Con le infrastrutture di rete di tutto il mondo in sovraccarico, 6 consigli per ridurre il carico del traffico

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I dati Akamai hanno già evidenziato come l’emergenza sanitaria abbia condotto ad una improvvisa e intensa impennata del traffico internet, in gran parte guidata dallo streaming e dal download di giochi o software, sta mettendo alla prova infrastrutture di rete con un volume senza precedenti. L’aumento del 30% del traffico globale rilevato da Akamai nell’ultimo mese mostra l’impatto che il COVID-19 ha avuto su internet, basta pensare che la stessa crescita si assesta solitamente intorno al 3% in un mese normale. Di conseguenza, i governi, gli Internet Service Provider e molti clienti di Akamai si stanno attivando per il bitrate durante le ore di punta per evitare un’eccessiva congestione.

Akamai sta collaborando con i suoi clienti che stanno lavorando nella riduzione dell’utilizzo della banda larga durante le ore di punta. Questi sforzi stanno aiutando a garantire a tutti di poter continuare a godere dei contenuti online, nonostante i livelli di traffico elevati.

Un’impennata del traffico video

È difficile trovare un periodo storico uguale a questo, un momento in cui tantissimi occhi sono andati alla ricerca di qualcosa da guardare in streaming. Durante la pandemia, i servizi di streaming si sono caratterizzati come fonte principale non solo di intrattenimento, ma anche di informazione. Questo ha portato a un aumento vertiginoso del numero di spettatori e alla necessità di ottimizzare il consumo di banda, soprattutto durante i lunghi periodi di picco nei paesi che hanno assistito ad una crescita eccessiva dell’uso di Internet.

Nei paesi in cui sono i governi a fornire le linee guida per la gestione della larghezza di banda, Akamai raccomanda ai clienti di aderirvi. In molti casi, ridurre i bitrate non significa necessariamente ridurre la qualità video. Spesso i bitrate possono essere ridotti senza influire sulla qualità percettiva del contenuto, utilizzando utilizzando strumenti di valutazione della qualità.

Ecco alcune raccomandazioni su come i clienti possono ottimizzare i loro bitrate durante le ore di punta.

  1. Ottimizzare i bitrate durante la preparazione

    I content provider possono adattare la codifica video rispetto alla tipologia di contenuto durante il processo di preparazione per ottimizzare la scalabilità dei bitrate per ogni titolo di un catalogo. La creazione di un ladder per ogni titolo elimina l’uso inutile della banda senza influire sulla qualità percettiva dei contenuti video.

    L’utilizzo di codec ad alta efficienza è un altro modo per ottimizzare l’erogazione di video a bassa larghezza di banda con la stessa o simile qualità percettiva. Quando si scelgono i codec, bisogna assicurarsi anche di individuare quali richiedono diritti d’autore, e selezionare la combinazione che supporterà la necessaria gamma di dispositivi di visualizzazione di destinazione.

  2. Ottimizzare i bitrate durante la content delivery

    Un altro approccio per ridurre la larghezza di banda durante le ore di punta è la manifest manipulation. Questo approccio offre flessibilità ai content provider che riescono a mantenere intatti i loro consueti flussi video e modificare, dichiarandolo, solo alcuni video tramite la scalabilità dei bitrate, personalizzandoli sull’Edge, appena prima della delivery al dispositivo di un utente finale. Durante i periodi di picco, la manifest manipulation può agire su tutta la linea eliminando le fasce di resa migliore oppure mirare a particolari aree geografiche in cui limitare i bitrate.

  3. Ottimizzare i bitrate utilizzando l’intelligenza del video player

    I fornitori di contenuti possono anche utilizzare la logica avanzata integrata in un video player per aumentare i bitrate. Un’ampia gamma di player è in grado di selezionare i flussi appropriati in base a fattori quali la risoluzione dello schermo, le condizioni della rete e le capacità del dispositivo. Molte soluzioni includono la capacità di limitare i bitrate ad una certa soglia, l’Adaptive Media Player (AMP) di Akamai, per esempio, può essere configurato in modo da limitare i bitrate per ridurre l’uso della larghezza di banda in tutte le sue piattaforme.

  4. Pianificare i contenuti previsti per l’ora di punta

    I download di software, sia che si tratti di videogiochi, di patch o di aggiornamenti di sistema, sono tra i principali elementi che generano traffico su Internet. Spostare i download ad alto traffico in orari non di punta può aiutare a ridurre i picchi, la velocità e la conseguente congestione del traffico. Inoltre questa modalità può aiutare a garantire che i picchi legati a eventi particolari non coincidano con i normali picchi di traffico, aiutando le reti ad operare entro le loro normali soglie di capacità. Ulteriori accortezze possono essere prese attraverso download scaglionati in lotti in base all’area geografica e/o alla piattaforma, ove possibile. Le patch dei software, gli aggiornamenti dei giochi e altri eventi schedulabili dovrebbero essere lanciati durante le ore non di punta per le rispettive aree geografiche – generalmente da mezzanotte alle 7.00 ora locale. In alcuni casi, gli aggiornamenti possono essere inviati agli utenti in maniera crescente durante le ore non di punta, con una spinta distribuita su diversi giorni.

    Gli sviluppatori di giochi e i produttori di console possono lavorare insieme per coordinare grandi release, limitando la sovrapposizione e minimizzando i picchi di traffico creati da rilasci simultanei. Questo tipo di collaborazione può aiutare a servire i maggiori beni dell’industria e di tutti i suoi utenti finali.

  5. Ottimizzare la produttività durante la delivery

    Coloro che cercano di trasmettere i download durante le ore di punta, ma limitano la velocità del download, possono farlo lavorando con il loro fornitore di CDN per impostare una soglia di velocità durante i periodi di congestione. La consegna dei download di Akamai include un’impostazione della velocità massima di pacing che permette agli utenti di controllare la velocità con cui avviene il download.

  6. Ottimizzare la produttività utilizzando la Client Intelligence

    Gli editori di software e giochi che gestiscono il software sul dispositivo (che avvia il download) possono anche utilizzare l’intelligenza del client per limitare la larghezza di banda quando necessario. Una modalità che spesso è la più semplice ed efficiente per ottenere il risultato desiderato. Recentemente questo approccio ha guadagnato terreno, dato che diversi editori hanno rilasciato aggiornamenti del client che limitano la velocità di trasmissione per i download o danno agli utenti finali la possibilità di farlo.

    Durante la sua recente presentazione all’evento Edge Live, il CEO di Akamai, Tom Leighton, ha dichiarato: “Ho guardato i grafici del traffico per oltre 20 anni e non ricordo di aver visto nulla di simile.” Questi sono davvero tempi senza precedenti. Spetta a tutti noi, da bravi cittadini di internet, fare la nostra parte per contribuire a garantire che queste linee critiche di comunicazione e business rimangano aperte e senza ostacoli.