Dalla multicanalità all’omnicanalità, social, automotive, display flessibili, on demand, big data e molto altro

Il segreto per ottimizzare i margini è la maturità omnicanale

Unify, azienda nel settore dei software e servizi per la comunicazione, ha evidenziato quali saranno i principali trend del mercato Tech B2C e B2B dell’anno appena iniziato.

Eccoli di seguito:

1. Dal multicanale all’omnicanale

L’omnicanalità è una comunicazione che abbraccia tutti i canali (voce, audio, video, web, social…) e identifica un passaggio fluido e armonico tra i vari media a seconda delle preferenze, del contesto e del dispositivo. Gli utenti e i clienti passano continuamente da un canale all’altro e si aspettano che le aziende con cui entrano in contatto li seguano, offrendo loro un’esperienza di alta qualità, coerente e continua, qualunque sia il luogo, il momento e la modalità con cui avvengono queste interazioni. La nuova esperienza omnicanale è diversa da quella multicanale, che indica semplicemente la possibilità di operare e fruire di contenuti su diversi dispositivi.

2. Tutti i social media in un’unica conversazione

Entro la fine del 2016 avverrà gradualmente l’unificazione del contenuto destinato ai social grazie all’adozione di protocolli e API standard. Ciò significa che i maggiori social network (che oggi operano in modo essenzialmente proprietario) condivideranno modalità comuni di creazione e condivisione di flussi di contenuti, feed e attività. Di conseguenza, non ci sarà più bisogno di app cosiddette di “consolidamento” progettate per rispondere all’esigenza di gestire formati proprietari e connettori diversi per ciascun social network.

Nell’arco di quattro anni sarà adottato uno standard globale per la gestione del contenuto e del traffico sui social media, sul modello dello standard esistente per i protocolli email.  I formati e i protocolli social proprietari scompariranno gradualmente a favore di uno standard che verrà largamente adottato (proprio come successe dopo i primi dieci anni di comunicazioni mail proprietarie). Pensate a “una sola grande conversazione” che riunisca tutto il contenuto dell’utente in un’unica vista.

3. Automotive

Le auto con pilota automatico saranno sempre più diffuse nei prossimi quattro anni, permettendo di recuperare il tempo degli spostamenti e di trasformarlo in ore produttive, senza i rischi legati alla sicurezza e le problematiche legali connesse al lavoro in mobilità.

Pensate alle innumerevoli ore trascorse alla guida che, nei casi in cui lo spostamento è inevitabile, possono essere utilizzate in modo molto più produttivo o utile – la qualità della vita migliora se si ha la possibilità di completare un report sulla via di casa oppure rispondere alle mail durante il tragitto mattutino verso l’ufficio oppure, più semplicemente, dedicarsi completamente a una videochiamata con il figlio.

4. Display flessibili come fogli di carta

“Touch pixel walls” si concretizzerà come prossimo trend di UI/UX (user interface/user experience), colmando quella distanza che ancora rimane tra i film di fantascienza e la realtà. Immaginate un touch screen flessibile che può essere posizionato sul muro o su una qualunque superficie piana, dotato di una connessione wireless integrata e realizzato con tecnologia LCD di prossima generazione. I “Touch pixel walls” saranno ampiamente utilizzati sia nell’ambiente domestico che professionale.

Queste grosse interfacce grafiche sono destinate a diventare molto utili non solo come interfacce informatiche ma anche come dispositivi per l’intrattenimento, totalmente portatili e ri-posizionabili ovunque sia disponibile una superficie piana e un servizio di streaming video digitale.

5. Tecnologia al servizio della salute, anche in azienda

Nei prossimi due anni, il monitoraggio automatizzato della salute e del benessere dei lavoratori fuori sede, diventerà un driver fondamentale per supportare il coinvolgimento e la produttività del proprio staff. Le variabili relative allo stato di salute e alla forma fisica verranno integrate agli strumenti di collaborazione professionale al fine di gestire e mantenere un buon equilibrio tra lavoro e tempo libero, anche per chi lavora fuori sede.

Ciò significa che i software di collaborazione potranno comunicare quando è ora di muoversi, camminare, fare una pausa o diminuire lo stress rallentando i ritmi della giornata così da raggiungere un equilibrio ottimale tra lavoro sedentario e attività fisica.

6. Parola d’ordine: on demand

I modelli di business on-demand “Everything-as-a-Service” e le relative piattaforme tecnologiche vivranno un’accelerazione senza precedenti nel 2016. Supportato dal cloud, dalla telefonia mobile e dalle potenzialità dei social, il concetto di “on-demand” sarà applicato a modelli di consumo completamente rinnovati e a nuovi modi di fare business.

Servizi di tipo “low-to-no-touch”, guidati da app usate in mobilità, continueranno ad essere personalizzati e avranno un seguito ancora più ampio e fedele tra i consumatori, aumentando di conseguenza il grado di interesse e la richiesta di servizi “on-demand” nel settore B2B.

7. Big Data e oltre

La raccolta di dati significativi contribuirà a creare una migliore relazione con il cliente e ad affinare la qualità dei servizi forniti, mentre i big data avranno un ruolo sempre più importante per le aziende nel generare una conoscenza differenziata a seconda delle esigenze: dati provenienti dallo storico di utilizzo, dalle preferenze, dai profili e dai commenti online, nonché dai servizi di prossimità e/o comunque basati sulla posizione GPS, si combineranno per fornire soluzioni semplici ma efficaci per conoscere meglio i propri clienti e offrire loro un servizio migliore.

L’ironia intrinseca di questo modello è che alcuni dei dati sul cliente più rilevanti e utilizzabili sono anche quelli più facilmente accessibili, comprensibili e utilizzati per creare un’esperienza ancora più personalizzata ed efficace.