Ecco 4 aspetti che potrebbero favorire il processo di digitalizzazione del settore edilizio

digitalizzazione del settore edilizio

Una delle rivelazioni più interessanti, e se vogliamo positive, venute fuori durante i mesi caratterizzati da restrizioni più pesanti in piena emergenza pandemica, è legata alla possibilità di continuare a lavorare grazie alla digitalizzazione e agli strumenti tecnologici. Per contro, si è capito a nostre spese che un grado di innovazione tecnologica maggiore avrebbe giovato a tutto il sistema sanitario, messo a dura prova dal ricorso continuo alle strutture sanitarie e alle terapie intensive. Così come la telemedicina avanzata e un rafforzamento della rete sanitaria territoriale avrebbe potuto forse salvare tante vite umane, la necessità di una maggior decisione nelle scelte volte all’aumento del grado di digitalizzazione di qualsiasi ambito produttivo, si fa sempre più stringente e non può essere certo rimandata. Una volta scoperti nuovi modi di lavorare e dopo avere intravisto tutta una serie di soluzioni pratiche facilmente raggiungibili, non resta che affidarsi a una riconfigurazione sistemica digitale che contribuisca a rendere il paese più efficiente e organizzato. 

Alcuni settori sono ancora molto indietro rispetto ad altri, sia per resistenze socio-culturali, sia per abitudine a determinati schemi e scenari produttivi. Il settore edilizio ad esempio, paga il peso della macchina burocratica e il collegamento necessario alla pubblica amministrazione soprattutto sul piano delle procedure e delle autorizzazione. Servirebbe uno svecchiamento strutturale e di mentalità dettato da un’adeguata cultura digitale. Ma i primi passi in avanti si cominciano a vedere, soprattutto col ricorso delle imprese operanti nel settore agli strumenti di promozione della propria offerta tramite canali telematici. Boring.market, ad esempio, azienda impegnata nel mondo delle trivelle e attrezzature usate per pali trivellati e pozzi d’acqua, sta provando a proporsi attraverso il suo marketplace dedicato alle perforazioni, in grado di facilitare l’incontro tra domanda e offerta, proiettando l’azienda verso un tipo di visibilità che altrimenti gli sarebbe preclusa.

La spinta all’innovazione della comunità europea

In ambito comunitario l’orientamento delle istituzioni è chiaro: promuovere l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità. Questo comporterà un aumento degli investimenti e degli incentivi tesi alla creazione delle basi utili a mettere in pratica questo tipo di transizione, nonché di competenze, infrastrutture e ovviamente un nuovo quadro normativo.  In sintesi: risorse, regole e formazione. Molti stati, tra cui la Germania stanno già investendo pesantemente sia sulle risorse digitali che verso un’economia green, e si tratta sicuramente di esempio da seguire. 

4 aspetti che potrebbero favorire il processo di digitalizzazione del settore edilizio

1) Un primo passo riguarda l’aumento di dotazioni e di competenze tecniche che possano facilitare la gestione degli appalti, elemento spesso gravoso sia in termini organizzativi che in termini di tempo. Una gestione più snella delle procedure di gara e delle assegnazioni, gioverebbe a un settore che spesso viene rallentato dalla burocrazia e dalla farraginosità delle procedure. 

2) Per attuare un passaggio rapido ed efficiente verso la digitalizzazione, non bastano le infrastrutture, ma occorre mettere al centro del cambiamento la competenza. Una formazione mirata e adeguata di professionisti e una loro successiva assunzione riuscirebbe a svecchiare il settore implementando le conoscenze tecniche fondamentali per fare il salto di qualità.  

3) La creazione di portali e di piattaforme digitali, sia orientate alla gestione  e all’offerta di prodotti e e materiali, possono aumentare sia la visibilità sia la trasparenza  che non possono che giovare all’intera filiera produttiva. La piattaforma come punto di riferimento di tutti i processi e quindi dell’intero sistema produttivo digitalizzato, con Informazioni normative, di qualificazione, sul piano tecnico e della tracciabilità.

4) Favorire la digitalizzazione nel settore edilizio e l’uso delle vie tecnologiche attraverso l’introduzione di tutta una serie di incentivi volti a premiare chi si è impegnato a compiere passi importanti verso la sostenibilità e allo stesso tempo per rendere più funzionale e moderno il proprio modo di operare all’interno del mercato, potrebbe spingere anche quegli attori ancora legati agli schemi produttivi tradizionali e imboccare una volta per tutte la strada della digitalizzazione