150.000 utenti del Politecnico di Milano potranno accedere ai servizi online tramite l’identità digitale

Il Politecnico di Milano fa da apripista fra gli Atenei per l’integrazione con SPID, il sistema pubblico dell’identità digitale lanciato ad aprile dal Governo nell’ambito dell’Agenda Digitale che consiste in un account universale per accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.

A partire dal nuovo anno accademico quindi, tutti gli utenti dei servizi online del Politecnico, oltre 150.000 tra studenti, laureati, docenti e personale, potranno utilizzare la propria identità digitale SPID per accedere ai servizi disponibili in relazione al ruolo o ai molteplici ruoli da essi rivestiti in Ateneo.

L’adesione a SPID da parte del Politecnico porterà a due vantaggi: si farà riferimento a credenziali con validità ancora più ampia, in prospettiva utilizzabili per l’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione (dall’anagrafe all’INPS, dagli asili alle scuole ecc.), e verrà elevato il livello di sicurezza dell’autenticazione rispetto a quello base che caratterizza username/password.

L’integrazione realizzata porterà inoltre benefici anche a chi, non ancora utente del Politecnico ma già in possesso di un’identità SPID, avrà la necessità di accedere ai servizi dell’Ateneo: potrà infatti autenticarsi tramite SPID e completare la registrazione senza dover reinserire le informazioni anagrafiche, acquisite e certificate direttamente da SPID.

“Per il nostro Ateneo – spiega Fabrizio Pedranzini, dirigente dell’Area Servizi ICT – l’adesione a SPID sarà solo il passaggio finale di un percorso di semplificazione nell’accesso ai servizi online iniziato ormai da tempo”.

Già da qualche anno, infatti, l’integrazione realizzata tra i differenti sistemi dell’Ateneo consente a studenti, laureati, docenti e personale di accedere con username/password unificate alla grande varietà di servizi offerti per la didattica, la ricerca, l’amministrazione, la posta elettronica, l’e-collaboration, ecc. Tale unificazione permette inoltre, nel caso non infrequente di persone con molteplici ruoli, di accedere con le stesse credenziali a differenti configurazioni di servizi.

“E’ chiaro che, in termini generali, il successo di SPID – conclude Pedranzini – dipenderà sia dalla diffusione di tale strumento di autenticazione presso i cittadini che dall’offerta di servizi da parte degli erogatori, siano essi privati o Pubblica Amministrazione: si tratta di un’evoluzione che andrà sostenuta ed incoraggiata. L’Ateneo intende dare il proprio supporto all’iniziativa, anticipando i tempi di adesione a SPID rispetto alla scadenza prevista per il 2018 e proponendo questa opportunità alla propria numerosa utenza, tradizionalmente sensibile all’evoluzione ed alla qualità dei servizi”.