La startup, che ha appena chiuso un round di finanziamento da 1,5 milioni di euro da Banca Progetto, sfrutta l’open banking (PSD2) come fonte e utilizzo dei dati, machine learning e AI per stimare il credit score dei consumatori e offrire finanziamenti istantanei

Team Faire.ai

In un contesto europeo nel quale la direttiva sui pagamenti PSD2 ha autorizzato la condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario e l’open banking rischia di mettere in crisi gli istituti bancari più restii all’innovazione, nasce la startup faire.ai, fintech specializzata nell’automazione del credito al consumo che sfrutta l’open banking (PSD2) come fonte e utilizzo dei dati, machine learning e AI per stimare i credit score dei consumatori. Faire.ai gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito e abilita le banche ad erogare in modo istantaneo attraverso un’unica API.

L’idea dietro il progetto

Faire.ai nasce dall’idea di quattro giovani talenti esperti del mondo fintech – Gianluigi Davassi, Gilberto Taccari, Giorgio Fiorentino e Cristina Bonacina – che ad Aprile del 2020 si sono riuniti per dar vita all’impresa, con l’obiettivo di sfidare l’approccio tradizionale del mondo finanziario. La startup ha inoltre appena chiuso un round di finanziamento da 1,5 milioni di euro da Banca Progetto, banca operante nel mercato del credito alle famiglie e alle imprese, dando vita a una partnership strategica per lo sviluppo digitale della banca.

In cosa consiste e come funziona

Faire.ai è una fintech B2B specializzata nell’automazione del credito al consumo che sfrutta l’open banking (PSD2) come fonte di dati e utilizza il machine learning e l’intelligenza artificiale per stimare i modelli di rischio dei consumatori. La piattaforma gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito, consentendo a banche e istituzioni finanziarie di accedere al mercato del prestito istantaneo con un’unica API.

La startup offre una piattaforma cloud che abilita banche partner e istituzioni finanziarie all’erogazione di prestiti istantanei, e ciò è possibile grazie all’open banking, che consente il recupero dei dati transazionali degli utenti. A questo punto entra quindi in gioco l’intelligenza artificiale che consente di definire il merito creditizio dell’utente. Infine, la piattaforma offre a partner finanziari integrazioni via API per approvazione istantanea dei prestiti.

Si tratta, quindi, di una rivoluzione importante in questo mercato, in quanto solitamente per il tempo medio di erogazione varia tra i 5 e i 10 giorni lavorativi. Secondo il report di Crif il 40% della popolazione attiva in Italia ha un prestito attivo, di cui il 45% con importo inferiore ai 5.000 euro che solitamente va a coprire spese come l’acquisto di una nuova auto, di elettrodomestici, ecc..

I prossimi obiettivi e il piano di espansione internazionale

La startup, attiva sul mercato da pochi mesi, prevede di arrivare a fine anno con un team di oltre 10 persone e il cui numero è destinato a raddoppiare entro fine 2021. Oltre a crescere in termini di organico, Faire.ai ha tra i suoi prossimi obiettivi quello di puntare ad altri mercati europei, partendo dalla quello spagnolo.

Siamo entusiasti di dare il via a questa nuova avventura e certi che sarà un’esperienza coinvolgente per tutti, soprattutto perché ci collochiamo in un contesto incredibilmente stimolante e in rapida crescita – racconta Gianluigi Davassi, CEO e co-founder di Faire – Con il resto del team abbiamo già lavorato ad iniziative digitali di successo e ora, insieme, ci siamo lanciati in questa nuova sfida per consentire a banche e istituzioni finanziarie di entrare senza soluzione di continuità nel mercato del credito al consumo e promuovere l’inclusione finanziaria aiutando i clienti a godere del vantaggi dell’open banking, settore che da un anno a questa parte ha vissuto una vera e propria rivoluzione.”