
Portare le tecnologie più avanzate di scansione e modellazione 3D all’interno dei musei della Sardegna, creando competenze specialistiche e salvaguardando i reperti attraverso la loro duplicazione virtuale. È questo l’obiettivo di “DIGITA MUSEO”, il nuovo progetto di trasferimento tecnologico lanciato da Sardegna Ricerche nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027. L’iniziativa, per la quale è possibile presentare la manifestazione di interesse entro il 5 dicembre 2025, punta alla creazione di “Gemelli Digitali” (Digital Twins): copie virtuali fedelissime di reperti archeologici, opere d’arte o siti naturali, indispensabili non solo per la conservazione e il restauro, ma anche per abilitare nuove forme di fruizione immersiva attraverso la realtà virtuale e aumentata.
Il cuore del progetto “DIGITA MUSEO” risiede nel modello collaborativo
Il bando “DIGITA MUSEO” non si rivolge a singoli enti, ma richiede la costituzione di partenariati composti da un’Istituzione Pubblica (musei, laboratori, centri di restauro o Enti locali titolari di beni) e da almeno un’Istituzione Scolastica secondaria di secondo grado. L’intento è duplice: consentire alle realtà museali medio-piccole di innovare la propria offerta culturale e, contemporaneamente, formare professionisti multidisciplinari dotati delle competenze necessarie per connettere il patrimonio culturale con le tecnologie emergenti e le pratiche innovative.
Sardegna Ricerche selezionerà i primi cinque raggruppamenti in graduatoria, garantendo loro l’accesso a un percorso di alta formazione completamente gratuito. Il programma formativo è strutturato per offrire competenze specialistiche che spaziano dalla fotogrammetria alla scansione a luce strutturata, fino alla gestione delle nuvole di punti e alla stampa 3D. Oltre alla teoria, il progetto prevede una fase operativa sul campo: esperti lavoreranno fianco a fianco con i team direttamente nelle sedi museali per tre giornate intensive, guidandoli nella digitalizzazione dei beni selezionati. A supporto delle attività, l’Agenzia fornirà tutta la dotazione tecnologica necessaria, mettendo a disposizione scanner, hardware e licenze software per l’elaborazione dei dati.
Modalità di partecipazione
Ogni rete candidata al bando “DIGITA MUSEO” dovrà proporre un elenco di beni da digitalizzare (da un minimo di 3 a un massimo di 10), che possono spaziare da reperti archeologici di piccole dimensioni a monumenti. I file e i modelli 3D prodotti resteranno di proprietà dell’istituzione che custodisce il bene, costituendo un primo archivio pilota per la valorizzazione futura. Le domande dovranno essere inviate via PEC all’indirizzo protocollo@cert.sardegnaricerche.it entro le ore 12:00 del 5 dicembre 2025. La valutazione, affidata a una commissione tecnica, terrà conto di diversi fattori, tra cui la fattibilità tecnica della digitalizzazione e della composizione del gruppo di lavoro. Tutte le informazioni, l’avviso completo e la modulistica sono disponibili sul sito istituzionale di Sardegna Ricerche.






























































