Reputation Manager condivide i dati dell’Osservatorio Social Top Manager del quadrimestre febbraio-maggio 2025

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Il 72% dei top manager presenti sui social pubblica contenuti originali. LinkedIn resta il canale preferito: il 68% degli executive in analisi ha un profilo sul social professionale e tutti i 20 manager più seguiti risultano attivi tra febbraio 2025 e maggio 2025. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento quadrimestrale dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora la presenza e l’attività social di oltre 190 executive attivi in Italia.

  • LinkedIn resta il social preferito dai top manager – I follower dei 20 executive più seguiti su LinkedIn crescono in media del 5,7% nel quadrimestre febbraio-maggio 2025, contro l’11,5% del periodo precedente. Stephan Winkelmann (Lamborghini) è primo con 443,8 mila follower, seguito da Luca de Meo – prima in Renault e oggi passato a Kering – e Nerio Alessandri di Technogym. Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, si conferma in pole position per engagement, con una media di 2,8 mila reazioni per post. Tutti i 20 executive più seguiti sul social professionale risultano attivi nel quadrimestre in analisi.
  • X registra l’engagement più basso; follower in calo – La Top 20 su X (Twitter) continua a perdere follower, mediamente in calo dello 0,5%. Ancora molto basso l’engagement: escludendo il primo classificato, Aurelio De Laurentiis, che stacca il resto della Top 20 con 4,9 mila reazioni, i contenuti degli executive sul social suscitano in media 3 reazioni per post tra like, commenti e condivisioni. Un dato che, invece, è pari a 2100 su Instagram e 1000 su LinkedIn.
  • Instagram in crescita – La Top 20 su Instagram cresce in media del 7,6%. Elisabetta Franchi (Betty Blue) domina la classifica con 3,3 milioni di follower e Urbano Cairo, con un unico post nel periodo in esame, registra il più elevato livello d’interazione (10,1 mila reazioni medie per post).
  • Aumentano i contenuti originali – I manager che si limitano alla sola reazione attraverso like, commenti e condivisioni diminuiscono di 2 punti percentuali rispetto a gennaio 2025, in favore di quelli che pubblicano contenuti originali (+2, a quota 72%). Gli inattivi scendono inoltre dal 16 al 12% in quattro mesi.
  • Il 76% dei top manager è presente sui social – A maggio 2025, il 24% degli oltre 190 executive non appare sulle piattaforme social con un profilo personale. Il 68% ha un profilo LinkedIn, il 32% è presente su Instagram e il 31% presidia X.

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LinkedIn: i follower crescono, ma più lentamente; Top 10 stabile

Nel quadrimestre febbraio-maggio 2025 i 20 top manager italiani più seguiti su LinkedIn hanno registrato una crescita complessiva del +5,7%, un ritmo più contenuto rispetto all’11,5% rilevato nel periodo precedente. La parte alta della classifica rimane sostanzialmente stabile, con conferme nelle prime 10 posizioni, mentre la seconda metà della Top 20 si rivela più dinamica, con ingressi e avanzamenti significativi. Tra i contenuti maggiormente condivisi emergono riflessioni strategiche, risultati aziendali, iniziative istituzionali e attività legate a innovazione e sostenibilità. Tutti i leader presenti nella graduatoria hanno mantenuto un livello di attività costante nel corso dei mesi analizzati.

Stephan Winkelmann, presidente e AD di Lamborghini, mantiene la vetta con 443,8 mila follower (+3,9% rispetto a gennaio 2025) e un engagement medio di oltre 2,1 mila reazioni per post. Tra i post la celebrazione dei 62 anni di Lamborghini, la presentazione della nuova Temerario e gli ottimi risultati dell’azienda nel primo trimestre 2025.

Al secondo posto dei top manager più seguito si conferma Luca de Meo, AD di Kering da settembre 2025, con 244,7 mila follower (+6,6%) e un coinvolgimento medio di circa 2,3 mila interazioni. La partecipazione al Brussels Economic Forum, l’intervento alla Camera dei deputati e il lancio del suo nuovo libro tra i temi al centro della sua comunicazione sul social professionale nel periodo febbraio-maggio.

Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, difende il terzo gradino del podio con 180,3 mila follower (+1,9%) e un engagement medio di 0,8 mila reazioni. Tra i contenuti pubblicati i valori ESG che guidano l’operato di Technogym, la condivisione di informazioni relative al benessere, la partecipazione alla Abu Dhabi Global Health Week e il lancio di nuovi prodotti e servizi.

