Il progetto Oasis, migliorerà il monitoraggio della qualità dell’aria negli spazi chiusi con l’utilizzo dell’AI. I primi esperimenti verranno condotti presso la sede USMAF del Ministero della Salute dell’aeroporto di Roma Fiumicino

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OASIS, Optimizing Air Safety for Indoor Spaces, è l’innovativo progetto,  recentemente avviato da Concept Reply e Healthy Reply, società del Gruppo Reply, in collaborazione con ENEA e Cefriel, centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano. L’iniziativa, della durata di tre anni, avrà l’obiettivo di monitorare la qualità dell’aria in ambienti chiusi per fornire  tempestivamente eventuali alert ed azioni correttive a tutela della salute della persona, sfruttando  l’intelligenza artificiale.

Qualità dell’aria, sostenibilità ambientale e ottimizzazione delle risorse

La maggior parte della popolazione trascorre più del 90% della giornata negli ambienti indoor dove la concentrazione di agenti inquinanti può arrivare a livelli fino a 5 volte superiori a quelli degli ambienti esterni. Ecco perché il progetto OASIS, sviluppato nell’ambito degli Accordi per l’Innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svilupperà e sperimenterà una metodologia integrata in grado di analizzare grandi quantità di dati sperimentali e valutare l’impatto degli inquinanti sulla salute in ambienti indoor. Verranno condotte diverse campagne sul campo, durante le quali la sensoristica per il rilevamento dei sistemi di aerazione e dei livelli di inquinamento dell’aria sarà affiancata dall’utilizzo di un modulo espositivo cellulare altamente innovativo, dotato di specifici alloggiamenti in cui saranno inserite cellule bronchiali umane. Queste cellule verranno mantenute in condizioni controllate e di ventilazione in grado di mimare un ambiente simile a quello polmonare.

Si tratta di un sistema avanzato di esposizione basato sull’interfaccia aria-liquido (ALI) per coltivare cellule  bronchiali umane” – spiega Massimo Santoro, Ricercatore del Laboratorio Biotecnologie RED di ENEA.  “Questa metodologia permette di simulare in modo più preciso l’ambiente fisiologico delle cellule epiteliali  bronchiali che da un lato sono esposte all’aria, come avviene nel polmone, e dall’altro sono in contatto con  un terreno ricco di nutrienti, rappresentando il flusso sanguigno nel corpo umano. Inoltre verranno utilizzati  modelli cellulari 3D bio-stampati per ottenere una simulazione più accurata delle condizioni polmonari  rispetto alle colture tradizionali in 2D”.

“La nostra soluzione di biotagging – commenta Ermes Zani, Partner di Healthy Reply – utilizza tracce di  DNA per monitorare la dispersione degli agenti inquinanti nell’aria, offrendo un sistema avanzato di  tracciamento dei flussi aerei e degli aerosol. Questa tecnologia consente un’analisi accurata dei movimenti  di inquinanti o contaminanti, migliorando la gestione ambientale e la risposta a rischi per la salute. Il sistema  di monitoraggio ambientale che abbiamo sviluppato, dotato di nodi IoT-Edge e Intelligenza Artificiale  integrata, arricchisce i dati di tagging con informazioni sulla qualità dell’aria. Inoltre, il monitoraggio dei  sistemi di ventilazione rileva in modo tempestive eventuali anomalie operative, aumentando l’efficienza e la  sicurezza grazie l’applicazione dell’AI nella manutenzione predittiva.”

Questo approccio aiuta a riprodurre la complessità e le interazioni tridimensionali tra le cellule,  rendendo i risultati più rappresentativi delle reazioni fisiologiche reali agli inquinanti.

Monitoraggio all’Aeroporto di Fiumicino

Le campagne espositive verranno condotte presso i locali della Sanità Aerea dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Durante queste campagne, il sistema di rilevamento sarà integrato con sensori per monitorare i livelli di inquinamento e i sistemi di aerazione, consentendo di valutare contemporaneamente le condizioni ambientali e l’impatto diretto sugli epiteli bronchiali.

Tutti i dati “omici” delle cellule bronchiali esposte agli aerosol in ambienti indoor, che mostrano come  viene modulata l’espressione genica, potranno essere combinati con quelli sulla composizione  chimico-fisica degli inquinanti nell’aria. Grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale, questo permetterà di  sviluppare modelli predittivi e un’applicazione specifica per valutare l’impatto del particolato sulla  salute umana in spazi chiusi.

I campi di applicazione di un progetto come OASIS sono molteplici e coinvolgono strutture sia  pubbliche che private adibite agli scopi più vari: luoghi di lavoro, infrastrutture per la sanità, per  l’intrattenimento, per l’educazione, per l’erogazione di servizi primari e complessi per il settore  terziario, solo per citarne alcuni.

“Come centro di innovazione digitale – afferma il Direttore Generale Cefriel Alessandro De Biasio ci  occuperemo di definire sistemi di AI e visualizzazione dei dati, utili a gestire la mole di dati necessari alla  previsione dell’inquinamento futuro degli ambienti e agli effetti sulla popolazione che li abita. L’output delle  rilevazioni consisterà in un insieme di informazioni rilevanti, ben strutturate e attendibili dalle quali si  potranno dedurre modelli di predizione della dinamica del particolato nella struttura di interesse grazie ai  quali agire per la protezione della salute e del benessere”.