L’open source aiuta ad aumentare la resilienza delle aziende agli eventi inaspettati

L’open source

Se la costruzione di sistemi IT tradizionali è alla base di ogni architettura enterprise, soluzioni tendenzialmente così rigide mostrano anche i loro svantaggi. Non sempre sono in grado di garantire un accesso rapido e ampio alle applicazioni e ai servizi necessari in un determinato momento, in particolare alla luce dei cambiamenti dinamici del mercato dell’high-tech e della trasformazione digitale. Le organizzazioni hanno bisogno di sistemi IT che soddisfino le loro esigenze, come la rapida scalabilità e l’ottimizzazione, mantenendo al contempo la stabilità operativa. Tipicamente poco flessibile, il software enterprise non è sempre in grado di raggiungere questo obiettivo. L’open source, che garantisce una maggiore adattabilità rispetto a condizioni che possono variare, può diventare la soluzione giusta per molte aziende, chiamate a reagire rapidamente di fronte alla crisi pandemica globale e alle sue conseguenze.

Flessibilità come base per la sopravvivenza

Un evento imprevedibile come la pandemia, che da mesi rappresenta il principale problema nel mondo, ha colto tutti di sorpresa e ha costretto la maggior parte delle organizzazioni a riorganizzare le proprie operazioni. Come conseguenza dell’epidemia, i dipendenti hanno dovuto passare al lavoro in remoto, anche se non tutti erano preparati ad affrontarlo in termini tecnici, organizzativi e logistici. Si è poi scoperto che, di fronte alla pandemia, le organizzazioni più flessibili sono quelle che meglio hanno affrontato la crisi.

Fino a poco tempo fa, le aziende necessitavano anche di qualche anno per implementare nuove tecnologie, precedute da un’approfondita analisi di mercato e da una serie di test e momenti di formazione. Durante la pandemia si è scoperto che, per superare questo difficile momento e mantenere la redditività, era necessario agire rapidamente. In situazioni di crisi, quando le decisioni vengono prese di fronte a rischi enormi, le imprese devono concentrarsi più che mai sulle loro esigenze specifiche.

Le tecnologie open source possono diventare l’unica possibilità per le aziende che non dispongono dei giusti strumenti aziendali o di personale IT altamente qualificato, in grado di reagire in modo sufficientemente rapido in situazioni di emergenza. Il software open source comprende anche sistemi sviluppati da professionisti esperti, sistemi che forniscono una gamma completa di soluzioni necessarie all’azienda in un determinato momento. Tra i principali vantaggi che vengono indicati quando si parla di open source, flessibilità e resilienza sono sicuramente tra i principali.

Sfruttare le competenze di esperti al di fuori dell’organizzazione

Le conseguenze della pandemia si protrarranno a lungo, sia in termini sanitari che economici. Tuttavia, vale la pena di notare come dal COVID-19 abbiamo imparato alcune preziose lezioni. Ci ha aperto gli occhi su problemi che le organizzazioni di tutto il mondo stanno affrontando, come le lacune dei sistemi informatici, la mancanza di sicurezza e di strumenti adeguati, o una strategia di sviluppo aziendale inadeguata, quando non assente. Grazie alla capacità di comunicare e di condividere le esperienze rapidamente, siamo riusciti ad affrontare alcune delle conseguenze della pandemia.

Chiamati ad affrontare un’emergenza globale, i professionisti dell’IT hanno iniziato a condividere tra loro le loro conoscenze ed esperienze e, sulla base dei principi dell’open source, hanno potuto sviluppare congiuntamente soluzioni e strategie per combattere il COVID-19 e le sue conseguenze. Indipendentemente dalla loro posizione geografica, hanno potuto costruire insieme applicazioni, piattaforme e sistemi per consentire alle aziende di operare in modo continuo mantenendo una redditività stabile.

La chiave del successo nella trasformazione digitale non è solo la tecnologia giusta; contano anche le persone, ovvero i dipendenti che possono pensare fuori dagli schemi, lavorare al di sopra delle divisioni e affrontare insieme i problemi. Il software open source si basa su una comunità di esperti che non solo sanno come espandere il sistema, ma possono anche sfruttare i framework predefiniti e le librerie di codice nel modo giusto. È molto più facile, più semplice e più veloce agire sulla base di strumenti affidabili piuttosto che costruirli ogni volta da zero. Questo è particolarmente importante quando si utilizzano tecnologie sofisticate come intelligenza artificiale (AI), machine learning e altre, che richiedono un team dedicato di professionisti, non sempre disponibili all’interno di un’organizzazione.

Open source come complemento al software proprietario

Il potenziale dell’open source era evidente molto prima della pandemia. Tuttavia, nessuno avrebbe potuto prevedere quanto potesse rivelarsi utile oggi. Nel 2020 Red Hat The State of Enterprise Open Source report, il 95% degli intervistati ha affermato come l’open source fosse importante per la strategia complessiva della propria azienda. Pur ponendo le speranze nell’open source come motore privilegiato della digital transformation, gli esperti hanno notato che viene sempre più spesso utilizzato in aree tipicamente riservate al software proprietario, come l’analisi, la gestione del cloud, la sicurezza o l’archiviazione dei dati.

Molti imprenditori si affidano a soluzioni open source. Oltre ai vantaggi più evidenti come il prezzo, l’open source fornisce anche soluzioni molto più innovative e flessibili, che non sono da meno del software proprietario in termini di qualità. Al contrario, l’utilizzo di codici open source può servire come complemento ai rigidi sistemi aziendali, che non riescono ad adattarsi alla realtà in evoluzione in modo agile come può fare l’open source. Il software open source è caratterizzato principalmente dalla possibilità di cambiamenti dinamici, che danno la possibilità alle aziende di evolvere più velocemente nell’era della trasformazione digitale.

A cura di Werner Knoblich, Senior Vice President and General Manager, EMEA, Red Hat