
Mentre i riflettori della COP30 di Belém in Brasile sono stati puntati sull’urgenza di accelerare la decarbonizzazione globale, il mondo imprenditoriale è chiamato a tradurre l’impegno verso la sostenibilità in azioni concrete. In questo scenario, segnato anche dall’entrata in vigore di normative europee stringenti come la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e da una persistente incertezza dei mercati, l’efficienza energetica non rappresenta più solo una sfida ambientale globale, ma una priorità strategica per le aziende.
In particolare, le aziende italiane stanno contribuendo attivamente all’ottimizzazione dei consumi e alla diffusione delle buone pratiche di efficienza, come testimoniato dal Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2025 redatto da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile: gli interventi di efficientamento energetico realizzati nel 2024 hanno generato un risparmio di 76,9 ktep/anno di energia primaria, con un valore medio di 0,10 ktep per intervento, in aumento rispetto al 2023.
Tra gli altri, anche il settore della sicurezza è chiamato a fare la sua parte: la sfida è bilanciare la necessità di protezione continua con l’urgenza dell’efficientamento energetico. Anche a fronte della sottoscrizione del Global Compact delle Nazioni Unite, Axis Communications, azienda specializzata nella sorveglianza video di rete, ha identificato tre tendenze che stanno ridefinendo il rapporto tra sicurezza e sostenibilità, dimostrando come l’innovazione possa portare a una riduzione dei consumi senza compromettere le prestazioni delle soluzioni di sicurezza.
1. Aumento dell’uso di energie rinnovabili
Sebbene la transizione di un’intera rete elettrica richieda tempo, è sempre più comune che le energie rinnovabili vengano impiegate nelle soluzioni di sicurezza, anche alla luce della crisi energetica del 2022, che ha reso evidente la vulnerabilità legata ai costi dell’energia. In quella circostanza, molte amministrazioni cittadine hanno introdotto il cosiddetto “coprifuoco dell’illuminazione pubblica” per risparmiare elettricità, spegnendo i lampioni dopo un certo orario e, se da un lato questa misura poteva contribuire al risparmio energetico, dall’altro è facile capire come potesse creare problemi di sicurezza. Una risposta a questa esigenza negli ambienti urbani risiede, ad esempio, nei cosiddetti “pali intelligenti” alimentati a energia solare, che integrano telecamere, sensori e illuminazione. Anziché rimanere sempre accesi oppure spegnersi del tutto dopo un certo orario, questi sistemi sono dotati di telecamere che utilizzano l’illuminazione IR-LED adattiva e consentono di attenuare la luce quando non c’è nessuno e aumentarla al rilevamento di persone. Con questa soluzione, il vantaggio è doppio: mantenimento dei livelli di sicurezza da una parte e risparmio energetico dall’altra. Lo stesso principio si può applicare anche a soluzioni di sicurezza mobili e temporanee per cantieri edili, festival o siti remoti, dove l’energia rinnovabile può alimentare sistemi di sorveglianza avanzati.
2. Aumento dell’uso dell’AI all’edge
Nonostante i molteplici vantaggi apportati dal suo utilizzo, l’intelligenza artificiale richiede un’enorme potenza di calcolo, che si traduce in un elevato consumo energetico, specialmente nei data center che necessitano di un raffreddamento costante. È quindi essenziale misurare, esaminare e ottimizzare ogni aspetto del consumo energetico nella fornitura di questa tecnologia. Una soluzione potrebbe essere spostare l’elaborazione all’edge, ovvero direttamente all’interno dei dispositivi. Infatti, qui l’AI consuma intrinsecamente meno energia rispetto all’elaborazione su server, soprattutto quando si usano processori specificamente progettati per analizzare i dati di un sensore visivo, piuttosto che un generico chip AI in un server. Inoltre, analizzare i dati a bordo telecamera riduce la quantità di informazioni inviate sulla rete, diminuendo così i requisiti di larghezza di banda e di archiviazione e generando ulteriori risparmi energetici.
3. Configurabilità dei profili energetici
Secondo le ultime previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), la domanda globale di elettricità, dopo una crescita moderata nel 2023, è destinata ad aumentare a un ritmo accelerato nel corso del 2026: mediamente, la crescita si aggirerà intorno al 3,4%. Se da un lato si prevede un aumento della quota di energia rinnovabile, la crescita della domanda complessiva rischia di incrementare anche l’uso assoluto di combustibili fossili. In definitiva, in un mondo in cui la domanda di elettricità è in aumento, l’offerta è meno stabile e la transizione verso le energie rinnovabili procede più lentamente di quanto auspicato, è importante che le innovazioni nel campo della sicurezza includano profili energetici configurabili secondo le necessità specifiche per una gestione sempre più efficace del consumo energetico, anche in un mondo rinnovabile.
“L’efficienza energetica non è più una questione secondaria, ma un pilastro centrale della progettazione tecnologica di ogni componente“, commenta Simone Biancardi, Key Account Manager end customer di Axis Communications. “È imperativo che, come individui e come imprese, continuiamo a promuovere ogni iniziativa possibile per ridurre il consumo di energia e le emissioni. Essere all’avanguardia sui temi della sostenibilità fa parte del nostro DNA: lo dimostrano strumenti come il nuovo TCO Simulator integrato in Axis Site Designer, che aiuta a stimare con precisione costi e risparmi energetici lungo l’intero ciclo di vita di un progetto, o i nuovi sensori per la qualità dell’aria, in grado di fornire dati utili per ottimizzare impianti di riscaldamento e ventilazione. Innovazioni che ci permettono di supportare i clienti in scelte più consapevoli, efficienti e sostenibili“.
























































