Altroconsumo ha pubblicato i risultati del monitoraggio effettuato sui principali operatori di rete mobile attraverso i test degli utenti con l’app CheBanda

operatori-di-rete-mobile

Torna la classifica dei migliori operatori di rete mobile in Italia di Altroconsumo – la più grande organizzazione indipendente di consumatori in Italia e parte di Euroconsumers – realizzata con il contributo di 14.551 utenti attraverso l’app CheBanda, che consente di misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore. Con l’indagine, svolta tra il 1° luglio 2024 e il 30 giugno 2025, Altroconsumo ha consolidato le innovazioni introdotte lo scorso anno: la presenza stabile del quinto operatore, Fastweb, e l’inclusione del 5G nella valutazione complessiva, che incide con un impatto più marcato sul punteggio finale della classifica.

Anche quest’anno Vodafone si conferma in testa alla classifica totale (che mette insieme le prove svolte in 4G e in 5G): con 77.527 punti risulta il primo tra i principali operatori di rete mobile italiani per la qualità della sua rete mobile. Al secondo posto si trova Fastweb, con 49.725 punti, seguita a stretto giro da Tim, 48.048 punti. Chiudono la classifica, in quarta e quinta posizione, WindTre e Iliad, che ottengono rispettivamente 36.552 e 26.430 punti.  operatori-di-rete-mobile

Il 5G fa la differenza tra gli operatori di rete mobile: Fastweb al secondo posto grazie alla copertura

Le classifiche degli operatori di rete mobile dedicate esclusivamente alla rete 4G e a quella 5G confermano l’importanza della copertura 5G: è proprio l’elevata incidenza dei test in 5G a spingere Fastweb sul podio nella classifica generale poiché beneficia infatti di una maggiore copertura, come dimostra il maggior numero di prove effettuate con questa tecnologia nel periodo preso in considerazione per l’indagine. Anche nelle classifiche 4G e 5G Iliad mantiene l’ultima posizione, preceduta da WindTre. La velocità del 5G è effettivamente molto più alta: tutti gli operatori ottengono punteggi di oltre il doppio rispetto a quelli ottenuti in 4G, confermando che la disponibilità di questa tecnologia fa la differenza nel punteggio complessivo.

Download tre volte più veloce con il 5G

I benefici per la qualità della connessione ci sono con il 5G, basta guardare ai risultati sulla velocità media di download (un parametro particolarmente importante, che influenza sia la qualità di navigazione online che la riproduzione dei video): in 5G è circa tre volte più alta rispetto che in 4G, per tutti gli operatori.

Ecco il dettaglio del confronto tra le due reti per tutti gli operatori di rete mobile:

  • Fastweb: 45 Mbps (megabit per secondo) in 4G contro 106 Mbps in 5G
  • Iliad: 29 Mbps in 4G contro 65 Mbps in 5G
  • Tim: 45 Mbps in 4G contro 116 Mbps in 5G
  • Vodafone: 77 Mbps in 4G contro 217 Mbps in 5G
  • Wind: 33 Mbps in 4G contro 93 Mbps in 5G

Continua l’avanzata del 5G sul territorio

I risultati dell’indagine sugli operatori di rete mobile evidenziano che l’avanzata del 5G sta proseguendo. Mentre lo scorso anno la percentuale di test effettuati dagli utenti con questa rete si fermava a poco oltre il 20%, ora è al 30% circa. Anche nel nostro Paese, quindi, si sta usando sempre più questa rete, grazie a smartphone compatibili e a una copertura più ampia. L’operatore che è stato testato di più dagli utenti con il 5G è Fastweb, indice di una buona copertura. Seguono WindTre e Tim, ultimi Vodafone e Iliad.

operatori-di-rete-mobile

Operatori di rete mobile: le differenze sul territorio

Per quanto riguarda i risultati regione per regione, Vodafone si conferma leader degli operatori di rete mobile nella maggior parte delle aree, con differenze più contenute nelle regioni meno popolose, dove i dati raccolti sono inferiori. L’indagine ha inoltre valutato la qualità della rete nelle otto città italiane maggiormente popolate (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze), quelle in cui sono stati effettuati centinaia di test. La classifica mostra alcune variazioni significative della rete in queste città – dove il servizio risulta qualitativamente migliore – rispetto al dato medio nazionale, segno di differenze locali nelle prestazioni degli operatori.