Con l’aumento dei rifiuti elettronici (e-waste), ripensare la gestione dei dispositivi aziendali – Mobile Management – è una priorità per le aziende e le aiuta ad aumentare la produttività

David Parras, Senior Regional Director, Sud Europa di SOTI 1

Mai come oggi è fondamentale fermarsi a riflettere su come poter ridurre il nostro impatto ambientale attraverso scelte consapevoli e green IT. La sostenibilità non dovrebbe restare confinata a iniziative sporadiche, ma essere un impegno a lungo termine, da integrare nei processi quotidiani della propria azienda.

Secondo l’ultima edizione del Global E-Waste Monitor, la produzione annua di rifiuti elettronici (e-waste) è in aumento di 2,6 milioni di tonnellate all’anno e potrebbe raggiungere le 82 milioni di tonnellate annue entro il 2030 – con una crescita del 33% rispetto al 2022 (in cui il dato è stato di 62 milioni di tonnellate). Il rapporto delle Nazioni Unite ha anche rilevato che le aziende potrebbero fare di più per evitare che i loro dispositivi finiscano in discarica: infatti, a livello globale, solo il 22,3% di essi viene adeguatamente raccolto e riciclato.

 

Green IT: il futuro della trasformazione digitale

Secondo un recente studio SOTI in ambito retail, il 46% dei consumatori europei che fanno shopping online è incentivato a comprare da brand con una buona reputazione in termini di sostenibilità. Percentuale che sale al 49% quando si parla di acquisti in negozi fisici. Una ricerca di SOTI sul settore Trasporti & Logistica (T&L) mostra come la sostenibilità sia una priorità crescente, con il 63% dei professionisti che, in Europa, considera le politiche ambientali di un’azienda un aspetto importante quando valutano un’offerta di lavoro. Inoltre, il 74% dei lavoratori del comparto ritiene che la tecnologia, se utilizzata correttamente, sia uno strumento prezioso nelle mani delle aziende per diventare più sostenibili. La sostenibilità non è più un optional per le organizzazioni; ma una necessità che deve essere integrata a tutti i livelli aziendali, compresi i dipartimenti IT, durante il processo di trasformazione digitale.

La maggior parte dell’e-waste, ad esempio, deriva da dispositivi scartati prematuramente da parte delle aziende, a causa di una cattiva gestione degli stessi e di una mancanza di visibilità sulle loro condizioni, che spinge gli IT Manager a preferire la sostituzione, dismissione e smaltimento dei device elettronici ancora funzionanti, piuttosto che il loro aggiornamento. Un approccio che le imprese non possono più portare avanti se vogliono migliorare la loro reputazione in tema di sostenibilità.

Con una soluzione di Enterprise Mobility Management (EMM), i team IT possono monitorare da remoto lo stato di salute della batteria e rilevare i guasti prima che si verifichino. Questo approccio proattivo evita inutili sostituzioni di dispositivi causate da problemi diagnosticati in modo errato, come ad esempio l’ipotesi che un device sia definitivamente inutilizzabile, quando invece si tratta semplicemente di un problema alla batteria. In questo modo si riducono i rifiuti elettronici e si evitano costosi tempi di inattività, favorendo un approccio più green da parte dei dipartimenti IT.

 

Perché la Green IT è importante per le imprese:

  • Riduzione dei costi: cambiare dispositivi – o loro accessori, come le batterie – senza reale necessità è dispendioso e costoso. Aggiornare l’hardware solo quando è davvero necessario consente di risparmiare, diminuire i rifiuti in discarica ed evitare il tempo e le spese aggiuntive legate alla formazione dei collaboratori su nuovi dispositivi.
  • Maggiore sicurezza: dispositivi inutilizzati o non formattati correttamente possono esporre le reti aziendali a vulnerabilità. Monitorare lo stato di salute dei device garantisce il funzionamento efficiente delle operazioni aziendali, mantenendo i dati al sicuro.
  • Miglioramento delle prestazioni e della produttività: la Green IT non è necessariamente dispendiosa in termini di tempo. Implementare una soluzione EMM scalabile offre una visibilità completa su tutti i dispositivi, consentendone una gestione efficiente. Questo permette di risparmiare tempo, aumentare la produttività e rafforza l’impegno per la sostenibilità.
  • Miglioramento della reputazione aziendale: è evidente che dipendenti e clienti attribuiscano sempre maggior valore alla sostenibilità nel momento in cui scelgono un’azienda. Il 52% dei lavoratori in Europa è disposto a lasciare un posto di lavoro se ritiene che l’organizzazione non stia facendo abbastanza in termini di sostenibilità. È quindi fondamentale per le imprese adottare soluzioni innovative che abbiano l’obiettivo di ridurre i rifiuti elettronici e ottimizzare il ciclo di vita dei propri dispositivi.

 

I consigli per un approccio più sostenibile

Ecco alcuni accorgimenti che i dipartimenti IT dovrebbero adottare per essere più sostenibili:

  1. Implementare strategie di Enterprise Mobility Management (EMM) che consentono di prolungare al massimo il ciclo di vita digitale dei dispositivi mobili, puntando sulla loro protezione, riparazione e aggiornamento costante attraverso soluzioni di diagnostica intelligente. Invece di investire in nuovi hardware prima del tempo, è preferibile puntare su soluzioni che favoriscano il monitoraggio, la diagnosi e la riparazione dei dispositivi esistenti;
  2. Applicare lo stesso principio alla gestione della durata delle batterie; il primo passo dovrebbe essere acquistare o sostituire le batterie dei dispositivi solo quando è davvero necessario, avendo visibilità sul loro ciclo di vita. Ciò è possibile utilizzando strumenti specifici per monitorarne lo stato di salute o attraverso le informazioni disponibili sul dispositivo che possono indicare l’esaurimento della batteria;
  3. Valutare l’impatto della propria impronta digitale e i costi legati al mantenimento delle strategie attuali. I dispositivi aziendali non sono solo smartphone, laptop e tablet: includono anche innovazioni recenti come i wearable, strumenti consolidati come le stampanti e un’ampia gamma di dispositivi rugged portatili. Ogni volta che questi strumenti vengono sostituiti, si perde tempo per integrarli, bisogna considerare un periodo di formazione per gli utenti che dovranno utilizzarli e vengono sprecate risorse economiche. Tutto questo, ancora prima di affrontare il tema dello smaltimento;
  4. Riciclare i dispositivi vecchi e inutilizzati. Quando un dispositivo non serve più, occorre individuare un centro di riciclo di rifiuti elettronici affidabile.

SOTI sostiene da tempo il potenziale di prolungamento della vita dei dispositivi attraverso la Piattaforma SOTI ONE, che integra soluzioni mobile-first come SOTI XSight; le quali permettono alle aziende di monitorare, diagnosticare e riparare i dispositivi da remoto, contribuendo a ridurre i rifiuti e massimizzare la produttività.

A cura di David Parras, Senior Regional Director per l’Europa meridionale di SOTI