Reputation Manager svela i dati dell’ESG Perception Index: cresce l’interesse dei brand per la sostenibilità

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Intesa Sanpaolo conquista il primo posto nell’ESG Perception Index. Completano il podio Terna e A2A. Nella Top 20 si conferma la prevalenza del cluster Energy, che conta 8 aziende (40% del totale). Il Finance mantiene 6 presenze (30%), mentre l’Automotive posiziona 2 brand (10%).

È quanto rilevato da ESG Perception Index, l’osservatorio che misura la reputazione di sostenibilità delle aziende, curato da Reputation Manager.

Continua ad aumentare l’interesse verso le tematiche ESG

Nel semestre in esame (ottobre 2024-aprile 2025) si parla meno in generale dei brand inclusi nel paniere: le conversazioni totali passano da 7,2 a 6,3 milioni, ma tra questi aumentano quelli relativi alla sfera ESG, che rappresentano oggi il 12% del totale (755 mila), in espansione di 1,2 punti percentuali rispetto al 10,8% registrato a ottobre 2024. A questo dato, corrisponde anche un’espansione del 2,6% dello score medio della Top 20 (61,33) e del 6% per l’intero paniere della Top 200 (34,29).

L’andamento aggregato della reputazione ESG delle 200 aziende incluse nel paniere – l’ESG Global Perception Index – mostra, inoltre, un incremento dell’11%. Un trend in crescita, ma stabilizzato, rispetto al semestre precedente, quando si era registrato un balzo del 164%.

‘Osservatorio di Reputation Manager prende in esame le maggiori aziende sul mercato italiano (capitalizzate a Piazza Affari, classifica Mediobanca, classifica Interbrand, brand rilevanti nel panorama nazionale) per realizzare una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web. Il modello di analisi valuta la prossimità del brand ai 17 SDG (Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile) e produce per ciascuno un indicatore (da 0 a 100) basato su parametri quali-quantitativi e strutturali: sullo score pesano il volume dei contenuti che riportano l’associazione tra il brand e la sostenibilità, l’impatto reputazionale di questi contenuti, l’associazione dell’identità del brand alla sostenibilità sui motori di ricerca e quanto l’azienda racconti la sostenibilità attraverso i suoi canali proprietari.

ESG Global Perception Index: la Top 200 cresce dell’11%

ESG Global Perception Index è l’indicatore elaborato e diffuso da Reputation Manager che mostra l’andamento aggregato della reputazione ESG delle maggiori aziende sul mercato italiano ed è espresso in REP, l’unità di misura della reputazione online. Il valore REP – che incide sul 60% della misurazione – applicato a ogni contenuto web rilevato, tiene in considerazione oltre 100 parametri, distinti tra parametri globali relativi al dominio e parametri specifici di ogni link. L’analisi dell’andamento nel tempo (valori semestrali) del Global Perception Index, che esprime in termini assoluti il valore REP generato dai contenuti analizzati, permette di identificare tendenze, divisioni e cambiamenti casuali o strutturali utili per un’analisi predittiva e per l’identificazione di una “specifica linea di tendenza in evoluzione” dell’entità analizzata.

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L’indice, aggiornato semestralmente e consultabile a questo indirizzo, mostra come sta evolvendo il rapporto tra i 200 brand in analisi e i temi ESG. Il Global Perception Index calcolato nel semestre ottobre 2024-aprile 2025 – a quota 2.454.688 REP – mostra un incremento dell’11%. Continua dunque il trend espansivo, seppur in frenata, rilevato nel periodo precedente, quando questo era a tripla cifra (+164%). L’indice relativo alle 10 società percepite come le più sostenibili online (570.510 REP) cresce invece del 19%.

Intesa Sanpaolo, Terna e A2A sul podio dell’ESG Perception Index

I primi venti brand dell’ESG Perception Index registrano una media pari a 61,33/100. La distribuzione dei settori conferma il primato dell’Energy con otto società in classifica (40%), seguito dal Finance con sei presenze (30%); completano la Top 20 Automotive (due brand, 10%) e, con una società ciascuno, Transport, Media & Telco, Industry e Infrastrutture.

ESGIntesa Sanpaolo conquista il vertice con 79,70, in ascesa di una posizione rispetto a ottobre 2024: tra i progetti, il nuovo laboratorio ESG a Genova, i programmi Up2Stars per le startup, un miliardo di euro a supporto dell’imprenditoria femminile e 450 milioni di impatto sociale con il Terzo Settore. A quota 800 milioni di euro negli ultimi 5 anni, inoltre, gli investimenti contro l’abbandono scolastico. Terna sale al secondo posto con 70,42 (+2): spiccano l’Innovation Zone Forum a San Francisco, la terza edizione del Tyrrhenian Lab, il progetto “Terna Ability”, la previsione nel Piano Sviluppo 2025 di oltre 23 miliardi di investimenti in transizione energetica e clima e il lancio di un green bond da 750 milioni di euro. A2A è terza con 70,08: in evidenza il Bilancio di Sostenibilità territoriale di Bergamo, i 160 milioni di valore distribuito sul territorio, il recupero RAEE con la presentazione della nuova linea robotica al Carcere di Bollate e la partnership con Milano Cortina 2026.

