
Nel panorama delle PMI italiane è ancora diffusa una domanda ricorrente: “Possiamo davvero permetterci un Project Manager IT?” domanda legittima che, tuttavia, spesso parte da una premessa errata, quella che il Project Management sia un costo.
Secondo l’Osservatorio di 5PM Advisory, società di consulenza IT specializzata nella governance dei sistemi informativi e dei processi aziendali, dati e bilanci alla mano confermano che il Project Management è uno strumento di risparmio e di accelerazione del ritorno dell’investimento. In particolare, l’esperienza raccolta da 5PM Advisory su progetti ERP/WMS/MES nelle PMI italiane conferma il quadro quantitativo: in assenza di una figura di governance, i costi indiretti possono superare il 300% del costo del Project Manager, tra varianti fuori controllo, rework, straordinari, consulenze extra e ritardi sul go-live.
A confermare questo quadro generale contribuiscono anche i dati del CHAOS Report dello Standish Group, una delle analisi più citate a livello internazionale sui risultati dei progetti IT. Nell’edizione più recente, soltanto il 31% dei progetti risulta completato con successo (on-time, on-budget e con pieno perimetro), mentre il 50% viene classificato come “challenged” e il 19% come fallito o cancellato (fonte: OpenCommons).
Le tre voci che incidono maggiormente sul bilancio di una PMI che decida di dotarsi di una strategia di Project Management, sono
- Costi del personale: senza un Project Manager, i team subiscono blocchi dovuti a task mal sequenziati, priorità non condivise e conflitti di agenda, che generano spesso ore improduttive e necessità di straordinari, insieme ai costi di errori nei dati o nelle configurazioni. L’esperienza di 5PM mostra che un PM esperto può aumentare significativamente l’efficienza operativa e ridurre sprechi di tempo
- Servizi esterni e consulenze: in assenza di una chiara gestione di Project Management, i fornitori IT hanno spazio per proporre varianti fuori contratto. Dai progetti seguiti da 5PM risulta che una parte rilevante, quasi la metà, subisce modifiche importanti rispetto al piano iniziale.
- Penali e ritardi contrattuali: ogni mese di ritardo in un go-live può tradursi in costi elevati per il reparto coinvolto; grazie al monitoraggio, alla mitigazione e alla gestione dei rischi, un buon PM riduce drasticamente queste probabilità. A questi costi, si sommano i benefici anticipati di un sistema che entra in funzione e genera valore per l’azienda.
Le analisi di 5PM Advisory evidenziano che ogni euro investito nel Project Management ne ha generati più di tre in risparmio o profitto, in linea con i risultati osservati nei progetti più strutturati. Un imprenditore che ragiona in termini di margini capisce subito che non assumere un PM è una perdita di opportunità, non un risparmio.
«Nei progetti IT moderni non è sufficiente implementare la tecnologia: è necessario governarla. La capacità di collegare execution, strategia e valore è ciò che consente alle organizzazioni di proteggere l’investimento e massimizzare il ritorno dei progetti», dichiara Mario Costa Ceo di 5PM Advisory.
In questo contesto quindi, la domanda corretta non è più “possiamo permetterci un Project Manager IT?” ma “possiamo permetterci di non averlo?”.
I dati mostrano che la governance è un meccanismo di tutela economica, non un costo discrezionale.


























































