La tecnologia oggi ci offre infinite opportunità. Per coglierle, dobbiamo pensare in grande, volare alto.

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Make no little plans. È il nome di un progetto di selezione di startup organizzato dal Gruppo Covisian – tra i leader nel mercato dell’outsourcing dei processi di business – a cui noi di Verti abbiamo partecipato in qualità di giurati. L’iniziativa ha un nome eloquente, così come eloquente è la nostra presenza in quel contesto e in diversi altri forum dedicati all’insurtech e alla tecnologia.

Verti infatti gioca un ruolo sempre più rilevante in una nicchia – quella del mercato diretto – che in Italia non ha ancora espresso appieno le proprie potenzialità. Per il terzo anno consecutivo però la nostra acquisizione ha mostrato una crescita vicina alla doppia cifra. Perché questa tendenza prosegua, dobbiamo prevedere una sempre maggiore integrazione dell’insurtech nelle nostre attività.

Il dado, ormai, è tratto. Andiamo verso un mondo sempre più digitale, e la pandemia ha dato una forte accelerata a questa transizione, trasformando la tecnologia, da potenziale motivo di esclusione, in elemento inclusivo. Per averne conferma, basta vedere la fortissima crescita registrata nell’accesso al digitale dalle fasce di età over 50, cioè quelle con tassi di digitalizzazione più bassi.

Dobbiamo assecondare e incoraggiare questa marcia verso l’inclusività. Proprio noi di Verti però, seppur azienda dal DNA digitale puro, rivendichiamo anche l’importanza dello human touch. Offriamo, cioè, un’esperienza omnicanale che prevede sempre l’intervento umano laddove ce ne sia la necessità.

L’interazione umana è sempre stata particolarmente importante nel settore assicurativo, in cui parliamo di temi spesso non molto conosciuti dai clienti e in cui l’elemento della fiducia è fondamentale. Inoltre, ci troviamo a lavorare in remoto da ormai un anno, e mai come adesso abbiamo capito quanto sia importante avere relazioni con altre persone, anche solo per telefono o attraverso un video. Se provo a immaginare dove saremo fra cinque anni, immagino più che altro una commistione fra rapporti umani (anche in remoto) e digitale. Quindi, interazioni fra persone e non solo fra persone e algoritmi che parlano.

Digitale e human touch quindi non sono nemici, ma alleati. È proprio grazie alla tecnologia che siamo in grado di offrire ai clienti un’esperienza sempre più naturale, personalizzata e quindi soddisfacente. In questo, un ruolo centrale lo svolgono i dati. Negli ultimi anni gli investimenti nell’insurtech sono cresciuti molto, ma resta ancora parecchio da fare. Finora si è puntato soprattutto sulla fase di raccolta dei dati, un po’ meno sulle fasi successive, cioè la trasformazione del dato in informazione e dell’informazione in azione commerciale concreta.

Su questi aspetti, il settore bancario si è mosso già da un po’ di tempo, mentre le assicurazioni stanno iniziando adesso. Verti ha però già compiuto dei passi importanti, effettuando investimenti notevoli in questo senso. Abbiamo recentemente compiuto la migrazione verso una piattaforma molto importante, Guidewire, puntando su una nuova tecnologia che ci avvantaggerà fortemente sul time to market. Abbiamo inserito anche altre esperienze per arricchire il percorso digitale del cliente, come ad esempio il servizio di videoperizia, potenziato proprio quando serviva di più: durante il lockdown. Siamo infine vicini al rilascio di una tecnologia per poter denunciare i Sinistri direttamente on line 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana.

I dati rilasciati dall’Italian Insurtech Association ci parlano di una timida ripresa degli investimenti in tecnologia in Italia da parte dei grandi gruppi assicurativi nel 2020. Dunque, anche in un anno così difficile si continua a investire in quel settore, ma a livelli molto inferiori rispetto agli altri paesi sviluppati.

L’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano rivela che la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione del settore, favorendo anche la nascita di nuove imprese nel settore insurtech. Nel nuovo scenario, infatti, le esigenze dei consumatori sono cambiate, e ciò ha favorito una maggiore apertura e una maggiore collaborazione degli operatori tradizionali con startup e attori non finanziari.

Anche noi guardiamo con molta attenzione a questo mondo, collaborando con l’Italian Insurtech Association e partecipando a diversi forum, come quello citato all’inizio, organizzato dal Gruppo Covisian.

Mi piace concludere citando nuovamente il titolo del contest: Make no little plans. Non è il momento di progetti al ribasso. La tecnologia oggi ci offre infinite opportunità. Per coglierle, dobbiamo pensare in grande, volare alto. Con equilibrio e un occhio alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, ma anche con la giusta dose di ambizione.

A cura di Marco Buccigrossi – Direct Business Director Verti