
Mantenere la concentrazione nei diversi momenti della giornata è una sfida per moltissime persone. La mattina, in generale, la mente è più fresca e il corpo più riposato e produttivo, mentre dopo pranzo, anche a causa dell’alimentazione, potrebbero verificarsi sonnolenza, stanchezza e debolezza. La sera è il momento in cui le persone si rilassano dopo una lunga giornata di lavoro, di studio o di impegni quotidiani.
Diversi studi scientifici evidenziano una correlazione tra alimentazione e produttività, al punto da consigliare determinati cibi rispetto ad altri per mantenersi attivi e concentrati nelle attività quotidiane. Ci sono poi delle buone abitudini che possono migliorare la nostra attenzione e concentrazione. In un contesto lavorativo sempre più dominato dallo smart working e dall’uso intensivo di schermi, dove la ‘digital fatigue‘ è una realtà diffusa, il mantenimento di un focus mentale prolungato è diventato un imperativo strategico non solo per la produttività aziendale ma anche e soprattutto per il benessere individuale.
La parola agli esperti: il ruolo del cibo nel focus mentale
La maggior parte degli esperti intervistati da Serenis Nutrizione concorda sul fatto che Il cibo giochi un ruolo fondamentale nel mantenere il focus mentale, perché il cervello è un organo che consuma molta energia e risponde in modo diretto a ciò che introduciamo con l’alimentazione. Questo approccio è oggi facilitato dalle piattaforme di nutrizione online e dalle app di health-tech, che permettono di ricevere consulenze personalizzate e gestire in modo digitale la propria dieta, trasformando le buone abitudini alimentari in pratiche sostenibili e “a portata di click”. Imparare a dare il giusto peso all’alimentazione è il primo passo per avere una mente lucida a qualsiasi ora della giornata.
Per iniziare con il piede giusto è fondamentale consumare un’ottima colazione che fornisca i nutrienti e le energie indispensabili per le attività che si andranno a svolgere nella prima parte della giornata. I nutrizionisti, infatti, sconsigliano di saltare questo primo pasto della giornata.
A metà mattina è altrettanto importante fermarsi per un piccolo spuntino energizzante che risvegli la concentrazione e l’attenzione del nostro cervello: uno snack salato, uno yogurt o della frutta secca. In questo modo si arriverà all’ora di pranzo con una fame contenuta e si ridurranno le abbuffate che provocano invece sonnolenza, affaticamento e debolezza.
I 5 alimenti must-have consigliati per la mente
Per favorire la concentrazione e la memoria durante le ore di studio o lavoro, è fondamentale adottare una dieta equilibrata che supporti il cervello. Quest’ultimo utilizza il glucosio come carburante principale: per mantenere l’attenzione serve una fornitura stabile, garantita soprattutto dai carboidrati complessi e dai pasti regolari.
Questi “superfood” non sono un lusso, ma più un investimento sul capitale cognitivo, essenziale per mantenere l’efficienza decisionale durante call e task complessi che scandiscono la tipica giornata lavorativa.
Tra gli alimenti must-have per la mente non possono mancare:
- frutta secca e semi oleaginosi come noci, noci pecan, nocciole, mandorle, pistacchi, anacardi, e semi di zucca, sesamo, lino, girasole;
- cereali integrali come farro, orzo, riso integrale;
- mirtilli o in generale frutta e verdura di colore rosso scuro e viola;
- pesce azzurro come alici, sarde, sgombro, salmone;
- verdure a foglia verde per l’alto contenuto di antiossidanti, vitamine (in particolare C, A e K) e sali minerali essenziali.
Non bisogna dimenticare anche l’idratazione: bere la giusta quantità di acqua nell’arco dell’intera giornata aiuta il nostro organismo a rimanere produttivo e in salute.
Spesso, però, la routine e i vari impegni quotidiani distolgono l’attenzione delle persone da queste buone abitudini: è quindi importante imparare a prendersi delle pause per ricaricare le energie e tornare più concentrati di prima.
Cereali integrali: energia a lungo termine per il cervello
I cereali integrali sono un’ottima fonte di energia a lungo termine per il cervelle in quanto contengono fibre alimentari, che evitano l’instaurarsi di picchi glicemici che possono alterare le funzioni cognitive, Sono ricchi inoltre di vitamine del gruppo B che intervengono nel metabolismo energetico a supporto del cervello.
Da consumare per colazione, in modo da avere le giuste energie per la giornata, oppure a pranzo sotto forma di farro, orzo, riso integrale, ecc.
Omega-3: perché sono così importanti per la memoria
Il pesce azzurro contiene acidi grassi omega 3 sotto forma di EPA e DHA che riducono l’infiammazione cellulare, migliorano l’ossigenazione e la fluidità del sangue, e aumentano le capacità cognitive e la concentrazione.
Consumare questi alimenti a pranzo, come sostengono gli esperti, può aiutare a mantenere la produttività nell’arco dell’intera giornata.
Verdure a foglia verde: micronutrienti essenziali per la lucidità
Frutta e verdura sono delle componenti essenziali per una dieta equilibrata: le verdure a foglia verde, in particolare, sono ottimi alleati anche per il nostro cervello. L’alto contenuto di antiossidanti, vitamine (in particolare C, A e K) e sali minerali essenziali rende questi alimenti dei validi alleati per la lucidità della mente.
I consigli pratici degli specialisti per un’alimentazione funzionale
Quando si parla di alimentazione funzionale non si fa riferimento a diete rigide o a cibi “magici”, ma si intendono quelle abitudini semplici e sostenibili che nutrono il cervello e il corpo in modo costante.
Gli esperti intervistati da Serenis Nutrizione, a tale scopo, consigliano di seguire queste regole:
- non saltare la colazione, perché fornisce energia stabile fin dal mattino;
- fare pasti regolari e bilanciati, che includano carboidrati complessi, proteine e verdure;
- prediligere i cereali integrali, le proteine leggere e i grassi “buoni” (noci, semi, olio extravergine, ecc);
- consumare frutta e verdura ogni giorno, ricca di fibre, vitamine e antiossidanti che proteggono il cervello;
- bere acqua regolarmente.
Al contempo è utile limitare i cibi processati e gli zuccheri, e prevedere delle piccole pause a metà mattina e a metà pomeriggio per ricaricare le energie con uno snack veloce.
Infine, per tracciare e monitorare queste abitudini, in linea con un approccio data-driven, può essere utile anche l’utilizzo di app e wearable che trasformano i suggerimenti nutrizionali in dati misurabili, che incentivano la costanza e la personalizzazione dell’approccio.