
Un recente sondaggio condotto dalla società di cybersecurity NordVPN rivela che, sebbene sempre più italiani scelgano VPN a pagamento, una parte significativa continua ad affidarsi a servizi VPN gratuite, mettendo così potenzialmente a rischio la loro sicurezza e privacy.
“Il panorama della privacy digitale è cambiato nel corso degli anni,” dichiara Marijus Briedis, chief technology officer (CTO) di NordVPN. “Un numero crescente di utenti sta comprendendo i rischi nascosti legati all’uso delle VPN gratuite, molte delle quali possono compromettere i dati personali invece di proteggerli. In un mondo digitale sempre più esposto, la privacy è un bene troppo prezioso per essere affidato a servizi che potrebbero trarre profitto dalle tue informazioni.”
La privacy emerge come principale motivazione nell’uso delle VPN
Il sondaggio rivela che tre quarti degli utenti italiani indicano oggi la protezione della privacy e la sicurezza dei dispositivi come le ragioni principali per utilizzare una VPN. In particolare, il 38% degli intervistati utilizza una VPN per tutelare la privacy dei propri dati e delle attività online, mentre il 37% si concentra sulla protezione dei propri dispositivi e account digitali.
“Abbiamo raggiunto un punto di svolta: i consumatori riconoscono sempre più che la loro impronta digitale ha conseguenze concrete nel mondo reale”, afferma Briedis. “Con una consapevolezza delle VPN ora superiore alla media europea, è incoraggiante vedere che il 68% degli italiani sa cos’è una VPN e che il 27% ne utilizza attivamente una. Tuttavia, poiché le minacce online continuano a evolversi, è fondamentale continuare a educare gli utenti su come sfruttare questi strumenti in modo efficace per proteggere la propria privacy.”
Il costo nascosto delle VPN gratuite
Nonostante la crescente attenzione alla privacy digitale, circa l’11% degli utenti VPN italiani continua a preferire servizi gratuiti, una percentuale rimasta stabile rispetto allo scorso anno. Questa tendenza evidenzia come molti utenti non siano ancora pienamente consapevoli dei rischi significativi associati all’utilizzo di VPN gratuite.
Tali servizi, infatti, si basano spesso su modelli di business poco trasparenti, che possono compromettere direttamente la privacy e la sicurezza dei dati personali degli utenti:
- Raccolta di dati. Le VPN gratuite spesso raccolgono e vendono i dati degli utenti a inserzionisti e terze parti, il che è l’esatto contrario della protezione della privacy che gli utenti cercano.
- Sicurezza inadeguata. Molti servizi gratuiti implementano protocolli di crittografia obsoleti o mantengono infrastrutture vulnerabili che possono esporre l’attività degli utenti.
- Distribuzione di malware. I dati hanno dimostrato che numerose app VPN gratuite contengono codice dannoso progettato per compromettere i dispositivi o estrarre informazioni sensibili.
“L’ironia è sorprendente: le persone scaricano VPN gratuite per proteggere la loro privacy, senza rendersi conto che potrebbero esporsi a una maggiore sorveglianza”, spiega Briedis. “Non esistono servizi gratuiti. Se non paghi con i tuoi soldi, paghi con i tuoi dati”.
Guardando al futuro: verso una maggiore attenzione alla sicurezza digitale
Il sondaggio mostra che circa il 4% degli italiani che attualmente non utilizza una VPN prevede di iniziare a farlo entro il prossimo anno, un segnale di crescente consapevolezza riguardo alle tematiche di privacy e sicurezza online.
“Ciò che risulta particolarmente incoraggiante è l’aumento dell’interesse verso i servizi a pagamento, poiché gli utenti stanno comprendendo che una protezione efficace della privacy richiede un vero investimento,” afferma Briedis. “La domanda che ogni utente dovrebbe porsi è: vale davvero la pena mettere a rischio i propri dati personali per risparmiare qualche euro?”
Questa evoluzione, caratterizzata da una maggiore conoscenza delle VPN e da una transizione verso soluzioni più affidabili e sicure, evidenzia un cambiamento culturale più ampio, orientato verso una protezione digitale proattiva. Con l’aumentare della consapevolezza sui rischi del web e sul “costo reale” dei servizi gratuiti, le VPN vengono sempre più percepite non come un optional, ma come uno strumento essenziale per la sicurezza online quotidiana.
























