In quarta posizione troviamo ancora Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, che raggiunge 166,4 mila follower (+7,3%) distinguendosi per un engagement medio di 2,8 mila reazioni per contenuto, il più elevato nella Top 10 nonostante la top manager non sia tra le più attive sul social professionale. Compaiono però articoli sull’attività dell’azienda, che registra una crescente redditività, e un post sul sostegno alla Lega Italiana Lotta Tumori.

Chiude la Top 5 Alessandro Benetton (Edizione), con 107,4 mila follower (+1,6%) e una media di 0,4 mila interazioni. Il lancio internazionale del suo nuovo libro alla Columbia Business School, aforismi, la rubrica video “Un caffè con Alessandro” e riflessioni sulla leadership arricchiscono la sua attività social.

La seconda metà della graduatoria dei top manager più seguiti registra movimenti interessanti: Benedetto Vigna (Ferrari) fa il suo ingresso in Top 20 direttamente al 16° posto con 36,4 mila follower (+17,5%), mentre Stefano Donnarumma (Ferrovie dello Stato) sale al 12° posto grazie a una crescita del 12,1%. Da segnalare inoltre le buone performance di Giuseppina Di Foggia (Terna, +10,6%) e Pietro Labriola (TIM, +8,5%).

La Top 20 LinkedIn completa (dati aggiornati a maggio 2025):

  1. Stephan Winkelmann (Lamborghini) – 443,8k
  2. Luca de Meo (Renault) – 244,7k
  3. Nerio Alessandri (Technogym) – 180,3k
  4. Cristina Scocchia (Illycaffè) – 166,4k
  5. Alessandro Benetton (Edizione) – 107,4k
  6. Andrea Pontremoli (Dallara) – 91,6k
  7. Andrea Orcel (Unicredit) – 79,0k
  8. Giuseppina Di Foggia (Terna) – 76,6k
  9. Corrado Passera (Illimity) – 57,5k
  10. Claudio Descalzi (Eni) – 57,4k
  11. Barbara Cominelli (JLL Italia) – 51,4k
  12. Stefano Donnarumma (Ferrovie dello Stato) – 46,2k
  13. Elena Goitini (Bnl Bnp Paribas) – 40,4k
  14. Luca Dal Fabbro (Iren) – 37,5k
  15. Philippe Donnet (Assicurazioni Generali) – 36,9k
  16. Benedetto Vigna (Ferrari) – 36,4k
  17. Pierroberto Folgiero (Fincantieri) – 35,8k
  18. Maximo Ibarra (Università LUISS) – 35,6k
  19. Pietro Labriola (TIM) – 35,1k
  20. Remo Ruffini (Moncler) – 32,3k

X (Twitter): De Laurentiis primo dei top manager per follower e engagement; new entry in coda alla Top 20

La Top 20 dei manager su X (Twitter) mostra un’ulteriore contrazione della fanbase complessiva: –0,5% rispetto al periodo precedente. La piattaforma si conferma quella con il coinvolgimento medio più basso tra i canali analizzati: escludendo Aurelio De Laurentiis, la media si ferma a circa 3 reazioni per post.

Aurelio De Laurentiis resta saldamente in testa con 763,8 mila follower e un engagement medio di 4,9 mila reazioni per post, continuando a trainare la classifica. Il Napoli, i post con gli auguri di compleanno di Carlo Verdone e l’incontro con Papa Leone XIV pubblicati dal profilo della squadra e condivisi dal suo account e la giornata romana “Race for the cure” dedicata alla ricerca sono tra i temi trattati nel quadrimestre in analisi.

Giovanni Malagò (Coni) sale al secondo posto con 26,3 mila follower e 21 interazioni medie, mentre Paolo Arrigoni (GSE) avanza al terzo con 5,1 mila e 2 reazioni per contenuto. Il profilo, molto attivo, è concentrato principalmente sui successi sportivi azzurri in diverse discipline sportive.

Benedetto Levi di Iliad è quarto con 4,9 mila e un engagement che si ferma a 15 reazioni medie per contenuto. L’evento “Telecommunications of the future”, l’inaugurazione del 5G nella metro A di Roma e i risultati finanziari e di mercato di Iliad sono tra i principali contenuti che popolano l’account di Levi.

Giovanni Bossi (Cherry Bank) entra in Top 5 guadagnando due posizioni con 3,4 mila follower, pur risultando inattivo nel quadrimestre in esame.

Nella seconda parte della classifica dei top manager si registrano nuovi ingressi rilevanti: Davide Bordoni (RAM) sale fino alla 17ª posizione, Giorgio Tomassetti (Octopus Energy) alla 18ª, Valentino Confalone (Novartis) alla 19ª e Enrico Vita di Amplifon chiude al 20° posto.

