Di fronte alla complessità che fa aumentare i rischi per la sicurezza, rendendo più difficile per le aziende gestire le minacce, Samuele Zaniboni di ESET Italia da alcuni consigli

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L’attuale scenario tecnologico impone alle organizzazioni una gestione sempre più articolata di sistemi e processi. Se da un lato queste innovazioni offrono grandi opportunità, dall’altro introducono un’elevata complessità negli ambienti IT, come la presenza di sistemi e dispositivi eterogenei, l’utilizzo di soluzioni di sicurezza diverse e l’esigenza di competenze avanzate per gestire tecnologie emergenti e richieste normative sempre più stringenti.

Questa complessità può aumentare involontariamente i rischi per la sicurezza, rendendo più difficile per le aziende gestire e mitigare efficacemente le minacce, soprattutto in assenza di professionisti in grado di occuparsi dell’intero ecosistema senza compromettere la continuità operativa. Le cause possono essere interne (assenza di figure o dipartimenti dedicati) o esterne (mercato del lavoro poco accessibile).

Adottando un approccio Prevention-First, è possibile ridurre la complessità e al contempo garantire una postura di sicurezza robusta. Concentrandosi su misure proattive e prevenendo le minacce prima che raggiungano la rete, le organizzazioni possono anticipare i rischi emergenti.

 

Gestire la complessità

Per affrontare la complessità senza ostacolare l’operatività aziendale, ecco cinque consigli fondamentali per ridurre i rischi di sicurezza legati alla complessità, attraverso una logica Prevention-First:

  1. Unificare gli strumenti fondamentali

Ridurre la dipendenza da strumenti di sicurezza disgiunti. Riunire funzionalità fondamentali di prevenzione — come protezione degli endpoint, crittografia, rilevamento delle minacce e gestione degli accessi — in un’unica piattaforma. Questo semplifica la gestione e garantisce una visibilità completa sul livello di sicurezza dell’organizzazione, riducendo il rischio di minacce non rilevate.

  1. Automatizzare il rilevamento e la risposta alle minacce

Utilizzare l’automazione basata su AI per rilevare e neutralizzare le minacce prima che si trasformino in incidenti veri e propri. Soluzioni come ESET Inspect e i suoi strumenti potenziati dall’intelligenza artificiale permettono di analizzare e rispondere ai rischi in tempi rapidi, alleggerendo il carico sui team IT e riducendo il margine di errore umano.

  1. Snellire la compliance e la governance

Mantenere la conformità agli standard di settore automatizzando i controlli di sicurezza e le verifiche di conformità. Questo consente di ridurre le attività manuali, facilitando l’adozione delle best practice e prevenendo violazioni e fughe di dati.

  1. Semplificare la gestione delle identità e degli accessi

Limitare l’accesso a dati e sistemi critici applicando i principi del modello Zero Trust. La verifica continua dell’identità di utenti e dispositivi riduce la superficie d’attacco e previene accessi non autorizzati. Un controllo proattivo che consente di abbattere sensibilmente il rischio di minacce interne.

  1. Adottare una sicurezza multilivello

Implementare misure di sicurezza su più livelli per ogni componente dell’ambiente digitale — dalla posta elettronica agli endpoint e ai dispositivi mobili. In questo modo, anche se un livello viene compromesso, gli altri continuano a garantire protezione, impedendo la propagazione delle minacce e riducendo i rischi.

 

La sicurezza proattiva al centro

Adottando queste strategie con una mentalità Prevention-First, le organizzazioni possono ridurre efficacemente i rischi legati alla complessità e rafforzare la propria postura di sicurezza. Invece di reagire alle violazioni a posteriori, un approccio proattivo consente di bloccare le minacce prima che raggiungano la rete, assicurando una protezione più efficace ed efficiente in ambienti IT sempre più articolati.

Di Samuele Zaniboni, Manager of Sales Engineering di ESET Italia