
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Apple contro Agcm e Associazione Codici, con cui chiedeva la sospensione della multa da 5 milioni di euro inflitta dall’Antitrust nell’ottobre scorso per la pratica della obsolescenza programmata e, in particolare, del divieto di diffondere o continuare tale pratica, ritenuta commercialmente scorretta.
“L’obsolescenza programmata è una pratica scorretta – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – i consumatori vengono costretti ad aggiornare i propri dispositivi, in questo caso parliamo di iPhone, con la prospettiva di ottenere dei miglioramenti. In realtà, nel giro anche di pochi mesi, il funzionamento peggiora progressivamente, fino a costringere il consumatore a cambiare dispositivo. Bene, dunque, la decisione del Tar: basta pratiche scorretta ai danni dei consumatori.”