La Top 20 X completa (dati aggiornati a maggio 2025):

  1. Aurelio De Laurentiis (SSC Napoli) – 763,8k
  2. Giovanni Malagò (CONI) – 26,3k
  3. Paolo Arrigoni (GSE) – 5,1k
  4. Benedetto Levi (Iliad) – 4,9k
  5. Giovanni Bossi (Cherry Bank) – 3,4k
  6. Marcello Cattani (Sanofi) – 3,0k
  7. Matteo Lunelli (Cantine Ferrari) – 2,6k
  8. Marco De Benedetti (Carlyle) – 2,4k
  9. Fabrizio Di Amato (MAIRE) – 2,2k
  10. Sestino Giacomoni (Consap) – 2,0k
  11. Mariangela Marseglia (Amazon) – 1,8k
  12. Diego Nepi Molineris (Sport e Salute) – 1,7k
  13. Luca Dal Fabbro (Iren) – 1,4k
  14. Tommaso Tanzilli (Ferrovie dello Stato) – 1,0k
  15. Yuri Santagostino (CAP Holding) – 0,6k
  16. Cristiano Cannarsa (Sogei) – 0,6k
  17. Davide Bordoni (RAM) – 0,5k
  18. Giorgio Tomassetti (Octopus Energy) – 0,5k
  19. Valentino Confalone (Novartis) – 0,5k
  20. Enrico Vita (Amplifon) – 0,1k

Instagram: accelera l’espansione, movimenti nella bassa Top 20

I follower dei 20 top manager più seguiti su Instagram crescono a un passo accelerato: +7,6% l’espansione media dei follower, in aumento rispetto al +4,7% del quadrimestre precedente e superiore anche al +6,4% rilevato a settembre 2024. La parte alta della classifica resta stabile, mentre nella seconda metà si registrano i movimenti più marcati, con avanzamenti percentuali a doppia cifra. Nel periodo, 2 profili su 20 risultano inattivi.

Si conferma al comando Elisabetta Franchi (Betty Blue) con 3,3 milioni follower e un engagement medio di 2,1 mila reazioni a post, a testimonianza di una community ampia e consolidata, tra sfilate, nuove collezioni e riflessioni.

Brunello Cucinelli mantiene l’argento con 525,5 mila follower (+1,6%) e 8,8 mila interazioni medie, tra i livelli più alti dell’intera graduatoria. Il Gran Premio di Formula 1 di Miami, la Cena con il Presidente Mattarella in occasione della visita di Stato dei reali britannici, la partecipazione all’evento YouTopic Fest e il dottorato di ricerca honoris causa in Architettura ricevuto dall’Università degli Studi della Campania sono tra i temi principali del periodo.

Terzo Renzo Rosso, alla guida di OTB, che tocca quota 222,8 mila (+2,1%) con 3,6 mila reazioni medie per contenuto. Contribuiscono il servizio di La7 sulla sua storia e attività, le aperture in piazza San Marco a Venezia, il saluto a Papa Francesco e le vacanze con la famiglia.

Margherita Maccapani Missoni è quarta con 210,1 mila e 2 mila di engagement medio. La moda e diversi momenti della sua vita privata si dividono la scena in un profilo variegato.

Chiude la Top 5 Alessandro Benetton di Edizione: 104,7 mila (+1,8%) e 2,9 mila interazioni per post tra like e commenti. Anche su Instagram, il presidente di Edizione condivide la sua rubrica video “Un caffè con Alessandro”; presenti anche – tra i molti contenuti – riflessioni, vita privata e immagini di un evento alla Columbia University organizzato dall’associazione United for Progress.

Fuori dalla Top 5, spiccano: Andrea Pontremoli di Dallara, il cui seguito cresce del 53,3%, con la 500 Miglia di Indianapolis e la 6 Ore di Imola; Luigi Cantamessa (Treni Turistici Italiani) – che pubblica contenuti sulla rinascita del treno ETR-302 (Settebello) e sulla scuola di formazione professionale dei mestieri ferroviari desueti – vede un’espansione del 24,3% e un’ascesa di due posizioni, in 14ª; e Stefano Domenicali (F1), i cui follower aumentano del 50,7% nonostante l’inattività rilevata nel quadrimestre. Entra in chiusura della Top 20 Stefano Domenicali, inattivo.