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Quarta UniCredit (69,22, +2), con 5 miliardi di plafond per la Transizione 5.0, il focus sull’intelligenza artificiale al Forum dei Territori Sicilia, l’intesa con Confcommercio a sostegno delle Pmi e l’UniCredit Start Lab. Quinta Enel (66,04, +5), forte del finanziamento in pesos ottenuto da BEI e SACE per reti e rinnovabili, del rinnovo del protocollo emergenziale con la Protezione Civile e del nuovo piano strategico 2025-2027, oltre che del lancio di un sustainability-linked bond da 2 miliardi di euro. Al sesto Cassa Depositi e Prestiti (65,61, +2), trainata dall’asse OpenAI-CDP Venture Capital, dall’accordo con BEI da un miliardo di euro per la crescita sostenibile dei territori, dal via libera al Piano strategico 2025-2027. In settima posizione Ferrovie dello Stato Italiane (65,06), con l’assunzione di addetti alla manutenzione e la consegna di nuovi Intercity ibridi per i collegamenti al Sud. Ottava Edison (63,23, +3), che cresce grazie all’impulso sull’idrogeno, al progetto “Una Casa per i Giovani” orientato a contrastare la fuga di talenti, alla partnership con Intesa Sanpaolo per la transizione energetica delle aziende e all’accordo siglato con Edf ed Enea per i reattori nucleari. Segue Acea (62,00, +4), la quale ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma e propone il concorso “I mille volti dell’acqua”; inaugurata anche una vetrata fotovoltaica ai Musei Vaticani e siglato un accordo con il GSE per l’efficientamento energetico delle risorse idriche e per l’integrazione delle rinnovabili. Chiude la Top 10 Sace (61,07): l’Africa Champion Program, i 2 milioni di dollari stanziati con CSN per progetti ESG in Brasile e gli accordi con Intesa contribuiscono al posizionamento.

Pirelli guadagna sei posizioni ed entra nella Top 20; +5 per Iren

Undicesima Eni (60,87), con il Supply Chain Day dedicato alle filiere, la mostra al MAXXI orientata alla sensibilizzazione sul clean cooking in Africa e il nuovo impianto Saf (carburante sostenibile per il trasporto aereo) a Gela. In dodicesima posizione Tim (60,79), che ha presentato il nuovo data center TIM Enterprise all’assemblea ANCI Torino e ha annunciato 6 miliardi di investimenti con focus su 5G, cloud, IoT e intelligenza artificiale, nonché ESG e innovazione. Segue Poste Italiane (60,67): spazi di lavoro flessibili e green, la partnership con Milano Cortina 2026, oltre 7.500 stabilizzazioni e assunzioni e la certificazione Top Employer per il sesto anno consecutivo contribuiscono al risultato nel semestre. Al quattordicesimo posto Snam (59,34). La società è stabile nella Top 20 grazie al Gold Standard ONU per il taglio delle emissioni di metano, per la presentazione di un Transition Plan da 26 miliardi verso il Net Zero, per l’impegno dell’azienda e dei dipendenti contro la povertà alimentare e per la presentazione del Piano Strategico 2025-2029. Quindicesima posizione per Iren (54,21), in ascesa di cinque posizioni con un ecosistema di servizi dedicati alla pubblica amministrazione presentato all’assemblea ANCI e l’inaugurazione del primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi e materie prime. Contribuisce anche il progetto in collaborazione con Eni e Maire per la produzione di carburante dagli scarti. BPER Banca – sedicesima con uno score pari a 53,22 – prevede 1.100 assunzioni mirate e propone le iniziative “Insieme per le donne” e B-education. Al diciassettesimo troviamo Pirelli (52,68, +6), ai vertici degli indici S&P Dow Jones Sustainability. Chiudono la Top 20 Renault (51,08), che presenta nuovi veicoli, Webuild (50,66), tra assunzioni, nuove iniziative e tecnologia, e Ferrari (50,58), la quale punta sulle rinnovabili e prosegue con la costruzione dell’e-building.

I top movers dell’ultimo semestre

Il balzo più marcato è di H&M (+24), che dice addio alla piuma d’oca vergine e, in Spagna, prende parte al progetto Re-viste, programma per la gestione dei rifiuti tessili che anticipa l’introduzione europea dell’Epr (responsabilità estesa del produttore). Seconda per posizioni guadagnate Rai (+22), con la programmazione sul tema della violenza sulle donne, le assunzioni e la maratona di Fondazione Telethon trasmessa a dicembre per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Seguono due aziende del Pharma, Angelini Industries e Chiesi, che guadagnano 18 posizioni. La prima presenta al Ministero della Salute il rapporto “La salute mentale come motore della crescita socio-economica dell’Italia” e investe nella formazione con la Angelini Academy, mentre la seconda smaltisce in Friuli, insieme a Federfarma, 73 mila inalatori con il progetto “Recupera e respira” e si affianca alla Società italiana di neonatologia con l’obiettivo di aumentare gli standard europei di assistenza e cura. CNH Industrial sale di 17 grazie alla notizia di un premio di 1800 euro concesso agli 845 dipendenti del suo stabilimento di Lecce, mentre Italo – forte di nuove assunzioni – e Esselunga – con 4 milioni di pasti donati ogni anno con il Banco Alimentare e un progetto di riciclo delle capsule di caffè – guadagnano 16 posizioni. A pari merito, con un’ascesa di 15 posizioni, l’Università Bocconi, Armani, Ima e Janssen, Disney.

Dichiarazioni

Dopo il rimbalzo a tripla cifra dello scorso semestre, la crescita prosegue, ma si normalizza”, spiega Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager. “La reputazione si stratifica nel tempo e premia coerenza e progressi tracciabili lungo la filiera più degli annunci spot. Lo dimostrano le aziende in Top 10, che nel semestre spingono l’intero paniere crescendo a un ritmo accelerato. L’aumento della quota ESG a fronte di volumi generali in contrazione indica che le imprese continuano a puntare sui temi della sostenibilità come leva comunicativa strategica“.