GetNut assicura identità verificata, tracciabilità totale e sicurezza crittografica in ogni fase della trasmissione

PEC-getnut

Tra il 2024 e il 2025 in Italia sono stati scambiati oltre 5,9 miliardi di messaggi PEC, con una crescita del 18% rispetto al 2023 e più di 16 milioni di caselle attive (fonte AGID).

Secondo una stima basata sui dati di Aruba, tra questi messaggi circa 3–4 miliardi (pari a una quota compresa tra il 50% e il 70%) hanno contenuto uno o più allegati digitali. Un volume enorme di documenti – contratti, notifiche, fatture, atti legali – che tuttavia non godono di alcuna certificazione giuridica autonoma.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione – n. 28452 del 5 novembre 2024 – ha infatti stabilito che la notifica a mezzo PEC non è valida senza la ricevuta di avvenuta consegna, precisando che gli allegati non hanno valore probatorio autonomo.

A colmare questo vuoto arriva GetNut, la prima piattaforma italiana in grado di certificare, autenticare e tracciare gli allegati digitali di qualsiasi tipo, garantendo prova permanente e piena validità legale. Il sistema integra SPID, 2FA, algoritmo SHA-256 e architettura cloud, assicurando identità verificata, tracciabilità totale e sicurezza crittografica in ogni fase della trasmissione.

Fondata da Giuliano Palombo, Founder e Chief Executive Officer (CEO), ed Ernesto Giancotti, Co-Founder e Chief Operating Officer (COO) – Legal, GetNut  nasce da un progetto interamente italiano che unisce innovazione tecnologica, diritto digitale e gestione documentale.

La società, con sede a Roma, si propone come punto di riferimento nel campo della certificazione digitale e della prova informatica per aziende, enti e professionisti.