
Come evidenzia Christian Klein, CEO di SAP nell’articolo che condividiamo di seguito, quando si tratta di investimenti in intelligenza artificiale (AI), i numeri sono impressionanti. “Stargate”, iniziativa statunitense per costruire i più grandi data center di AI mai visto al mondo, punta a investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno appena annunciato l’intenzione di acquistare centinaia di migliaia di chip AI avanzati. E all’“AI Action Summit” che si è tenuto in Francia all’inizio di quest’anno, attori pubblici e privati hanno promesso investimenti che superano i 300 miliardi di euro per far progredire l’intelligenza artificiale in Europa.
È evidente che le aspettative sui benefici economici di questa tecnologia sono altissime. Eppure, una recente indagine di McKinsey ha rilevato che oltre l’80% delle imprese in tutto il mondo non vede ancora alcun impatto tangibile sui propri profitti. Da dove deriva quindi questa discrepanza? Scopriamolo.
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Cloud, dati e intelligenza artificiale: come sfruttare i nuovi motori del progresso
Quando si tratta di investimenti in intelligenza artificiale (AI), i numeri sono impressionanti. “Stargate”, iniziativa statunitense per costruire i più grandi data center di AI mai visto al mondo, punta a investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno appena annunciato l’intenzione di acquistare centinaia di migliaia di chip AI avanzati. E all’ “AI Action Summit” che si è tenuto in Francia all’inizio di quest’anno, attori pubblici e privati hanno promesso investimenti che superano i 300 miliardi di euro per far progredire l’AI in Europa.
È evidente che le aspettative sui benefici economici di questa tecnologia sono altissime. Eppure, una recente indagine di McKinsey ha rilevato che oltre l’80% delle imprese in tutto il mondo non vede ancora alcun impatto tangibile sui propri profitti. Da dove deriva quindi questa discrepanza?
La chiave della risposta è che l’intelligenza artificiale non è una tecnologia autonoma. Perchè i suoi vantaggi si concretizzino, l’AI dev’essere profondamente integrata nei processi aziendali. E per questo le aziende devono agire in tre direzioni: implementare moderno software cloud, adottare una moderna gestione dei dati e uno stack coerente di tecnologie AI collegate con questi.
Iniziamo con il software: tutte le aziende di successo utilizzano il software per organizzare e ottimizzare le proprie operazioni, dall’acquisizione degli ordini all’approvvigionamento, dalla produzione alla consegna dei prodotti al servizio clienti. Tuttavia, molte imprese si affidano ancora a sistemi software legacy e on-premise, ovvero a un’ampia gamma di programmi installati sui server IT dell’organizzazione. Questa infrastruttura software è spesso costituita da numerose applicazioni differenti collegate tra loro, fortemente modificate nel corso degli anni e spesso non aggiornate con le ultime innovazioni. Questi sistemi complessi sono costosi da mantenere e rendono difficile per le aziende e i loro leader rispondere alle sfide e cogliere le opportunità con agilità e rapidità.
Anche le applicazioni di intelligenza artificiale incontrano grossi ostacoli quando si trovano nei sistemi legacy: hanno difficoltà a comprendere il funzionamento interno dell’azienda, a dare un senso a set di dati frammentati e ampiamente distribuiti e potrebbero non essere in grado di trovare determinate informazioni chiave.
Il primo passo verso una potente intelligenza artificiale aziendale è quindi il passaggio dal software legacy on-premise al moderno software cloud, ovvero applicazioni gestite e manutenute centralmente in data center professionali, costantemente aggiornate con le nuove innovazioni e strettamente interconnesse in modo che le informazioni possano fluire liberamente tra le diverse parti dell’organizzazione.
Per le aziende oggi, la migrazione al cloud è più rapida, più fluida e più trasparente che mai, grazie a metodi collaudati e alla disponibilità di strumenti digitali avanzati. E i vantaggi sono significativi: le applicazioni cloud integrate lavorano insieme fin da subito e coprono le esigenze software dell’azienda in modo completo, in tutti i reparti. Questa integrazione consente ad esempio a una casa automobilistica di ridurre tempi e costi, dalla ricezione di un ordine alla produzione del veicolo fino alla sua consegna finale. Vantaggi simili si estendono a tutti gli altri settori e flussi di lavoro.
Una migrazione al cloud, di conseguenza, è più di un progetto IT: è la base digitale per una modernizzazione approfondita dell’intera impresa, per passare da “buono” a “ottimo”.
Una volta nel cloud, le aziende possono integrare soluzioni avanzate per la gestione dei dati con il minimo sforzo. Pensate alla gestione avanzata dei dati come a un archivio magico, che registra e organizza automaticamente tutti i documenti, tutte le informazioni, tutti i dati automaticamente nel posto giusto e in perfetto ordine – sempre aggiornato, perfettamente ricercabile, senza duplicati ed errori, con annotazioni intelligenti e tutto nel contesto giusto.
La combinazione di applicazioni cloud integrate e gestione avanzata dei dati permette ai responsabili di avere una visione olistica della loro organizzazione. Allo stesso tempo, consente alle tecnologie di intelligenza artificiale di accedere, comprendere e facilitare le transazioni in tutta l’azienda, assistendo le persone nelle attività ripetitive e con analisi e insight approfonditi. E la prossima evoluzione è già a portata di mano: grazie alle applicazioni cloud integrate e alla gestione dei dati, i collaboratori digitali, noti anche come “agenti AI”, sono in grado di svolgere incarichi di lavoro complessi. Ad esempio: trovare fatture scadute, identificare gli errori, risolvere il problema e garantire il raggiungimento degli obiettivi di pagamento.
Realizzare gli enormi vantaggi dell’AI significa quindi intraprendere un percorso: dal software on-premise alle applicazioni cloud, per poi proseguire verso una moderna gestione dei dati e all’utilizzo degli agenti AI in tutta l’organizzazione. È questo il percorso che sblocca l’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale e ci consente di ripensare completamente il modo con cui gestiamo le nostre aziende e le nostre economie.
di Christian Klein, CEO di SAP SE