A ridursi è soprattutto il gap salariale, sceso al 10% contro una media Ocse del 15%

Gender gap: colmare il divario nell'ICT

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Università Popolare Stefano Benemeglio delle Discipline Analogiche presenta il suo Glass-ceiling index Upda, che traccia un bilancio di genere considerando partecipazione politica, presenza nei consigli di amministrazione, divario salariale, partecipazione alla forza lavoro. Ne emerge che in Italia le donne sono riuscite a conquistarsi uno spazio: 185 deputate su 630 e 86 senatrici su 315 è donna, oltre un quarto delle posizioni nei consigli di amministrazione nelle società quotate è ricoperto da donne ed anche il gap tra stipendi maschili e femminili scende al 10%, contro una media Ocse del 15%.

Tenendo conto di 10 indicatori -partecipazione politica, presenza in parlamento, presenza nei consigli di amministrazione, divario salariale, partecipazione alla forza lavoro, attaccamento al mercato del lavoro, diritti di maternità, rappresentanza nei posti di lavoro senior, risultati scolastici e domande di business school- l’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche ha così tracciato un bilancio internazionale del divario di genere, che vede l’Italia posizionarsi decima al mondo, a parimerito con il Canada.

Il nostro Paese ha infatti un Gass-ceiling index Upda (GCIU) pari a 68, superiore alla media Ocse che secondo quanto calcolato dall’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche è pari a 54.

L’Italia batte così anche la Svizzera che raggiunge un GCIU pari a 48, il Regno Unito (51), i Paesi Bassi (52), la Germania (56) e perfino gli Stati Uniti (58).

“L’8 marzo è nato per ricordare la lotta per i diritti e le conquiste politiche, economiche e sociali delle donne. Ma può anche essere un’occasione in cui riflettere su cosa non è sia ancora stato fatto per ridurre la discriminazione di genere e per abbattere il “glass ceiling, quell’invisibile soffitto di vetro contro cui spesso si arrestano le aspirazioni femminile” sottolinea lo psicologo Stefano Benemeglio, padre delle discipline analogiche, che nel corso dei suoi 54 anni di attività si è più volte trovato di fronte a casi in cui l’ostacolo invisibile ma consistente del glass-ceiling ha compromesso lo sviluppo emozionale di una donna.

“Il Gass-ceiling index Upda (GCIU) è un indice che prova ad esprimere numericamente quanto in un Paese ci sia disparità di genere, attraverso una combinazione di dati su partecipazione politica, partecipazione alla forza lavoro, stipendi e posizioni ai vertici d’impresa, istruzione e così via, per un totale di 10 parametri che ne costituiscono i pesi”, spiega Samuela Stano, presidente dell’UPDA.

“Più è alto l’indice, più il Paese è considerato libero da discriminazione di genere. Ma nessun Paese ha un indice pari a 100, ossia è totalmente libero da discriminazioni” aggiunge Samuela Stano.

I 5 migliori Paesi al mondo? La Svezia è prima con un GCIU pari ad 84, seguita da Norvegia (82), Islanda (79), Finlandia (78) e Danimarca (73).

Fanalino di coda sono invece Regno Unito (51), Svizzera (48), Turchia (32), Giappone (30) e Corea del Sud che è ultima con un GCIU pari ad 84.