In occasione del mese europeo della cybersecurity, Wallapop condivide alcune best practice per compravendite sicure

Wallapop

Wallapop – piattaforma specializzata nella compravendita di prodotti second hand – condivide alcuni consigli utili per riconoscere comportamenti sospetti, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sulle sfide del mondo digitale.

Con oltre 19 milioni di utenti, Wallapop si impegna quotidianamente per offrire un ambiente digitale protetto, attraverso un team dedicato alla sicurezza informatica, che rappresenta oltre l’8% dell’organico. Grazie all’uso di intelligenza artificiale e strumenti di monitoraggio avanzati, la piattaforma è in grado di intercettare e bloccare il 90% degli annunci sospetti prima che vengano pubblicati.

In questo contesto, l’attenzione degli utenti rappresenta la prima difesa. Per questo motivo, Wallapop invita a prestare particolare attenzione ad alcuni comportamenti ricorrenti che possono rappresentare un tentativo di phishing.

I consigli di Wallapop per acquisti e vendite sicuri

Ecco 5 regole da seguire durante una compravendita su Wallapop:

  1. Non uscire dalla piattaforma

Un venditore potrebbe provare a spostare la conversazione fuori da Wallapop con la scusa di chiedere, ad esempio, ulteriori foto dell’articolo. In questo caso, è possibile aggiornare direttamente l’annuncio dell’articolo, rispondendo così alla richiesta, ma restando in un ambiente sicuro.

  1. Non fornire mai dati personali

Diffidare di chi chiede numero di telefono, e-mail o dati bancari. Tutto ciò che serve per vendere o acquistare è già presente su Wallapop, non è necessario condividere informazioni private con altri utenti.

  1. Riconoscere i messaggi autentici

La piattaforma non invia mai comunicazioni tramite messaggi diretti o link esterni, ma soltanto attraverso notifiche ufficiali ben riconoscibili.

  1. Non condividere dati di pagamento fuori dall’app

Se durante il processo di compravendita un utente chiede di condividere i dati della carta di credito, è un chiaro segnale di allarme. Wallapop offre sistemi di pagamento integrati e sicuri, accessibili tramite il Portafoglio Wallapop. L’unico momento in cui verranno richiesti i dati bancari è durante la verifica iniziale, da completare esclusivamente sull’app o sul sito ufficiale.

  1. Diffidare di chi propone di “non pagare le tasse”

L’introduzione della Direttiva europea DAC7 ha generato dubbi su come siano tassate le vendite di prodotti usati tra privati e alcuni utenti potrebbero essere indotti a chiudere transazioni fuori dalla piattaforma per evitare presunte implicazioni fiscali. In questo contesto, eventuali obblighi fiscali si applicano solo a quelle vendite che generano una plusvalenza, cioè quando il prezzo di vendita è superiore al prezzo di acquisto originario. La piattaforma Wallapop conferma che questa situazione non è comune, infatti oltre il 90% delle transazioni di prodotti riutilizzati avviene a un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto. Inoltre, la piattaforma stima che meno dell’1% degli utenti raggiunga i limiti del DAC7 in un anno tipico.

Conclusioni

Acquistare e vendere prodotti second-hand può essere un’esperienza sostenibile, conveniente e nel frattempo anche sicura – ma solo se ci si affida agli strumenti ufficiali e ricordando l’importanza di restare sempre all’interno di Wallapop per tutte le fasi della transazione.