
È stato presentato il nuovo report “I Partner delle Aziende di E-commerce 2025” di Casaleggio Associati che mappa il panorama delle soluzioni tecnologiche e dei servizi dedicati al commercio elettronico, fornendo una guida essenziale per le aziende italiane..
«Abbiamo analizzato oltre 1.600 soluzioni adottate dai primi 11.000 esercenti italiani, valutando anche i risultati economici delle singole aziende» – spiega Davide Casaleggio, Presidente di Casaleggio Associati – «spesso, la differenza tra fatturati ed EBITDA di realtà anche appartenenti allo stesso settore è determinata proprio dalle tecnologie e dai partner scelti. Con questa ricerca abbiamo voluto fare chiarezza su quali soluzioni si rivelino più efficaci nei diversi segmenti di mercato».
La soddisfazione degli Ecommerce Manager
Il grado di soddisfazione degli esercenti online italiani nei confronti dei servizi digitali non supera l’80% in nessuna delle aree analizzate. Un dato che lascia intendere come l’offerta non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale e che apre spazi significativi per nuovi operatori pronti a inserirsi in un mercato in continua evoluzione. Le uniche eccezioni positive arrivano dai Sistemi di Pagamento, che registrano un livello di apprezzamento medio pari all’80%, in forte crescita rispetto al 71% dello scorso anno. Seguono, seppur più distanziate, le Piattaforme Ecommerce, con il 69% di soddisfazione.

Le motivazioni per scegliere un nuovo fornitore
Dall’analisi delle motivazioni che spingono aziende di e-commerce a valutare nuovi fornitori emerge con chiarezza un driver principale: la ricerca di innovazione continua. Il 45% cita la necessità di scalare o affrontare nuove esigenze di business, mentre il 44% indica l’esigenza di disporre di nuovi servizi e funzionalità. Accanto all’innovazione, pesano anche logiche più strettamente economiche: il 44% è spinto dalla ricerca di un migliore rapporto qualità-prezzo e il 35% dall’obiettivo di ridurre i costi. Un ulteriore 35% sottolinea la necessità di sostituire soluzioni ormai obsolete, mentre il 33% individua nel miglioramento dell’integrazione con le tecnologie già in uso un fattore determinante. In sintesi, la scelta di cambiare fornitore non risponde a una sola logica, ma a un equilibrio tra spinta all’innovazione e ottimizzazione delle risorse: due direttrici che, insieme, stanno ridefinendo la mappa competitiva dei servizi per l’Ecommerce.

Gli investimenti previsti dagli Ecommerce Manager
Gli Ecommerce manager, nel complesso, confermano l’intenzione di continuare a investire in maniera significativa per difendere e rafforzare il proprio posizionamento competitivo.
Le aree considerate più strategiche, al di là della gestione ordinaria, restano le Tecnologie innovative (indicate dal 69% degli operatori, in linea con lo scorso anno), le Piattaforme Ecommerce (56%, contro il 65% precedente) e i Servizi di advertising (55%, in calo dal 60%). Più prudente, invece, l’atteggiamento su altri fronti.



























































