I protagonisti: edge computing, cloud computing e sicurezza

Applicazioni e connettività. Una roadmap per il successo del cloud

I cambiamenti innescati nel campo della trasformazione digitale dalla pandemia sono senza precedenti, e continueranno ad avere un ruolo determinante anche durante il prossimo anno. Ciò che prima sembrava impossibile, come l’applicazione di massa del lavoro da remoto, è improvvisamente diventato la normalità. Le aziende che desiderano rimanere competitive, contenendo i costi, dovranno adeguarsi a questi cambiamenti. Il cambio di paradigma che si sta verificando nel campo del Digital Workspace Management sta generando diversi trend che le aziende dovrebbero integrare nei loro piani per il 2021. Matrix42, azienda leader nella Digital Workspace Experience, ha individuato quali saranno questi trend.

1. Il Digital Workspace si apre all’Edge e al Cloud

Il digital workspace si sta progressivamente orientando verso il network edge, come ad esempio i dispositivi utilizzati a distanza, e nel cloud. Il cloud management sta diventando sempre più importante per il monitoraggio dei costi e dell’infrastruttura e per fornire un livello di sicurezza adeguato. Le aziende che intendono adottare il cloud devono ora identificare con maggiore rapidità i servizi che possono essere isolati dall’intera infrastruttura di rete in modo relativamente semplice e “trasferite” sul cloud. In questo frangente, il tema dell’orchestrazione e della sicurezza dei container diventerà sempre più rilevante. La gestione e la sicurezza basata su Docker e Kubernetes diventerà una parte fondamentale della strategia olistica di digital workplace management. Al fine di mantenere una visione d’insieme e per contenere i costi, è essenziale prevedere un’ulteriore gestione automatizzata delle spese per il cloud.

Per quanto riguarda i componenti edge, i luoghi di lavoro del futuro saranno sempre più collegati a sensori e dispositivi IoT; anche smart office e scenari IoT diventeranno sempre più rilevanti per il digital workplace. Le aziende dovranno dotarsi di una sorta di “mappa dell’infrastruttura” per avere un quadro generale di tutte le connessioni e di tutti gli strumenti a disposizione. Questa mappa può essere utilizzata in primo luogo per la sicurezza ma anche per la risoluzione dei problemi. L’asset intelligence diventerà un punto sempre più cruciale per stabilire dove si trovano i dispositivi in uso, e quindi dove c’è bisogno di protezione. Firescope, provider di rilevamento delle risorse aziendali acquisito da Matrix42, esegue già questo servizio di mappatura.

2. Sicurezza “built-in”

Il lavoro a distanza diventerà la nuova normalità e avverrà sempre più spesso in un ambiente misto, in cui sarà possibile passare dal cloud all’edge indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Matrix42 ha osservato un cambiamento significativo per quanto riguarda le richieste relative alla sicurezza. Prima le funzionalità di sicurezza venivano progettate per essere aggiunte in fasi successive, mentre ora il trend della sicurezza integrata è in crescita. Non solo l’ambiente di lavoro digitale sarà più sicuro a tutti i livelli, ma migliorerà anche l’esperienza dell’utente che, idealmente, non noterà i processi in background, come la crittografia dei dati o la protezione da malware. Le misure già implementate oggi includono la protezione post-infezione e l’utilizzo di tecniche di analisi comportamentale, come la User and Entity Behavior Analytics (UEBA). Grazie a queste misure e a questi dati, il reparto IT è in grado di offrire ai dipendenti una protezione ancora migliore e di sviluppare soluzioni in grado di migliorare l’ambiente di lavoro.

3. DevSecOps

I settori di sviluppo del software e delle operazioni IT si sono progressivamente avvicinati. Anche in questo caso, l’elemento comune a queste due aree è la sicurezza. L’evoluzione del digital workplace ha generato un’importante fusione tra lo sviluppo delle applicazioni e le operazioni IT. Questa unione consentirà di integrare le funzionalità di sicurezza già all’inizio del processo di sviluppo, per le operazioni e la gestione successive. Le soluzioni di Enterprise Service Management, come quelle di Matrix42, possono così essere integrate senza soluzione di continuità nei processi di sviluppo dei clienti e contribuire a ottimizzare ulteriormente questa interazione, in modo da rendere il digital workplace più facile da gestire e soprattutto più sicuro.

4. Iperautomazione e misure di difesa automatizzate

L’ultimo trend osservato da Matrix42 riguarda la riduzione delle interazioni umane nel campo della sicurezza informatica. Le soluzioni di sicurezza basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning consentono di individuare gli eventi di sicurezza rilevanti prima che si verifichino degli incidenti, e senza che l’utente debba contattare attivamente il Service Desk. Se ad esempio, un attacco malware colpisce diversi endpoint, i dispositivi interessati vengono automaticamente spostati nelle reti di quarantena. Contemporaneamente, il sistema impedisce alle applicazioni di accedere alle informazioni del cliente e il vettore dell’attacco viene bloccato automaticamente tramite l’installazione di patch o la riconfigurazione degli endpoint. Infine, una chatbot informa il reparto IT e i dipendenti dell’attacco e delle misure di difesa attuate in modo automatico.

Oliver Bendig, CEO di Matrix42, ha dichiarato: “La pandemia di COVID-19 ha confermato l’importanza del digital workplace e la sua protezione per garantire il successo di un’azienda. Le innovazioni si sviluppano sempre più rapidamente e quello che in passato richiedeva diversi anni di implementazione, adesso può entrare in funzione dopo poco tempo. Con le nostre soluzioni, intendiamo sostenere le aziende durante la crisi e aiutarle a consolidarsi. A questo proposito, Matrix42 presenterà numerose nuove soluzioni nel corso del prossimo anno”.