Una mobilità più fluida e scorrevole, fatta di macchine capaci di comunicare tra loro e con le infrastrutture, aggiornandoci in tempo reale sulle condizioni del traffico. Quello che fino a oggi sembrava il sogno di tutti gli automobilisti, presto diventerà realtà.

A cura di Giulio Frandi, Direttore Generale Italia della divisione Intelligent Transport Group di Xerox Spa

Immaginiamo di viaggiare senza interruzioni da Milano a Torino, senza doverci fermare ai caselli autostradali o concentrare per incanalarci nella giusta corsia per il telepass.

E se le nostre auto potessero dirci dove trovare parcheggio, o avvisarci in tempo reale su come evitare le congestioni del traffico, o su come prevenire gli incidenti? O ancora: e se, incredibilmente, potessimo chiedere alla nostra auto di acquistare per noi un biglietto del treno?

La maggior parte di noi dipende, per gli spostamenti quotidiani, dalla propria automobile. A detta di molti, guidare una macchina ci render la vita più semplice perché questa è considerata essere la maniera più semplice e veloce di arrivare da un punto A ad un punto B. Eppure, dovrebbe pur esserci una maniera ancora più facile e veloce per raggiungere la nostra meta; dovrebbe pur esistere un modo più semplice per scegliere di viaggiare con diversi mezzi di trasporto. In Xerox, impegnata a fornire ai cittadini soluzioni per il trasporto pubblico, come sistemi per il parcheggio e il pedaggio o soluzioni per ridurre la congestione del traffico, crediamo che manchi poco per raggiungere questi traguardi.

La trasformazione del mondo dei trasporti

Il mondo è sempre più connesso, così come lo sono i nostri telefoni, le nostre case, le nostre citta ed, ovviamente, le nostre macchine. La tecnologia sta trasformando il mondo, e i veicoli e le infrastrutture interconnesse cambieranno in meglio il mondo dei trasporti.

Ciò che possiamo fare oggi è immaginare ciò che i veicoli interconnessi saranno in grado di fare domani: dialogare tra di loro, con le infrastrutture e con i diversi sistemi di esazione per attività quali il pagamento diretto del parcheggio o dei caselli, senza farci preoccupare degli spiccioli o del poco tempo a disposizione. Nell’era dei veicoli interconnessi, saremo liberi di viaggiare su corsie preferenziali, ma anche di affidarci alla nostra macchina per trovare il parcheggio libero a noi più vicino.

Ma cosa potrebbe essere più utile del traffico monitorato in tempo reale? Ormai, gli ingegneri del traffico sono in grado di regolare i semafori in modo da ottimizzare i flussi urbani, così da evitare ai viaggiatori di sprecare tempo prezioso restando fermi a un semaforo rosso benché sottenda a un incrocio vuoto. Avremo la possibilità di segnalare agli esperti del settore la presenza di buche e irregolarità dell’asfalto, in modo da anticipare i lavori di riparazione del manto stradale, minimizzandone l’impatto.

Immaginiamo come i veicoli interconnessi e il potenziale ad essi associato in termini di data analytics potrebbe cambiare, in meglio, la nostra vita.

Per saperne di più e scoprire che cosa ci aspettiamo, è possibile consultare questo video dedicato alla mobilità urbana e ai veicoli interconnessi:

Una ricerca “pensata su misura” realizzata al Mobility Transformation Center

Come è possibile tutto questo?

Il Mobility Transformation Center (MTC) dell’Università del Michigan e i suoi partner, tra cui Xerox, che da oltre 40 anni collabora con aziende del settore trasporto in più di 35 paesi, stanno collaborando per modellare il futuro della mobilità urbana. Insieme al Dipartimento dei Trasporti statunitense (USDOT) il Mobility Transformation Center sta sviluppando una città simulata di circa 130.000 mq chiamata “Città M”: questa realtà urbana simulata sarà la struttura più estesa al mondo per effettuare test su strada in merito alla comunicazione intra veicolare e a quella tra veicoli e infrastrutture fisse. Il sito replicherà alla perfezione una tipica strada cittadina, con tanto di marciapiedi, ostacoli, semafori, macchine parcheggiate e pedoni.

E voi, come immaginate che sarà il vostro futuro, grazie ai veicoli interconnessi?