Zero Trust offre una strada per affrontare efficacemente le sfide chiave del settore finanziario

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Le aziende di servizi finanziari in Europa affrontano una combinazione di normative complesse, minacce in rapida evoluzione e pressioni macroeconomiche, mentre le architetture legacy rallentano la trasformazione digitale. La risposta consiste nell’adozione di un approccio Zero Trust, capace di rafforzare la protezione dei dati, migliorare l’efficienza operativa e sostenere la crescita. Sebbene il cambiamento sia impegnativo, soprattutto considerando gli investimenti già effettuati nelle soluzioni tradizionali, lo status quo rischia di ostacolare la resilienza e la competitività. Oggi più che mai, le aziende non possono permettersi di ignorare le architetture legacy: Zero Trust offre una strada per affrontare efficacemente le sfide chiave del settore.

Prima sfida: Affrontare le pressioni esterne

La volatilità economica ha reso il settore dei servizi finanziari particolarmente precario, costringendo le aziende a bilanciare la riduzione dei costi con la costruzione di resilienza operativa. Sebbene la spesa IT prevista per il 2025 sembri in crescita, Gartner sottolinea che l’aumento dei prezzi potrebbe assorbire gran parte del budget, riducendo lo spazio per l’innovazione, mentre fintech e operatori digital-first intensificano la concorrenza.

In questo contesto, fusioni, acquisizioni e dismissioni diventano strumenti chiave per stimolare l’innovazione interna e concentrare l’attenzione sul core business. Tuttavia, la continuità operativa rimane una priorità imprescindibile: con il 60% dei responsabili IT che prevede gravi incidenti entro i prossimi 12 mesi, la resilienza non può più limitarsi alla prevenzione, ma deve rappresentare un ritorno concreto sull’investimento.

Una piattaforma moderna basata sul modello Zero Trust offre una risposta a queste sfide, riducendo i costi operativi tramite il consolidamento di strumenti di sicurezza, migliorando produttività e competitività grazie a un’IT più sicura e agile, e sbloccando insight strategici per ottimizzare efficienza e risparmi. Allo stesso tempo, supporta l’integrazione post-fusione e garantisce sicurezza nelle dismissioni, trasformando la resilienza operativa in un vero vantaggio competitivo.

Seconda sfida: Salvaguardare i dati

La sfida della salvaguardia dei dati può essere suddivisa in tre aree principali:

  • Accesso alla rete: le soluzioni legacy come le VPN non hanno la capacità di personalizzare i permessi in modo efficace. Se i permessi non vengono gestiti correttamente, gli utenti possono rimanere bloccati o, peggio, ricevere accessi privilegiati non autorizzati e non monitorati. Questo scenario lascia i dati esposti e consente ai criminali informatici di muoversi lateralmente una volta entrati.
  • Gestione dei dati: la maggior parte delle aziende di servizi finanziari opera in ambienti decentralizzati, rendendo difficile una gestione coerente dei dati. Con dati distribuiti tra on-prem, cloud, SaaS e app di terze parti, visibilità e controllo diventano problemi importanti,
  • Sicurezza dei dati: l’intelligenza artificiale ha introdotto nuove minacce. Gli hacker usano l’IA per lanciare attacchi sempre più sofisticati, mentre l’uso interno dell’IA può portare a esposizioni accidentali o dannose dei dati — soprattutto in ambienti con scarsa visibilità.

Guardando al futuro, la scoperta e la classificazione dei dati basata sull’IA diventeranno sempre più essenziali per proteggere i dati. Una piattaforma Zero Trust pronta per il futuro può fornire queste funzionalità, aiutando i team a individuare configurazioni errate, prevenire fughe di dati verso applicazioni GenAI e ispezionare il traffico inline. Può inoltre proteggere le identità e abilitare un accesso segmentato attraverso controlli di accesso robusti e coerenti.

Terza sfida: affrontare la complessità della conformità normativa

I servizi finanziari sono un settore sempre operativo, che rende fondamentale la resilienza operativa, e quindi informatica. I tempi di inattività della rete possono significare operazioni fallite, mancati pagamenti, danni alla reputazione e perdita di clienti.

Il Digital Operational Resilience Act (DORA) ha posto maggiore attenzione su questo tema, ma non è l’unica normativa che regola il settore. Con così tanti requisiti sovrapposti, la conformità sta diventando più complessa, dispendiosa in termini di tempo e denaro — soprattutto nell’attuale contesto di risorse limitate. La mancata conformità comporta conseguenze serie che vanno oltre le multe. Le segnalazioni obbligatorie di violazioni possono danneggiare la reputazione e minare la fiducia dei clienti. Tuttavia, molte aziende di servizi finanziari faticano ancora a soddisfare le esigenze di conformità operativa.

Una piattaforma Zero Trust può aiutare a ridurre i rischi legati alla conformità dei dati consentendo valutazioni regolari del rischio, applicando policy di sicurezza coerenti e implementando controlli di accesso per colmare le lacune di conformità. Può anche automatizzare i flussi di lavoro di conformità e le valutazioni dei rischi in un’unica console integrata.

Quarta sfida: bandire le vulnerabilità legacy

Banche tradizionali e digitali affrontano oggi la doppia sfida della conformità normativa e della protezione dei dati in un contesto macroeconomico complesso. Le infrastrutture legacy amplificano queste difficoltà, rendendo la continuità operativa più impegnativa per le imprese consolidate e aumentando il divario competitivo.

Strumenti tradizionali come VPN e firewall non impediscono efficacemente il movimento laterale delle minacce, applicando policy di accesso basate sulla rete anziché sulle risorse. Questo lascia spazio ai criminali informatici per muoversi liberamente in caso di violazioni con credenziali valide. La crescente moltiplicazione di strumenti di sicurezza genera complessità, costi e difficoltà nel monitoraggio dei rischi, aggravata da interfacce disparate e prestazioni lente. Aggiornamenti imposti dai fornitori, come la migrazione da SAP ECC a SAP S/4HANA, introducono ulteriori sfide di accesso e sicurezza, soprattutto per dati altamente regolamentati.

Una piattaforma moderna basata su Zero Trust consente di superare i limiti delle infrastrutture legacy, consolidando gli strumenti di sicurezza, riducendo il rischio di violazioni, prevenendo il movimento laterale e garantendo un accesso sicuro e scalabile, rafforzando al contempo la resilienza operativa.

Un cambiamento strategico, non solo un upgrade della sicurezza

Il settore dei servizi finanziari è oggi a un bivio. Infrastrutture legacy, requisiti normativi in crescita e un panorama di minacce sempre più sofisticato stanno esponendo i limiti dei modelli di sicurezza tradizionali. Zero Trust non è più un’opzione per il futuro: è una necessità strategica attuale.

Adottando una piattaforma Zero Trust moderna, le aziende di servizi finanziari possono passare da una postura di sicurezza reattiva a operazioni proattive e resilienti. Questo cambiamento consente un accesso sicuro, rafforza la visibilità, riduce i rischi e supporta la conformità, migliorando al contempo agilità e competitività in un mercato volatile.

La modernizzazione può sembrare impegnativa, ma il costo dell’inerzia è molto più alto. Ora è il momento di adottare Zero Trust, non solo per affrontare le sfide attuali, ma per prepararsi a qualsiasi cosa riservi il futuro.

A cura di Marc Lueck CISO Northern Europe, Zscaler