti.

Per farlo, ha scelto di affidarsi ai consigli dell’Accademia della Felicità, società milanese di coaching e formazione, che ha redatto per l’occasione cinque pratici consigli per imparare ad utilizzare in modo più consapevole i propri device e di conseguenza migliorare il rapporto tra uomo e tecnologia.

“Il principio alla base del digital detox è lo stesso che guida l’esigenza del riordino e del declutting: mettere ordine all’esterno per potersi sentire più concentrati sulle cose che contano davvero come gli affetti e gli obiettivi che vogliamo raggiungere”, spiega Francesca Zampone, life Coach dell’Accademia della Felicità. “Noi non consigliamo mai un approccio drastico, ma l’introduzione nella propria routine di micro-azioni detossinanti.”

Vediamo nel dettaglio i 5 consigli dell’Accademia della Felicità per il Digital Detox:

  1. Un passo alla volta. Meglio cominciare con un weekend al mese durante il quale spegnere tutto: niente telefono e niente computer, non controllate le email e non interagite sui social. E se non riuscite a resistere per un intero weekend, provate almeno a silenziare lo smartphone per 4 ore di fila.
  2. Per non sentire la mancanza dello smartphone, pianificate delle giornate all’aria aperta con gli amici o la famiglia, per evitare che la tentazione sia troppo forte.
  3. Prima di andare a dormire lasciate lo smartphone in carica in un’altra stanza, e ricordatevi che esistono ancora le sveglie!
  4. In casa create delle zone “smartphone free”. Oltre alla camera da letto, vi sfidiamo a non utilizzare i vostri dispositivi in bagno. E se proprio non riuscite, almeno definite dei momenti no-tech durante la giornata.
  5. Quando siete in un locale, anche se avete con voi lo smartphone, tenetelo in borsa o in tasca, senza appoggiarlo sul tavolo. Concentratevi quindi sulla persona che avete di fronte, parlate con lei e se siete soli fate un po’ di “people watching”.

Wiko, proprio in qualità di brand di telefonia, investe e continua a investire sul concetto di utilizzo consapevole della tecnologia. È innegabile: lo smartphone è un oggetto prezioso di comunicazione, relazione e interazione. Uno strumento che ha dato accesso a opportunità e informazioni in ogni latitudine. La regola però è padroneggiarlo con coscienza e non subirlo. Da piccoli accorgimenti come questi, sarà già possibile dare una sferzata virtuosa a un rapporto sbilanciato.