
Cybersecurity potenziata dall’intelligenza artificiale, automazione come leva strategica per gli MSP e una compliance capace di accelerare la maturità digitale delle imprese: sono questi i pilastri su cui Acronis intende costruire il proprio futuro. L’azienda punta infatti a triplicare il proprio valore nei prossimi quattro anni, un obiettivo considerato pienamente raggiungibile grazie all’ingresso di Equity Partners, che ha acquisito il 51% della società.
“L’ingresso di Equity Partners non modifica la strategia dell’azienda, ma ne potenzia l’esecuzione: rafforzare la presenza nei mercati chiave, aumentare la penetrazione nel canale MSP e accelerare lo sviluppo di tecnologie cruciali come AI, automazione e XDR. Le priorità operative includono l’ampliamento della rete di partner e service provider, la crescita nei mercati ad alto potenziale (compresa l’Italia), maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e l’evoluzione della piattaforma verso un modello più data-driven e AI-native” ha spiegato Denis Cassinerio, senior director & general manager south EMEA di Acronis.
L’AI come milestone per la cybersecurity
Secondo i dati condivisi da Acronis, circa il 90% degli attacchi cyber analizzati nel 2024 presenta componenti basate su intelligenza artificiale (qui un report da poter scaricare gratuitamente). Un fenomeno che sta spingendo l’intero mercato verso un’evoluzione velocissima: gli investimenti globali in AI per la cybersecurity passeranno dai 25 miliardi del 2024 ai 94 miliardi nei prossimi cinque anni, con un tasso di crescita del 24% annuo.
“Si tratta di una nuova pietra miliare per la sicurezza informatica: chi non integra l’intelligenza artificiale nelle piattaforme farà fatica a restare competitivo nel 2026”, sottolinea Denis Cassinerio, evidenziando le nuove funzionalità AI già introdotte dall’azienda nella propria piattaforma:
- Automazioni avanzate nell’XDR, capaci di correlare eventi, suggerire risposte e semplificare l’analisi.
- Copilot interno, l’assistente basato su linguaggio naturale che supporta gli operatori nelle attività di investigazione e gestione degli incidenti.
- Riscrittura e ottimizzazione dei flussi operativi, con l’AI che propone miglioramenti e semplifica la configurazione dei servizi.
Automazione: la chiave per gli MSP del futuro
Acronis ha evidenziato come molti service provider siano ancora indietro nell’adozione di processi automatizzati, un gap che nei prossimi anni potrebbe diventare critico. La strategia dell’azienda punta quindi alla iperautomazione, indispensabile non solo per rispondere più rapidamente agli attacchi, ma anche per ridurre inefficienze strutturali:
- automazione dei workflow operativi,
- automazione del billing dei servizi di sicurezza,
- automazione della gestione di incidenti e compliance.
Il 2026, secondo Acronis, sarà l’anno in cui AI e service operation dovranno fondersi, sollevando gli operatori dal burnout e rendendo possibile dedicare tempo all’analisi critica e alla creazione di valore.
Compliance: l’effetto trainante della NIS2 e di DORA
La crescente attenzione normativa in ambito cyber, guidata da direttive come NIS2 e DORA, sta accelerando l’adozione di tecnologie di sicurezza all’interno delle aziende, trasformando la compliance in un vero motore di investimento. Questi regolamenti impongono standard più rigorosi in termini di protezione dei dati, gestione del rischio, resilienza operativa e capacità di risposta agli incidenti, spingendo le organizzazioni — dalle PMI ai grandi gruppi, fino ai service provider — a dotarsi di soluzioni più evolute e integrate.
“La piattaforma Acronis integra in modo nativo l’intero ciclo della cyber protection — dalla protezione alla detection fino al recovery — e dispone sia del sistema di scoring CVSS sia del modello europeo, offrendo una valutazione completa del rischio. Questa solidità tecnologica è supportata da un’infrastruttura locale altrettanto robusta: un datacenter italiano qualificato ACN ai livelli QC1 e QC2, piena garanzia di data sovereignty e un ecosistema multi-cloud che combina risorse AWS con datacenter partner sul territorio. Un approccio che consente di operare in conformità alle normative più stringenti, mantenendo allo stesso tempo flessibilità e vicinanza alle esigenze dei service provider italiani” ha sottolineato Cassinerio.
L’Italia cresce più dell’Europa: numeri record
La strada avviata da Acronis verso la possibilità di triplicare il fatturato sembra essere quella giusta. Basta osservare i dati (gli unici condivisi) che mostrano un mercato italiano in forte espansione, anche rispetto alla media delle country europee nelle quali l’azienda opera.
| Indicatore | Italia | Europa |
| Crescita fatturato | +46% | +32% |
| Crescita service provider attivi | +6% | +4% |
| Nuovi end-user raggiunti | +26% | +23% |
| Workload protetti | +39% | +24% |
| Sensoristica EDR/Detection | +135% | +103% |
Espansione dei Partner ed ingresso in nuovi mercati
Acronis, con quasi 1.000 service provider attivi solo in Italia, avvia una nuova fase di espansione numerica. La crescita non si limita ai soli MSP tradizionali, ma si estende a nuove realtà e segmenti del mercato.
Acronis ha infatti annunciato:
- l’avvio di una struttura commerciale dedicata alla sicurezza OT, settore sempre più sotto attacco, soprattutto nel manifatturiero;
- un rafforzamento delle attività nella Pubblica Amministrazione, anche grazie alla collaborazione con partner come Eurodigit, con cui ha già avviato servizi di cyber resilienza pubblicati sul Meta catalog.





























































