Continua il nostro percorso nell’analisi delle Digital PR.

Nel precedente articolo abbiamo cominciato a parlare di una figura in grado di muovere il potere decisionale d’acquisto delle masse. Queste figure sono comunemente identificate col nome di Influencer.

La nascita di Internet ha portato un radicale cambiamento nel modo di comunicare. Prima di questa rivoluzione mediatica, una persona, per esercitare influenza su un’ampia fetta di popolazione, doveva avere accesso ai media tradizionali come quotidiani, radio e TV, oppure ricoprire un ruolo politico e amministrativo di alto livello.

Con l’arrivo delle comunicazioni digitali e della rete, abbiamo assistito alla crescita di visibilità e d’influenza di persone che erano escluse dai media tradizionali. I blogger sono stati i primi ad accorgersi che potevano ottenere un pubblico che avrebbero potuto condizionare attraverso la loro reputazione data dai contenuti messi gratuitamente a disposizione dei lettori. Successivamente, con l’arrivo dei social media e di YouTube, altri personaggi sono cresciuti e hanno ottenuto un incredibile seguito, grazie alle loro capacità di comunicatori e alle doti empatiche che esprimevano.

Ho trovato in Internet una definizione che ne delinea i contorni, e la trovo perfetta per l’occasione:

«Individuals who have the power to affect purchase decisions of others because of their (real or perceived) authority, knowledge, position, or relationship». (Individui che hanno il potere di condizionare le decisioni di acquisto per via della loro – reale o percepita – autorevolezza, conoscenza, posizione o relazione).

Sono persone come noi, dei consumattori, ma che hanno saputo creare un ambiente dove altri si identificano e vengono influenzati dai messaggi e dai consigli su acquisti comunicati sulle pagine dei Social. Pensate, per esempio, a Chiara Ferragni, fulgido esempio di blogger che in poco tempo ha portato il suo brand e le sue pagine a livelli impensabili fino a cinque anni fa, con guadagni stratosferici. Chi poteva pensare che cinque anni fa si potesse guadagnare tanto con un blog e delle foto su Instagram? Eppure ce ne sono di esempi da citare, sia esteri che Italiani. Persone che hanno saputo cogliere il momento, intuire la potenzialità e metterla subito in pratica per cambiare il proprio business. Come il conosciutissimo Salvatore Aranzulla e il suo omonimo blog, o l’amico Nico Caradonna conosciuto a un workshop a San Marino col suo blog l’Ottico del Web. Entrambi hanno saputo cogliere un momento di bisogno e hanno saputo fornire una risposta alla domanda del mercato. Il primo con soluzioni legate ai problemi informatici, il secondo con soluzioni legate all’optometria.

Grazie ai loro contenuti di valore gratuiti, sono riusciti a fidelizzare il pubblico creando autorevolezza e riconoscibilità. Ora sono un punto di riferimento nel loro settore. Hanno la loro impresa che fattura e che sta bene. Hanno di fatto inventato un nuovo modo di fare business, un nuovo lavoro.

Possiamo dunque affermare che l’Influencer odierno ha sostituito il compito promozionale che prima spettava all’azienda, e di riflesso all’ufficio stampa. Oggi, il lavoro dell’Ufficio Stampa, è sostanzialmente cambiato, in quanto deve gestire più pubblici per poter comunicare i messaggi dei propri Clienti. Deve relazionarsi sia con i media, sia con gli utenti finali.