Nel 2018 il 51% delle società ad azionariato diffuso ha dichiarato di aver subìto un importante attacco informatico o una massiccia perdita di dati, contro il 30% del 2017

Global risk

Willis Towers Watson, in collaborazione con Allen & Overy, presenta la sesta relazione annuale D&O: Personal Exposure to Global Risk, dedicata alla responsabilità degli amministratori, delineando il cambiamento della cultura del rischio tra i senior manager. Gli attacchi informatici e la perdita/violazione dei dati dominano la lista dei pericoli più temuti dai dirigenti, a dimostrazione che i rischi informatici hanno ormai soppiantato le indagini di qualsiasi tipo nelle preoccupazioni del top management.

Quest’anno, il 51% delle società ad azionariato diffuso ha dichiarato di aver subìto un importante attacco informatico o una massiccia perdita di dati, contro il 30% del 2017.

Alla richiesta di dare una priorità ai rischi che affrontano nelle loro attività, oltre la metà delle imprese intervistate (52%) ha indicato come estremamente preoccupanti il rischio della perdita di dati, della loro violazione o i rischi legati al nuovo General Data Protection Regulation (GDPR) dell’Unione Europea. Esattamente il 50% ha indicato gli attacchi informatici come fonte di un livello di ansia altrettanto alto. Quando questi due pericoli si manifestano insieme – dal momento che sono spesso interconnessi – diventano un’enorme preoccupazione per il top management. Le recenti multe inflitte ai supermercati e i conseguenti danni di reputazione derivati da tali violazioni dimostrano quanto seriamente queste vengano prese.

Altri risultati chiave del sondaggio:

  • negli ultimi 12 mesi, il 43% dei grandi datori di lavoro e il 38% delle società quotate in borsa sono stati oggetto di regulatory claim che hanno coinvolto un dirigente; le indagini rimangono quindi sul podio dei rischi;
  • l’attenzione normativa sulla responsabilità del personale sta modificando il comportamento delle aziende, il 60% di quelle intervistate afferma che questo fattore sta influenzando i processi decisionali;
  • il 72% delle società ad azionariato diffuso sono preoccupate per l’attuale clima economico e il 72% per i rischi geopolitici – in aumento rispetto al 59% dello scorso anno;
  • la legislazione in materia di salute e sicurezza che influenza il business di un’azienda è divenuta ora una preoccupazione importante per il 37% dei partecipanti, contro il 18% degli intervistati dello scorso anno.

“In un contesto come quello attuale, in cui le aziende sono quotidianamente sottoposte al rischio di attacchi cyber o di rilevanti perdite di dati, è fondamentale per gli amministratori e i top manager comprendere quali siano le soluzioni disponibili per la protezione della responsabilità personale attraverso l’integrazione e le sinergie ottenibili tra polizze D&O e Cyber” ha commentato Maurizio Arecco, Chief Broking Officer & Head of Specialties – Willis Towers Watson Italia.

Joanna Page, partner e responsabile del gruppo di A&O’s Insurance Litigation, ha commentato: “A sette anni dalla diffusione della nostra prima indagine sulle responsabilità dei dirigenti possiamo vedere chiaramente che la situazione è diventata sempre più impegnativa per gli amministratori aziendali. Le figure di alto livello nelle società ad azionariato diffuso e in quelle private sono sottoposte a un controllo senza precedenti e portano il fardello degli sforzi globali delle autorità di regolamentazione per combattere i fallimenti aziendali. Per la prima volta, vediamo la lista di preoccupazioni dominata dalle minacce di attacchi informatici e perdita dei dati – paure che non sono nuove ma stanno risalendo rapidamente l’agenda. Se sei un senior manager o un amministratore è importante che tu sia totalmente a tuo agio riguardo la protezione della tua responsabilità individuale. Chiarisci le tue responsabilità e i rapporti gerarchici e sii pronto per la rinnovata attenzione normativa verso la condotta individuale.”