Gli operatori devono offrire agli utenti un’esperienza di alta qualità durante gli eventi sportivi, assicurandosi la fedeltà del pubblico

I grandi eventi in diretta TV sono sempre appassionanti e questa, tra gli Europei di calcio appena terminati e i giochi di Rio tra pochi giorni, sarà un’estate particolarmente ricca. Se è vero, come sostiene Frost & Sullivan[1] che le dirette attirano quasi dieci volte più spettatori dei comuni video on demand, non c’è da stupirsi che la programmazione su Internet comprenda sempre più grandi eventi in diretta. Basti pensare che la partita di calcio tra Italia e Svezia del 17 giugno, come Akamai ha riportato sul proprio blog, ha registrato oltre 850mila spettatori in contemporanea sul territorio italiano, generando quasi 1Tbps di banda erogata: due record per un singolo evento live trasmesso online su Rai.tv.

Ma in un ambiente online volubile come quello attuale, gli spettatori richiedono esperienze confrontabili a quelle televisive, indipendentemente dal dispositivo usato. Ecco dunque da Akamai alcuni semplici consigli per aiutare i produttori a garantire un’esperienza di alta qualità durante gli eventi sportivi, assicurandosi la fedeltà del pubblico:

  1. La pianificazione

Molti dei problemi di qualità possono essere prevenuti prima ancora che i primi byte siano trasmessi. I programmatori devono pensare alla consistenza del pubblico, dove si trova, i dispositivi che usa, i probabili picchi di traffico e cosa succede se qualcosa va storto. Gli elementi principali da considerare sono la resilienza e l’affidabilità dell’infrastruttura di origine e dei flussi di acquisizione, i profili di codifica, la sicurezza del flusso video e la pianificazione della capacità. In questo, i servizi di Content Delivery Networks possano aiutare.

  1. Le fasi di acquisizione

Per assicurare un’esperienza di visione ottimale, è necessario assicurarsi che i punti di acquisizione del flusso video siano vicini ai punti di codifica. Sarebbe infatti meglio che i flussi live non attraversassero troppe reti prima di essere acquisiti. I punti di ingest del flusso video live devono essere resilienti, senza nessuna possibilità di calo delle prestazioni. Le CDN dovrebbero a loro volta garantire tranquillità, potendo rimappare automaticamente e dinamicamente i flussi su un punto di ingestion alternativo in caso di problemi.

  1. L’elaborazione del contenuto live: transcodifica, cifratura e packaging

La transcodifica e il packaging dei flussi live sono un processo complesso e oneroso per qualsiasi produttore. Ma con un pubblico esigente come quello di oggi, per offrire un’esperienza di visione di qualità, è essenziale riuscire a rendere disponibile il formato video e il bitrate corretto. Per questo motivo molti produttori oggi ricorrono a soluzioni in cloud, per ridurre complessità e semplificare il flusso di lavoro.

Un effetto collaterale della distribuzione di video di eventi molto popolari su Internet è quello di attirare le attenzioni degli hacker che, nelle fasi più vulnerabili, possono impossessarsi dei flussi video non protetti. La protezione è dunque vitale e i produttori dell’evento dovrebbero lavorare a stretto contatto con il partner che si occupa della distribuzione per assicurarsi che tutte le misure di sicurezza siano correttamente implementate. Non solo, è fondamentale controllare che i server siano protetti contro gli attacchi DDoS, per evitare che un malintenzionato possa sabotare l’evento tramite una banale backdoor, e che tutti i punti siano protetti.

  1. La monetizzazione

Contenuti video e pubblicità spesso sono di qualità diversa e hanno formati diversi, causando un’esperienza di visione discontinua. La strada da percorrere è quella della semplificazione del processo per migliorare l’esperienza di fruizione. Accorpando i flussi video live e l’inserimento di pubblicità nello stesso flusso di lavoro, i flussi pubblicitari saranno di migliore qualità, proponendo allo spettatore un’esperienza confrontabile con quella della TV tradizionale. Ciò si traduce in una minore probabilità di abbandono da parte dello spettatore e in maggiori opportunità di monetizzazione.

  1. La riproduzione

La distribuzione di video live su Internet è problematica. Si ha a che fare con una gran varietà di dispositivi, dagli smartphone alle TV connesse, con diversi tipi e condizioni di rete. Bisogna poi considerare il numero di spettatori, quasi sempre imprevedibile, sia locali sia globali. La strategia più efficace risponde affermativamente alla domanda “riesco ad assorbire i picchi di traffico?”. I più popolari eventi sportivi possono arrivare a milioni di visualizzazioni contemporanee con picchi capaci di bloccare qualsiasi evento se la rete di distribuzione contenuti a supporto non è in grado di gestirli!

E’ inoltre consigliabile verificare se possibile sfruttare tecnologie di distribuzione accelerata dei flussi video che possono migliorare significativamente il rendimento dei flussi live, consentendo di distribuire su larga scala immagini di qualità 4k. Recenti esperienze nella diffusione di eventi sportivi in 4k hanno dimostrato che in questo modo i produttori possono non solo differenziare la loro offerta rispetto alla tv lineare ma anche offrire la migliore esperienza di visione possibile

  1. Misurare la qualità e il supporto durante un evento

E’ importante avere accesso ad analisi dettagliate che misurino la qualità dell’esperienza di visione perché questo aiuta a risolvere i problemi e a fornire informazioni utili per la pianificazione accurata di eventi futuri. Quando le persone seguono un evento in diretta alla TV si aspettano sempre la massima qualità. Lo stesso vale ormai per l’online!

Come è accaduto nel corso degli anni per la tv lineare, il settore del video online sta continuamente perfezionando i processi e le best practice per la distribuzione di video live di qualità su tutti i dispositivi e su tutte le reti. Gestire i flussi di eventi live ricorrendo a diversi fornitori può essere complicato e l’avvento dei contenuti 4k cambierà ancora una volta le regole del gioco.  Per questo è fondamentale appoggiarsi a partner tecnologici che abbiano l’esperienza e le tecnologie necessarie per gestire l’intero flusso di lavoro e che possano offrire in ogni condizione agli spettatori un’esperienza ancora migliore di quella della TV.