La necessità di un pricing semplice è ora più forte che mai. Serve una soluzione trasparente, che permetta di risparmiare senza scendere a compromessi in termini di sicurezza e sovranità digitale.

Cubbit

Che i dati non strutturati stiano crescendo fuori controllo non c’è alcun dubbio. Nei prossimi due anni la domanda crescerà del 300%, fino al punto in cui persino il cloud pubblico non avrà più capacità sufficiente. Si stima che entro il prossimo anno il 40% dei dati delle grandi aziende sarà all’edge. La domanda dunque sorge spontanea: che impatto avrà questa crescita esponenziale sui costi del cloud storage S3?

Tutto fa supporre una crescita di pari passo. Secondo David Linthicum, Chief Cloud Strategy Officer di Deloitte Consulting, è in corso un’inflazione dei costi del cloud “su tutta la linea”, un dato confermato dall’ultima analisi della Fed che registra il quinto incremento mensile consecutivo. Sempre più complesse sono infatti le voci di spese dei servizi di cloud object storage. Tra costi di trasferimento, cancellazione e ridondanza, per non parlare delle numerosissime clausole opache, evitare sorprese in fattura risulta ogni mese più complicato. Se poi un’organizzazione, com’è di norma nel mondo enterprise, segue il modello multi-cloud o hybrid cloud, le spese si moltiplicano e la capacità di gestire il budget si riduce.

La necessità di un pricing semplice è ora più forte che mai. Serve una soluzione trasparente, che permetta di risparmiare senza scendere a compromessi in termini di sicurezza e sovranità digitale. 

Cubbit: l’innovazione che taglia i costi di storage S3

Cubbit è una soluzione made in Italy che elimina le spese di trasferimento, cancellazione e ridondanza. Non è una sorpresa dunque che l’MSP CloudReso, con sede a Parigi, abbia utilizzato Cubbit per tagliare i costi di storage S3 del 30% mantenendo la stessa configurazione che aveva in precedenza.

Questo è stato possibile grazie a un’innovazione di cui Cubbit è pioniere in Europa: il cloud geo-distribuito. Mentre le soluzioni di cloud tradizionale centralizzano i dati degli utenti in pochi data center vulnerabili, Cubbit cifra, frammenta e replica i dati su più nodi all’interno del Paese, garantendo un livello di protezione senza precedenti da downtime e attacchi informatici. Nessun dato viene archiviato integralmente in un singolo luogo; al contrario, ogni nodo Cubbit conserva frammenti criptati di file appartenenti a diversi utenti. In altre parole, anche in caso di accesso fisico a un nodo, un intruso non riuscirebbe a ottenere altro se non un puzzle impossibile da decifrare.

Cubbit introduce inoltre una seconda innovazione che rivoluziona il concetto di sovranità digitale: il geofencing. Nell’architettura geo-distribuita di Cubbit, gli utenti possono delimitare con massima precisione l’ubicazione geografica dei loro dati, la qual cosa tutela la data residency e facilita la conformità con regolamenti di sovranità digitale come GDPR e NIS2, rendendo semplice la gestione della compliance. 

Una sovranità digitale ancora maggiore è offerta da DS3 Composer, una soluzione recentemente introdotta da Cubbit per MSP e imprese. Questa tecnologia consente di distribuire i nodi su piattaforme eterogenee, inclusi cloud pubblico, edge, cloud privato e on-prem, offrendo un livello di controllo senza precedenti, senza vincoli di fornitore e senza necessità di investimenti iniziali.

L’azienda si sottopone inoltre ad audit periodici da parte di organismi internazionali e ha ottenuto diverse certificazioni: ISO 9001:2015 per i sistemi di gestione della qualità, ISO/IEC 27001:2013 per la sicurezza delle informazioni, ISO/IEC 27017:2015 per la sicurezza del cloud e ISO/IEC 27018:2019 per la protezione della privacy e dei dati personali nel cloud. Inoltre, Cubbit vanta il Cybersecurity Made in Europe Label, la qualifica ACN (ex AgID) ed è abilitata sulla piattaforma MePa.

Un ulteriore punto di forza del cloud geo-distribuito di Cubbit è la sua iper-resilienza. Grazie all’innovativa architettura, Cubbit può garantire una durabilità dei dati fino a 15 9, corrispondente a una probabilità di perdita dei dati di 1 su 1 milione di miliardi, un livello di sicurezza diecimila volte superiore rispetto allo standard di mercato di 11 9. Anche in caso di inattività di un nodo, i dati rimangono disponibili poiché il sistema redistribuisce automaticamente i frammenti mancanti sui nodi attivi, senza che Cubbit abbia mai accesso ai file.

Cubbit

L’object storage immutabile di Cubbit offre inoltre una protezione avanzata contro ransomware e attacchi informatici grazie a due funzionalità chiave: versioning e object lock. Il versioning consente di salvare non solo l’ultima versione di un file, ma anche tutte le versioni precedenti. Questa funzionalità è particolarmente utile in caso di attacco ransomware, poiché permette agli utenti di recuperare versioni precedenti dei file senza dover pagare alcun riscatto. L’object lock, invece, permette di “congelare” un file per un determinato periodo di tempo, durante il quale il file non può essere alterato, criptato o eliminato, proteggendolo così da qualsiasi tentativo di manipolazione

Cubbit si distingue anche per la sua semplicità d’uso. Completamente compatibile con il protocollo S3, Cubbit non richiede agli utenti di apprendere nuovi software o linguaggi di programmazione. Le sue funzionalità principali includono backup automatici off-site compatibili con Veeam e altri client simili, oltre alla collaborazione sicura su macchine virtuali o NAS locali. Cubbit offre anche soluzioni per l’archiviazione a lungo termine di file, rispettando gli standard richiesti per la conservazione dei dati.

Cubbit conta oltre 300 organizzazioni clienti in tutta Europa tra cui il gigante della cybersecurity francese Exclusive Networks e Leonardo, leader di aerospazio, difesa e sicurezza con 14 miliardi di euro di fatturato. 

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