
È arrivata l’era degli agenti IA. Secondo un nuovo studio di DeepL, leader globale nella ricerca e nello sviluppo di prodotti di intelligenza artificiale, il 2026 segnerà una svolta decisiva, con il passaggio dalla sperimentazione in ambito IA all’automazione intelligente. La maggior parte dei dirigenti aziendali di tutto il mondo (il 69%) prevede che l’anno prossimo l’IA agentica rivoluzionerà il loro modo di operare.
La ricerca, condotta su un campione di 5000 dirigenti provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Giappone, ha evidenziato che le aziende si stanno preparando a un’adozione su larga scala degli agenti IA autonomi per gestire il lavoro qualificato, aumentare la produttività e ridefinire le strutture della forza lavoro. Si prospetta con ogni probabilità il cambiamento operativo più importante nel mondo aziendale dopo l’avvento del cloud.
“Gli agenti IA non sono più una tecnologia sperimentale: sono una realtà imprescindibile” afferma Jarek Kutylowski, CEO e fondatore di DeepL. “La fase successiva sarà integrarli con efficacia nel nostro modo di lavorare. Nel 2026, grazie agli agenti IA, si potrà dire addio a tutti quei fastidiosi passaggi continui da un sistema all’altro e agli incarichi ripetitivi, e chi lavora potrà concentrarsi su quello che fa davvero crescere le aziende”.
Gli agenti IA saranno la prossima innovazione dirompente nel mondo aziendale
Dopo i primi progetti pilota e casi d’uso limitati, gli agenti IA stanno entrando nei processi aziendali.
- Quasi la metà (44%) dei dirigenti aziendali di tutto il mondo si aspetta che l’IA agentica determinerà una trasformazione sostanziale nel 2026, mentre un altro quarto (25%) ritiene che questa dinamica sia già in atto. Solo il 7% sostiene che gli agenti non modificheranno il loro modo di operare, sottolineando la velocità di adozione di questa tecnologia.
- I partecipanti all’indagine hanno indicato tre fattori principali alla base della fiducia negli agenti di IA: ROI ed efficienza comprovati (22%), la capacità di adattamento della forza lavoro (18%) e la crescente preparazione delle aziende (18%).
- Le maggiori criticità nell’adozione degli agenti IA risultano essere, invece, i costi (16%), la preparazione del personale (13%) e la maturità tecnologica (12%).
L’IA è il principale motore di crescita per le aziende globali
Al di là degli agenti, l’IA nel suo complesso viene ritenuta il motore principale della crescita aziendale per il 2026.
- Oltre i due terzi (67%) degli intervistati dichiarano che nell’anno in corso hanno registrato un aumento del ROI grazie alle iniziative di IA messe in campo, e più della metà (52%) ritiene che l’IA contribuirà alla crescita dell’azienda più di qualsiasi altra tecnologia l’anno prossimo.
- Il Regno Unito è in testa (80%) per quanto riguarda i risultati aziendali misurabili ottenuti grazie all’IA, seguito da Germania (78%), Stati Uniti (71%) e Francia (70%), mentre il Giappone si ferma a un esiguo 35%, segno di lentezza nell’adozione e nella preparazione.
- Un dato interessante è che più della metà (51%) dei dirigenti aziendali a livello globale ritiene che l’anno prossimo l’IA creerà più nuovi ruoli di quelli che rimpiazzerà, e il 52% sostiene che le competenze di IA saranno richieste per la maggior parte delle nuove assunzioni.
L’IA linguistica e la traduzione vocale sono passati da semplici strumenti a una vera e propria infrastruttura
La ricerca di DeepL mostra anche come l’IA linguistica e la traduzione vocale stiano diventando elementi fondamentali dell’infrastruttura aziendale.
- Quasi due terzi (64%) delle aziende di tutto il mondo intendono aumentare gli investimenti nell’IA linguistica nel 2026: il Regno Unito si colloca al primo posto di questa classifica (76%), seguito dalla Germania (74%), dagli Stati Uniti (67%) e dalla Francia (65%), alla luce dell’importanza fondamentale della comunicazione multilingue e della creazione di contenuti per la crescita internazionale. Il Giappone, invece, con il suo tasso del 38%, si dimostra più cauto, esibendo un minore slancio, pur con un interesse comunque crescente in oltre un terzo dei dirigenti aziendali.
Nel frattempo, la traduzione vocale sta passando da un optional a un must.
- Più della metà (54%) dei dirigenti aziendali di tutto il mondo afferma che la traduzione vocale in tempo reale sarà fondamentale nel 2026, un dato in crescita rispetto al 32% di oggi.
- Il Regno Unito (48%) e la Francia (33%) sono leader nell’adozione precoce degli strumenti di traduzione vocale simultanea, mentre il Giappone è ancora restio a fare affidamento su questa tecnologia, oggi utilizzata solo dall’11% del campione intervistato.
- La domanda è trainata dai progressi nella tecnologia di traduzione vocale simultanea (46%), dalle aspettative dei clienti (40%) e dall’espansione internazionale (38%).
“La traduzione vocale simultanea è il prossimo passo nella comunicazione globale”, dichiara Kutylowski. “Quando le persone possono esprimersi in modo naturale e vengono comprese appieno, la collaborazione accelera”.
Questi dati possono aiutare i leader aziendali globali a cogliere gli sviluppi futuri nel campo dell’IA, mostrando come questi cambiamenti influenzeranno i vari settori, ridefiniranno le aspettative dei clienti e si rifletteranno sul panorama competitivo

























































