Banco Popolare sceglie Oracle HCM Cloud per dar vita a un progetto che rafforza la centralità delle risorse umane nella strategia di banca per il territorio

Banco Popolare ha deciso di implementare il sistema informativo e i processi dedicati alla gestione delle Risorse Umane, vedendo nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo dei sistemi di welfare le leve abilitanti per rafforzare l’attrattività del Gruppo nei confronti dei giovani talenti, l’abilità di far evolvere le competenze e il livello dei servizi offerti nonché la volontà di mantenere alta la fidelizzazione nel tempo dei clienti interni ed esterni.            

In questo scenario l’innovazione tecnologica svolge un vero e proprio ruolo di acceleratore strategico del progetto di trasformazione dell’azienda. Un’accelerazione aiutata dal Cloud che oggi non è più un’opzione, ma un’opportunità per le aziende che vogliono agire velocemente, acquisire flessibilità, ottenere dei ritorni di beneficio molto più rapidi rispetto al passato e mantenere alta la compliance con le normative in continua evoluzione. Per questo, Banco Popolare ha scelto la soluzione Oracle HCM Cloud nel cuore della strategia HR dell’azienda.            

La gestione dei sistemi informativi oggi sta vivendo un momento di forte trasformazione – ha spiegato Antonio Maurino del Servizio Sistemi Risorse Umane. – Il Cloud introduce un vero e proprio cambio di passo che consente di aumentare la flessibilità e la facilità con cui si possono inserire nuove funzionalità facilmente integrabili con i sistemi esistenti. Sono questi gli elementi che ci hanno spinto a scegliere Oracle HCM Cloud”.
            
Giovanni Ravasio, Country Leader Applications, Oracle Italia, ha dichiarato: “Cloud significa innovare, rapidamente con grande flessibilità, in quanto velocizza i tempi di realizzazione dei progetti, permette al business di toccare con mano tutte le fasi progettuali e di messa in opera e inoltre permette alle aziende di evitare pesanti investimenti iniziali in tecnologia consentendo di distribuirli nel tempo”.