Il dilemma tecnologico delle imprese: investire sostenendo forti costi nel breve periodo, o aspettare rischiando di perdere il vantaggio competitivo?

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Con la sua nuova ricerca ERP Innovator’s Dilemma, un’analisi indipendente che ha coinvolto 825 Enterprise Architect nella regione EMEA, Boomi rivela quali siano le attitudini delle organizzazioni europee – e italiane – nell’affrontare la modernizzazione delle applicazioni ERP e come sia possibile superare le barriere imposte dai complessi scenari ibridi (On-Premise e Cloud) in cui operano.

La ricerca mostra come le organizzazioni italiane stiano cambiando direzione e come gli investimenti dedicati alle attività di mantenimento tradizionali – “keeping the lights on” (KTLO), che tradizionalmente impegnavano tra il 70% e l’80% del budget IT, ora si attestino intorno al 37%, consentendo di convogliare una parte significativa del budget nelle attività di modernizzazione delle applicazioni.

La ricerca rivela anche come il 67% delle organizzazioni stia focalizzando la propria strategia sull’adozione di applicazioni in Cloud. In particolare, la metà degli intervistati in Italia sta investendo sulla modernizzazione delle applicazioni ERP legacy in modo che possano trasformarsi in un fattore di crescita strategico.

I vantaggi appaiono chiari a tutte le organizzazioni prese in esame: per il 56% degli intervistati in Italia i vantaggi principali si traducono in garanzia dell’Uptime, scalabilità delle prestazioni, sicurezza e maggiore flessibilità nel rispondere alle esigenze di Business.

“I responsabili IT stanno intraprendendo azioni chiare e significative per promuovere ulteriormente l’innovazione, riducendo gli investimenti in tecnologie divenute legacy e aumentando gli investimenti nelle moderne tecnologie, commenta Derek Thompson, VP of EMEA di Boomi. È molto incoraggiante vedere un aumento così consistente degli investimenti nella modernizzazione delle applicazioni e nell’innovazione digitale del Business”.

ERP – il dilemma dell’innovazione

La ricerca di Boomi evidenzia un dilemma tecnologico che pone le organizzazioni europee di fronte a una scelta critica: investire nel processo di modernizzazione dell’ERP nel Cloud, con il rischio, a breve termine, di costi elevati e potenziale Disruption, oppure rischiare di perdere il vantaggio competitivo derivante dalla modernizzazione, lasciando che siano i Competitor a fare da apripista?

Lo chiamiamo “Il dilemma dell’innovatore ERP”, un concetto mutuato da un libro di Clayton M. Christensen “The Innovator’s Dilemma” pubblicato nel 1997.

Le organizzazioni si sono mostrate coscienti di dover affrontare questo dilemma per raggiungere i propri obiettivi strategici, in particolare nell’offrire esperienze eccellenti ai clienti, lo afferma il 52% degli intervistati in EMEA. In Italia, invece, è molto forte l’attenzione all’aspetto applicativo e, al primo posto, come obiettivo strategico troviamo l’integrazione delle applicazioni Core per garantire la Business Continuity (49% degli intervistati) seguita dall’automazione dei flussi di lavoro per incrementare l’operatività (per il 47%).

Alla domanda su come intendano raggiungere questi obiettivi, le aziende italiane hanno indicato i benefici derivanti dal consolidamento dell’attuale infrastruttura legacy, 89%, e dalla modernizzazione delle applicazioni, indicata dall’84% degli intervistati.

In EMEA, invece, prevale una focalizzazione maggiore sulla standardizzazione e il consolidamento delle applicazioni, per il 76% degli intervistati, e sulla migrazione dell’infrastruttura verso il Cloud, per il 79%.

Secondo la maggior parte delle organizzazioni la sfida principale sarà gestire la complessità dell’ambiente ibrido (44% degli intervistati) e identificare le tecnologie di integrazione capaci di attingere ai dati da qualsiasi dispositivo/fonte (per il 51% degli intervistati).

Per affrontare tali criticità, molti degli intervistati hanno già scelto di avvalersi di piattaforme iPaaS (Integration-Platform-as-a-Service) per risolvere casi d’uso specifici e ne hanno indicato i principali vantaggi: in particolare, per gli intervistati in Italia, la progettazione e la gestione del ciclo di vita delle API (25%), il miglioramento del business con le reti di partner (20%), e l’integrazione di dati e applicazioni negli ambienti IT ibridi (17%).

Per quanto riguarda il futuro dell’ERP, gli intervistati sono ottimisti e prevedono che l’efficienza aumenterà e che la maggior parte dei deployment ERP saranno realizzati internamente, affidando la manutenzione a terze parti, aspetto che permetterà successivamente di liberare risorse da dedicare all’innovazione continua. Il processo sta accelerando e il 56% delle organizzazioni in Italia e in EMEA prevede che le nuove implementazioni ERP saranno completamente in Cloud entro il 2021 e i deployment on-premise finiranno.

“Le aziende italiane sono fortemente impegnate nella modernizzazione e nell’innovazione, lo dimostra il fatto che 8 su 10 degli intervistati dichiari di essere già in grado di tenere il passo con i cambiamenti del business o di stare finalizzando un piano per farlo, spiega Fabio Invernizzi, Sales Director EMEA South di Boomi. La modernizzazione delle applicazioni è uno degli ambiti di maggiore interesse: il 43% delle applicazioni di e-commerce è già in Cloud, e lo stesso vale per il Supply Chain Management, e ambiti come la Business Intelligence e l’Enterprise Asset Management stanno facendo notevoli passi avanti. Boomi ha affiancato diverse realtà del nostro Paese nel superare il dilemma dell’ERP e trasformare il proprio business, rendendolo maggiormente agile e a prova di futuro.”

“La modernizzazione dell’ERP richiede la modernizzazione dell’integrazione, e Boomi, quale leader di questo settore, è entusiasta di poter offrire alle aziende una piattaforma progettata appositamente per affrontare le sfide da qui al 2030, in quello che possiamo definire ‘il decennio dei dati’”, conclude Derek Thompson.