
Con un mercato riferito alla sola ospitalità pari a oltre 38 miliardi di euro, il comparto del turismo – secondo i dati dell’Osservatorio Travel Innovation, presentati a ottobre 2025 – è in buona salute e in piena trasformazione digitale, visto che il journey dei viaggiatori si svolge in gran parte online, almeno nelle prime fasi. A contribuire a raccontare le opportunità di questa trasformazione è l’Instant Paper “Collaborare per far crescere il turismo – Come lo scambio dei dati valorizza i territori e abilita collaborazioni tra imprese e PA”, firmato da Emiliano Sergio Verga, Senior Digital Ecosystems Manager di Cefriel.
Dati e collaborazione: la chiave per la competitività
Il paper mette in luce come il progetto europeo Data Space Deploy Tour o l’iniziativa istituzionale E015 di Regione Lombardia – coordinata scientificamente da Cefriel fin dalla sua nascita – dimostrano che la condivisione regolata di dati attraverso ecosistemi digitali possa abilitare una sana e proficua collaborazione tra imprese, startup e pubbliche amministrazioni. Questo porta a vantaggi importanti quali superare la frammentazione informativa, valorizzare le destinazioni meno note, prevenendo l’overtourism, e promuovere un’offerta più sostenibile e diffusa.
“La vera sfida per il turismo oggi – commenta Emiliano Sergio Verga, autore del paper – non è solo adottare nuove tecnologie, ma costruire una cultura della condivisione dei dati e della collaborazione tra territori, imprese e istituzioni. Solo così potremo valorizzare ogni angolo del nostro Paese, rendendo il digitale un alleato concreto per la crescita e la sostenibilità del settore”.
Casi di successo: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna
Attraverso una narrazione ricca di esempi, il paper racconta l’esperienza di territori pionieri che, grazie a modelli di “redazione distribuita” e alla condivisione organizzata delle informazioni, hanno saputo amplificare la visibilità delle proprie offerte culturali, enogastronomiche e naturalistiche. La strategia adottata dall’Ecosistema Digitale Turistico della Lombardia ha permesso di integrare startup e territori in un ecosistema digitale capace di raggiungere nuovi target e valorizzare anche le realtà più piccole. Analogamente, Turismo Torino e Provincia o la rete delle redazioni locali dell’Emilia-Romagna hanno dimostrato come la collaborazione e l’innovazione possano generare valore anche in aree non tradizionalmente turistiche.
Startup e innovazione: il digitale al servizio del viaggiatore
Il paper dedica ampio spazio alle startup che stanno rivoluzionando l’esperienza turistica grazie al digitale. Stendhapp, ad esempio, utilizza la realtà aumentata per svelare la bellezza nascosta di luoghi ed eventi meno noti, mentre TabUI integra intelligenza artificiale e dati territoriali per offrire itinerari personalizzati e valorizzare i piccoli comuni italiani.
Non meno importante è l’impatto sociale della trasformazione digitale. Iniziative come “Ville Aperte in Brianza” hanno permesso di rendere accessibili oltre 200 luoghi culturali, favorendo la collaborazione tra enti pubblici e privati e promuovendo un turismo più inclusivo e sostenibile. L’integrazione di servizi digitali, come la ricerca di soluzioni di trasporto pubblico locale, ha reso l’esperienza di visita più accessibile anche a fasce di pubblico tradizionalmente escluse.
Oltre il turismo: la Legacy Olimpica
Il paper pone anche uno sguardo sui prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 e sul loro lascito territoriale, osservando ad esempio come il territorio della Valtellina si stia preparando a ospitare un così grande evento; un lascito, che non riguarda solo l’indotto economico del turismo, ma anche un miglioramento nella gestione della sicurezza o nella pianificazione della mobilità sostenibile, come sta facendo Regione Lombardia con l’iniziativa Ecomobs.






























































