
Un nuovo studio globale condotto da Capterra rivela che, mentre l’adozione dell’Intelligenza Artificiale nei software di Project Management sta accelerando in Italia, le preoccupazioni relative alla sicurezza e all’adattabilità stanno dettando le priorità degli acquisti aziendali. La ricerca, basata su 2.545 intervistati a livello globale, inclusi 227 professionisti italiani, evidenzia anche una crescente richiesta di soft skills, in particolare l’intelligenza emotiva, per gestire le complessità dei nuovi ambienti potenziati dall’IA.
Sicurezza come criterio di acquisto di software di project management
Come si evince dai dati dello studio, l’Italia mostra una forte propensione all’innovazione, ma è altrettanto prudente riguardo alla protezione degli asset sensibili. Sebbene l’intelligenza artificiale sia un fattore trainante della decisione di acquisto, la sicurezza ne detta le condizioni. Il 43% degli acquirenti italiani di software di project management indica che il desiderio di aggiungere funzionalità di IA e migliorare le integrazioni software sono i principali motivi che spingono all’acquisto di nuovi strumenti. A livello globale, più della metà degli acquirenti (55%) cita l’aggiunta di IA come fattore principale che ha spinto il loro acquisto più recente.
Tuttavia, la sicurezza è la preoccupazione principale: il 64% degli acquirenti in Italia valuta la sicurezza come “critica” nel processo di ricerca e implementazione di nuovi software di project management. Questa elevata attenzione non è casuale: i software di project management sono sistemi che memorizzano dati aziendali sensibili, come budget e contratti. Infatti, il 26% degli acquirenti italiani ha dichiarato che i problemi di sicurezza sono stati il fattore scatenante per l’acquisto più recente di software. L’adozione dell’IA, compresa l’IA generativa e l’analisi predittiva, alza ulteriormente la posta in gioco, creando nuovi flussi di dati e punti di integrazione che gli hacker possono sfruttare.
Competenze umane e sfide di adozione
L’introduzione di strumenti potenziati dall’IA sta creando un divario significativo tra l’acquisto e l’effettivo sfruttamento del valore: il 35% degli intervistati in Italia cita i problemi legati all’adozione dell’IA come la principale sfida software che si aspettano di affrontare. Questa difficoltà di adozione è spesso dovuta a lacune nelle competenze, scarso onboarding del nuovo sistema e disallineamento del flusso di lavoro. A livello globale, più di due intervistati su cinque (41%) segnalano difficoltà nell’adozione dell’IA. Le funzionalità di intelligenza artificiale richiedono infatti nuove competenze, tra cui l’interpretazione delle previsioni, la configurazione delle automazioni e l’adattamento dei flussi di lavoro.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’automazione sta rendendo le competenze umane ancora più vitali. L’IA può automatizzare le attività, ma non è in grado di risolvere i conflitti o costruire fiducia. Per questo motivo, il 51% dei responsabili italiani del project management afferma di aver aumentato il proprio uso dell’intelligenza emotiva da quando ha adottato l’IA. Le competenze umane come la risoluzione dei conflitti, la negoziazione e la comunicazione strategica sono fondamentali per gestire efficacemente i team in ambienti sempre più complessi e automatizzati.
Prospettive strategiche per gli acquirenti di software
Per massimizzare il valore dell’IA e prevenire che i progetti falliscano, le aziende devono bilanciare l’innovazione tecnologica con una solida preparazione operativa. Data l’elevata priorità della sicurezza, i leader devono innanzitutto concentrarsi sul design incentrato sulla sicurezza. È fondamentale richiedere trasparenza ai fornitori, indagando su come i nuovi flussi di dati introdotti dall’IA sono governati e protetti, e assicurandosi che la sicurezza sia una priorità assoluta e non solo una funzionalità aggiuntiva.
Per affrontare le lacune di competenze e le sfide di adozione, è essenziale dare la priorità a prodotti con un design intuitivo e un onboarding efficace. Infine, i project manager dovranno essere supportati con una formazione continua sull’intelligenza emotiva e sulla risoluzione dei conflitti. Il software di project management non si limita a gestire i progetti, ma dà potere alle persone con automazione intelligente e responsabile.