La Top 20 Instagram completa (dati aggiornati a maggio 2025):

  1. Elisabetta Franchi (Betty Blue) – 3,3M
  2. Brunello Cucinelli (Brunello Cucinelli) – 525,5k
  3. Renzo Rosso (OTB) – 222,8k
  4. Margherita Maccapani Missoni (Missoni) – 210,1k
  5. Alessandro Benetton (Edizione) – 104,7k
  6. Remo Ruffini (Moncler) – 101,2k
  7. Matteo Lunelli (Cantine Ferrari) – 55,8k
  8. Cristina Scocchia (Illycaffè) – 49,6k
  9. Nerio Alessandri (Technogym) – 46,6k
  10. Giovanni Malagò (CONI) – 40,5k
  11. Urbano Cairo (Cairo Communication) – 39,2k
  12. Pasqualino Monti (ENAV) – 15,3k
  13. Andrea Pontremoli (Dallara) – 14,0k
  14. Luigi Cantamessa (Treni Turistici Italiani) – 8,3k
  15. Raffaele Carlino (Carpisa / Napoli Femminile) – 7,8k
  16. Guido Grassi Damiani (Damiani) – 6,9k
  17. Matteo Manfredi (UC Sampdoria) – 6,0k
  18. Federico Grom (Grom) – 5,2k
  19. Sestino Giacomoni (Consap) – 4,9k
  20. Stefano Domenicali (F1) – 4,1k

I top manager ampliano i propri orizzonti comunicativi: il focus passa dall’azienda al mercato d’appartenenza

L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sulle principali piattaforme social (LinkedIn, X-Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager. Tra i dati che incidono sul posizionamento nelle diverse categorie, i temi trattati, la frequenza di pubblicazione, il numero di follower e le interazioni generate con la propria attività di comunicazione.

L’analisi, condotta su un paniere di oltre 190 executive, mostra che, a maggio 2025, un quarto dei top manager in Italia è assente dai social (Asocial): il 24%, una percentuale in lieve contrazione rispetto a gennaio 2025.

Nel quadrimestre febbraio-maggio 2025, si registra un trend positivo: diminuiscono i top manager inattivi (Inactive, il 12% dei manager presenti sui social, -4 punti percentuali in quattro mesi) e aumentano i manager che pubblicano con regolarità e suscitano un numero consistente e costante di interazioni (Interactive, +3, il 22% dei presenti) e quelli che condividono contenuti altrui (Sharer, +2). Perdono invece un punto percentuale gli Editor (19%), la prima categoria nella piramide evolutiva della comunicazione social che prevede la pubblicazione di post originali.

In termini di contenuti, si assiste a un ampliamento tematico: i Brand Ambassador (12%) – che focalizzano la propria comunicazione sui successi e sulle iniziative aziendali – cedono un punto ai Market Ambassador (18%), i quali, invece, trattano delle dinamiche di settore e delle sfide legate al mercato di appartenenza.

Stabili all’1%, poi, i top manager che rappresentano l’Italia in contesti internazionali, i Country ambassador, mentre il ‘titolo’ di World leader è attribuito esclusivamente a quegli executive che rappresentano un punto di riferimento per la società nel suo complesso e a livello globale. Questo rappresenta l’ultimo step nella piramide evolutiva della comunicazione social, non raggiunto dai top manager in analisi.

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Le variazioni indicate sono quadrimestrali, da gennaio a maggio 2025. Per avere un quadro di insieme delle dinamiche rilevate nella distribuzione dei top manager in termini di comunicazione social, l’analisi di Reputation Manager indica anche le variazioni annuali. Il trend rilevato nell’ultimo quadrimestre conferma l’andamento di lungo periodo: rispetto a maggio 2024, i Brand Ambassador calano di 7 punti percentuali, passando dal 19 al 12%, mentre, al contrario, i Market Ambassador crescono dal 12 al 18%. In espansione anche gli Interactive (+5). A completare il quadro, si rileva una contrazione delle categorie degli Inactive (-1), dei Reactive (-2) e degli Editor (-2), mentre Asocial e Sharer aumentano di un punto percentuale tra maggio 2024 e maggio 2025.

Dichiarazioni

“In dodici mesi è evoluto il modo in cui i manager si raccontano sui social”, spiega Andrea Barchiesi, Founder e CEO di Reputation Manager, “è meno spiccata la tendenza a rappresentare i soli brand di provenienza e c’è più attenzione a curare profili da opinion leader e protagonisti nel proprio settore di riferimento. Il trend è rappresentato da un movimento inversamente proporzionale tra Brand e Market Ambassador: rispetto alla rilevazione di maggio 2024, possiamo notare che i primi calano di 7 punti percentuali, passando dal 19 al 12%. Ma al contrario, i secondi crescono dal 12 al 18%. L’impressione è che le energie, le aspettative e l’entusiasmo dei manager per creare una narrazione che racconti l’azienda si allarghino a un impegno per trovare una centralità indipendente, per voci forti che arricchiscano il mercato”.